il cigno – canto n.47 quinto coro: il turbamento video
una pittrice e un giovane modello superdotato, una scoperta sconvolgente
caterina sylos labini teatro de`servi roma 21 dicembre 2003 regia idalberto fei
marta scelli caffè freud roma 24 marzo 2010 https://youtu.be/jpjowmf15hm
diana detoni teatro belli roma 20 aprile 2017 regia antonio salines https://youtu.be/k7a8hnuerek
valentina martino ghiglia teatro belli roma 22 aprile 2017 regia antonio salines https://youtu.be/2jpasafcfso
un gruppo di maschi io donna
un seminterrato in affitto
per feste e con voglia di artista
diciotto e ancora minori
ognuno una stanza a piacere
io scelgo per me la cucina
ambiente che sa di alchimia
con l’acqua i pennelli un lettino
conquista nascosta e ambita
sgradita pittura in famiglia
in stanza proibiti i ragazzi
per far confidenza a toccarsi
gelosa di spazio mio sola
convivo staccata da amici
golosa portarmi in quel sito
conquiste e ricerca contatti
inquieta in mistero a me stessa
il cubo virile indagavo
sicuro e galante un signore
che vuole istintivo guidarmi
è un padre che tento nel sesso
studente villoso e tarchiato
più basso rimorchio in un bar
ammiro un pianista di jazz
lo vedo che alzandosi zoppica
mi attira il contrasto tra gambe
e mani in prodigio scorrenti
cinquanta e i fumetti disegna
un tipo famoso funziona ?
un numero storie veloci
sfrenata e curiosa rincorro
l’archetipo di uomo ideale
tra tanti incrociati e confusi
nel gruppo che vive con me
ne fisso uno solo isolato
con l’aria un po’ triste e sorniona
escluso il pensiero di averlo
per esser di fatto compagno
lo chiamo per fargli un ritratto
il volto tratteggio ed è scuro
un negro ragazzo ricorda
slanciato sottile e nervoso
si adagia narciso su branda
con sguardo gazzella indifesa
perché non ti spogli ? gli chiedo
esegue con flemma la scena
indugia ai bottoni tranquillo
la mano allungata che scopre
cosciente quell’ultimo scrigno
sorpresa! più lungo di quelli
già visti si estende il suo pene
contrasta l’efebico corpo
appare una statua di olimpo
ma con sproporzione di dote
cannone che non sa gestire
lo mostra implorando attenzione
di affetto di cura in sostegno
comincio a tracciargli figura
cercando la scritta segreta
di linee distese e incrociate
l’insieme del nudo emoziona
qualcosa di insolita grazia
in snelli volumi gentili
estesa nei fasci eleganti
risuona quell’adolescenza
appena finita e incompleta
la luce che scivola in pelle
la zona in peluria evidenzia
adesca splendente la mira
la mano mi trema in ricerca
azzardo un colore più ambrato
per schiudergli il senso più interno
allargo ma invano quel campo
e l’occhio mi torna sul pene
travolgo l’immagine in carne
mi accosto al lettino a provare
se è vero il modello studiato
profilo le spalle il torace
risponde velluto al mio tocco
mi porge bambino la bocca
e tenera incrocio la lingua
allungo le dita al prezioso
che teso grandissimo e moro
già freme di entrare in azione
si gira e mi mette distesa
timore subentra in entrambi
che possa quest`arma ferirmi
invece mi schiude poi dolce
il collo di cigno che dona
un senso totale dell’altro.