Posts by Daniele

un`insegna in autunno – per un`incisione di renato varese

un`insegna in autunno –  per un`incisione di renato varese

un` insegna in autunno

 

mi avvolge il marrone dei campi

che in bruma oramai trascolora

e d`umido investe i miei passi

 

nel mentre ritorno sognante

tra queste colline e castagni

spezzando i cancelli degli anni

 

ritrovo i cantoni già noti

dall`edera al bosso ai cipressi

umane le piante e cordiali

 

l`insegna ridente osteria

di luna ammiccante alla sosta

spalanca ritrovo di amici

 

tra pampini splende vendemmia

ha il volto del sole la zucca

s`imperla in prosecco la brocca

 

il legno del tavolo odora

risotto radicchio e accento

di marca fraseggio gentile

 

le voci che stappano bocce

ramandolo clinton raboso

i nomi pastosi confondo

 

insieme ai pensieri lontani

subentra in calore il camino

accetto soppressa col cren

 

disegna, renato, quest`ora

intreccia i colori del vino

ai saggi sapori d`autunno!

 

a renato varese 
pubblicata in insegne di osterie 1996

per il centenario della scuola enologica di conegliano

libro di marco affaitati: poesie di legno

l’autore della monografia poesie di legno è marco affaitati, un giovane pittore, artista multimediale e grafico editoriale. il lavoro, redatto nel 2011, è dedicato ai mobili e sculture di legno da me realizzati nel corso degli anni.

marco li ha osservati a lungo e li ha ritratti con il suo terzo occhio, la macchina fotografica, per entrare nell’anima di queste cose. particolari e totali di elementi diversi sono accostati con una ricerca di assonanze e confronti.  le venature dialogano e si confrontano. il colore del legno diventa calore.  marco è riuscito a dare un’altra vita a questi manufatti, li ha fatti diventare poesie di legno.

scarica il pdf  della monografia, a sx.

una vita con i mobili

l’amore per il legno cominciò per caso: a metà degli anni sessanta un fulmine spezzò un albero di noce in una proprietà dei miei genitori in calabria. mia madre pensava di farne legna da ardere ma un mio cugino architetto mi suggerì di utilizzare l’essenza pregiata per farne una libreria.

nel ’68, a ventuno anni, pensai una cosa agile, componibile e divisibile in modo da poter utilizzare al meglio le tavole che erano state segate male: corte e poco spesse per abbreviare i tempi della stagionatura. l’idea fu di fare scatole aperte su uno o due lati, in formati diversi ma in misure montabili per una costruzione a piramide senza viti. l’equilibrio statico era dato dalla composizione e dal peso dei libri.  un vecchio artigiano le lavorò incastrandole a coda di rondine a mano, un’esecuzione oggi proibitiva. la libreria funzionò, nonostante le perplessità della famiglia sull’assenza di agganci alla parete. 

ci fu poi una sorpresa sgradita. la pianta era caduta in primavera, già in vegetazione e in lunazione. il legno di conseguenza si tarlò con il capricorno, un verme spesso anche un centimetro. di notte e di giorno la libreria gracchiava. imparai a eliminare l’infestazione con un lungo e complesso procedimento.

mi entusiasmai per la lavorazione del legno. mio padre condivise l’entusiasmo (fu l’unico nella famiglia) fece recidere altri alberi e li mise a stagionare.

cominciò l’avventura di inventare mobili per la mia casa. studiai i più grandi progettisti, da rietveld a mies van der rohe, a gaudì a le corbusier, la bauhaus e la meravigliosa stagione del liberty europeo.

nel ’78 la seconda libreria, poi un grande tavolo con lo scultore toni benetton che fece la base, una gamba unica di rami d’ulivo battuti nel ferro, vera opera d’arte. seguirono un armadio in quattordici elementi, un mobile scala e via. il concetto di base era di realizzare mobili componibili, adattabili a cambiare dimensioni per case e per pareti diverse.

la razionalità della forma doveva accoppiarsi alla bellezza delle venature, all’andatura e al colore vero della materia.

il lusso del massello

il legno va rispettato; bisogna osservare le sue caratteristiche che variano da essenza a essenza: durezza, compattezza, flessibilità, durata, resilienza. il noce e l’olmo sono duttili e si prestano a quasi tutte le lavorazioni mentre l’ulivo e il ciliegio ne rifiutano alcune. il noce e il ciliegio sono più soggetti ai tarli, l’olmo e l’ulivo molto meno.

il noce è più costoso e raro. una malattia ha sterminato, negli anni ottanta, tutti gli olmi della calabria. l’albero di ulivo fornisce poco legname utile alla lavorazione perché i fusti sono contorti e le piante oltre i cinquant’anni si corrodono nelle fibre interne, anche se la loro vita può essere millenaria.

oggi sono rari gli artigiani con esperienza del massello, gli ebanisti; gran parte dei falegnami pratica con sicurezza e rapidità pannelli industriali.

i mobili in commercio, luccicanti in foto, hanno scarsa resistenza e vita breve, ma prezzi accessibili. i masselli di ebanisteria costano molto: chi è disposto a spendere per qualcosa che durerà diverse generazioni?

bisogna guardare da vicino un mobile in massello, toccarlo, conviverci per apprezzarne appieno la bellezza e la funzionalità. e’ un lusso, ma un lusso che ripaga. per questo ho dedicato anni, applicazione, energie e risparmi per fare mobili sculture in essenze pregiate.

le mie poesie di legno.

 

 

chiaro e il cupo il)

il chiaro e il cupo

è il chiaro che accorre

se trema la terra
è il cupo in cappuccio
che imbratta e distrugge

il chiaro è inerme

il cupo ha il bastone

è il chiaro che dona
il cupo saccheggia

è anonimo il chiaro
il cupo si gloria
il canto del chiaro
le urla del cupo 

quattro maggio 2015

 

fair and foul

 

fair rescues

when the earth quakes

hooded foul

mars and destroys

fair is armless

foul grips a cudgel

fair donates

foul plunders

fair uses discretion

foul struts about

chanting fair

howling foul

translation by rodolfo longo 

 

20150504 chiaro e cupo

mi riconosco nelle monellerie del cupo! caterina banella

io e te siamo chiari….senza alcun dubbio!

 

lasciamo lo scuro a quei cretini di black blocks….
mi auguro che finiscano tutti in prigioni scurissime… ellena

 

caro antonio,

i tuoi versi mi vengono a trovare come ospiti amici….
cristina foglia

 

lirica stupenda……è “chiara”!!!  carla barozzi

 

complimenti per tutto quello che esprimi negli ambiti letterari

molto interessante. francesco luzza

 

grazie, caro bruni, della poesia il chiaro e il cupo, che dialettizza
 liricamente un dato morale lapideo e stabile nella vita dell`uomo,
oggi più che mai imperante. vitaliano tiberia

 

complimenti, questa tua bella poesia, mi giunge con il suono della lingua italiana,
 ancor piú densa e vera. sono a rio de janeiro. antonella rita

com ` è vero, antonio. un abbraccio. pamela

grazie, antonio, è stato un piacere e un`emozione leggere i tuoi versi.
 alessandra toro  ottaviano

 

   
     

kiwi (segreto del…)

alessandra comazzi ha pubblicato una recensione  alla poesia segreto del kiwi sul quotidiano la stampa il 7 maggio 2004 a commento della lettura in diretta  nel programma di raiuno  unomattina (scarica il pdf a sx sotto l`immagine)

 

segreto del kiwi

 

la buccia è pellicola bruna

che ruvida il morso sgradisce

poliedrico fiore racchiude

che esige mostrarsi con arte

da come si taglia è variante

dei semi si accende ornamento

mosaico di umori e di aromi

dipinti in percorsi sottili

vitali essenziali potenti

 

ventinove aprile 2004

morfea micuccio

micuccio morfea 

marabuta

 

c’è solo una mano che parla

non spiega il mesto sorriso

  di labbra serrate dal velo

e tenta coprire il subbuglio

del corpo negato alla vita

costretto in sentenza accettata

che asciuga spirito e carne

e cela in curva del manto

l’offesa del suo sacrificio

 

marabuta,  in dialetto calabrese, indica la monaca di casa, usanza non rara nei paesi. sono le donne che si vestivano da consacrate, anche se non lo erano e restavano a vivere in famiglia.

 la rivista trimestrale itaca, diretta da antonio minasi, ha pubblicato in digitale, nel numero di aprile 2015, un mio articolo sullo scultore calabrese micuccio morfea (allegato in pdf pag. 13).  itaca da otto anni parla meritoriamente del mondo della calabria, una regione povera ma fiera, la cui vitalità culturale è poco conosciuta.  la scoperta dell’arte di morfea è un passo nella valorizzazione di questa terra.  consiglio a chi ama la calabria di abbonarsi e sostenere questa rivista, pubblicata grazie al volontariato degli amici casa della cultura di leonida repaci. per ottenere una copia stampata, scrivere a [email protected] ; tutti numeri sinora pubblicati sono su http://www.itacatabloid.it/

   micuccio morfea (1912-2001), amore per la pietra e arte spontanea

cominciò come scalpellino: tagliava le pietre per l’edilizia (case, muri, strade, ponti) e ne aveva appresi tutti i segreti. conosceva le venature, i versi della materia e sapeva trovarne i punti deboli. incidendo con scalpello e mazza, riusciva tagliare un masso senza rovinarlo. nelle sue mani la roccia diventava morbida, mansueta, fino a rispondere alle sue intenzioni.

micuccio morfea, nato nel 1912 a san pietro di caridà, al confine tra le province di reggio e vibo, passò poi la vita nel paese della moglie, dasà. in calabria, chi proviene da un altro comune, anche vicino, resta sempre un forestiero e lui, a dasà, lo era ancora di più per la sua arguzia e per il gusto di parlare in versi, con la rima.  il suo amore per l’espressione artistica passava dalla poesia alla scultura.  

negli anni 60, con l’introduzione dei mattoni, morfea non trovava più lavoro come scalpellino e si mise a fare il contadino e altri piccoli lavori ma gli rimase la passione per i sassi, ormai inutili nell’edilizia.  aveva frequentato solo le elementari e aveva una gran voglia di conoscenza, alimentata da una forte intelligenza. prese in mano i libri  di scuola dei nipoti e leggendoli, conobbe le riproduzioni delle sculture greche e romane, michelangelo e bernini.  rimase affascinato da queste opere e iniziò a riprodurle alla sua maniera, interpretandole. giano bifronte divenne una duplice faccia di giovane calabrese; la bocca della verità, un mascherone di donna tonda con la linguaccia; la pietà, uno strazio materno contadino, le decorazioni dei sarcofagi si tramutavano in allegri festoni a frammenti.

fece un busto di suo padre per il cimitero, poi quello di un nipote morto giovane.  qualcuno tentò una commissione funeraria ma andò male: si volevano visi dolci, smielati, invece le sue figure avevano tratti rudi, con le rughe da intemperie e lo spirito grinzoso, rispondenti alla fisiognomica locale.  tentò di ritrarre qualche faccia che lo aveva colpito: un uomo affannato dal collo grosso, un prete arcigno, una donna dallo sguardo chiuso.   la forte superstizione dei calabresi tendeva a rifiutare i ritratti (mi caccia l’anima, è di malaugurio!). erano accettati di più i lavori decorativi: vasi, bassorilievi, insegne perché non implicavano un difficile giudizio estetico. in pochi capivano la sua capacità di indagare artisticamente le immagini dei suoi compaesani.  morfea non si curava di derisioni e indifferenza e creava in continuazione, alla ricerca di nuovi tagli espressivi.  amava molto la serpentina, una pietra igroscopica che diventa verde se inumidita e che dà un buon risultato di superficie semi ruvida.  l’asperità di questa materia si presta bene alla durezza dei volti calabresi che fino agli anni settanta erano provati dalla povertà.

andava a cercare la serpentina lungo torrenti impraticabili. mi ricordo che portammo su a braccia per un dirupo, dal fondo di una fiumara, un sasso di circa quaranta chili. nelle figure riusciva a dare il meglio di sé: bagnante, un piccolo nudo (60 cm) di donna matura in piedi, che pudicamente si copre i seni, è forse l’immagine della moglie, non disponendo di altre modelle. il suo capolavoro è, a mio giudizio, marabuta (serpentina 50x25x30), che in dialetto calabrese indica la monaca di casa, usanza non rara nei paesi. sono le donne che si vestivano da consacrate, anche se non lo erano e restavano a vivere in famiglia.

micuccio morfea, morto a dasà nel 2001, può essere considerato un vero artista contadino, autodidatta e spontaneo, interprete dei volti della sua terra negli anni in cui l’antica civiltà contadina stava scomparendo. la sua figura e le sue opere, stimate in duecento lavori, devono essere ricordate tra le espressioni artistiche calabresi del 900.

 

non era un`insegna ma stella cartella dei 25 anni

la cartella, curata da sergio de bernardo, raccoglie venticinque lettere nella stessa forma (grafica, carta avorio e traduzione sul retro) della spedizione negli anni dal 1991 al 2015. due acquerelli di liuba novozhilova e altre poesie brevi sono dedicati al tempo di natale.
le composizioni presenti sono state riprese in diverse annate da giornali, riviste, rassegne, siti internet, distribuite per posta cartacea ed elettronica:
annali della pontificia accademia del pantheon, il popolo, nuova armonia, arte e fede, arte città amica, l’indro.it, papale-papale.it, la vita del popolo, l’azione 
le traduzioni in inglese di rodolfo longo hanno consentito di far comprendere i versi a persone straniere che amano la lingua e la civiltà italiane.  le poesie state interpretate in letture pubbliche e su canali televisivi, radio e rete (ascoltabili su youtube canale antonio bruni) dall’autore e da:  gianfranco albano, franco bernini, laura boldrini, claudio bonivento, idalberto fei, lucia poli, mariano rigillo, anna teresa rossini,silvia siravo,  cinzia th. torrini, pamela villoresi.

la cartella e i singoli brani sono scaricabili gratuitamente  vedi pdf allegato

 cominciò a natale del 1991.

volevo inviare agli amici un augurio non convenzionale.

ho raccontato la natività,

 come la storia in versi di un bambino

che nasce in condizioni precarie

da una coppia in viaggio

costretta a muoversi, a emigrare.
il parto diventa un evento straordinario,

indicato dall’apparizione di una stella  cometa. 

la nascita di cristo, che segna la storia,

si ripete ogni anno dappertutto nel mondo,

in situazioni difficili, assume volti dai tratti disparati,

è accolta da personaggi in ricerca interiore.
il bambino, povero tra i poveri,

è un messaggio di speranza e di salvezza.

1998 il re magio the magus king

1998  il re magio – the magus king

video:  cosimo cinieri  camera dei deputati roma 2015 https://youtu.be/xktjkvbytcy

anna teresa rossini  2007 domus talenti  https://youtu.be/la-egi6jodk

il re magio                     1998            the magus king

 

dintorno al cortile si alzava

il coro dei servi in preghiera

un rito serale sommesso

riempiva la reggia nel buio

si udiva fin sulla torretta

dove era il re magio a vegliare

i fogli eran fitti di tesi

di dubbi di calcoli e intrighi

ripresi dai libri più antichi

la cabala dava presagio

l’evento mistero ma dove?

per anni lo aveva indagato

non feste banchetti né donne

austeri il signore e la corte

ignari di giochi infantili

la vita era intorno a quei testi

ricerca di scienza e speranza

intùito ma senza una guida

scrutava la notte in finestra

scomparsa la falce di luna

da trifora entrò la cometa

conferma alla sua profezia

“si svegli l’intero palazzo!

sian pronti i cammelli e le sporte!”

notturno il cammino al segnale

il gruppo raggiunse altri magi

discussero meta e richiamo

quell’astro sostò sulla grotta

offriva il sovrano il suo dono

calvizie e la barba inchinando
lo studio degli anni da solo

pretesa spiegare il prodigio

svanì come incenso in profumo

il bimbo quel nudo germoglio

nascendo tra i semplici e i muti

firmava in vagito la storia.

 

 in the yard a chant would arise

from the praying servants

the quiet evening rite

filling the palace in the darkness

could be heard as far as the tower

there the king used to stay up

his papers teeming with theses

doubts calculations plots

taken from ancient books

divination anticipated

the momentous mystery but where?

he had investigated for years

neither feasts nor banquets nor women

austere either the king or the court

unaware of childish games

life revolving round such texts

science and hopes enquiring

intuition though unguided

searching the night from the window

no crescent to be seen

the comet through the oriental window

confirmed his prophecy

“every courtier do wake up!

and harness camels fill up baskets!”

signal and journey nocturn both

the caravan joined other magi

discussed destination and call

the star then stayed above the grotto

the sovereign presented his gift

bowing baldness and beard

one-man work in the years

claiming to explain the prodigy

died away like incense fuming off

the baby a naked bud

born amongst the naïve and the dumb

signed history with a whimper.

 translation by rodolfo longo

 

2016_03_25_elettrolettera_204_cireneo

 

elettrolettera
numero 204anno xii

25 marzo 2016

 

v stazione

cireneo

andavo tranquillo

tornavo al lavoro

un giorno normale

incrocio un corteo

la guardia mi stringe

m’impone la croce

ma è lui il condannato!

lo devo supplire?

mi guarda ed è lampo

io abbasso la schiena

quel carico segna

nell’animo brucia

 

da via crucis con i quadri di luigi rincicotti

http://www.antoniobruni.it/libri_file/via_crucis.htm

http://www.luigirincicotti.com

 

 

 

 

lunedì 4 aprile ore 16,30
biblioteca nazionale
via castro pretorio 105 roma tel. 0649891
ingresso libero

 

 

cosimo cinieri
pierpaolo pasolini poeta delle ceneri
video opera di
irma immacolata palazzo e giannantonio marcon
allegato

 

fino al 15 maggio
chiese storiche romane

 

xix festival di pasqua
musica nelle chiese romane
www.festivaldipasqua.org

 

 

giovedì 7 aprile dalle 15 alle 20,30 (durata 30 minuti)

centro savasana via taranto 88 roma

giornata aperta – contributo 10 euro
prenotazione abbligatoria 06.70614022 – 331.6124675

 

massaggio sonoro armonico
sessione individuale con le campane tibetane
operatore andrea lulli
http://www.centroyogaroma.it

 

domenica 3 aprile ore 9,30
ingresso di sant’ivo a corso rinascimento roma

contributo 5 euro

 

associazione augustei
fulvia spesso guida la visita borrominiana a
sant’ivo alla sapienza, sant’agnese, san girolamo

 

venerdì 8 aprile ore 18,15
parrocchia di via narni 19 roma
gratuito

 

associazione augustei
conferenza di ferdinando stirati
tragedia greca

 

sabato 9 aprile ore 17,45
teatro porta portese
via portuense 102 (angolo via pascarella)
gratuito

 

mario lunettae francesco muzzioli presentano
ogni giorno è quel giorno
poesie di mario quattrucci interpretate da
giuliana adezio − monica porcellato − susy sergiacomo

 

dal 29 marzo al 3 aprile ore 21
teatro sala uno
piazza porta san giovanni roma (scala santa)
prenotazioni 349 4054721

 

riflessi d’arte presenta

tosca
di victorien sardu
adattamento e regia di donatella petricca

 

 

dal 1 al 10 aprile ore 17-20
galleria myday- byday space in rome
via luca della robbia, 76 testaccio-

 

 

 

mostra di sculture ceramiche di
annalia amedeo
a cura di laura mocci

per farsi cancellare da questa lettera rispondere: cancella; per riceverla rispondere: iscrivi.
potete inoltrarla ad altre persone;

youtube, facebook, linkedinantonio bruni;
skype a_bruni;twitter @bruni_posta;
il settimanale in rete www.papale-papale.it diretto da dante fasciolo pubblica ogni settimana una poesia di antoniobruni.it

 

 

 

2016_05_07_elettrolettera_208_acqua_morta

per leggere elettrolettera 208 con illustrazioni scarica il pdf sotto l`immagine 

 

elettrolettera
numero 208anno xii

7 maggio 2016

 

 

acqua morta

 

è acqua che morta ristagna

ma è solo apparente la calma

in giorno velato e incerto

che cosa si cela in laguna

e dentro la casa deserta?

motivi di un lento pensiero

che sparge l’inchiostro tra i pesci

frappone domande segrete

appena visibili a galla

emergono dubbi dei sogni

assurda è l’assenza di vento

se sotto la quiete s’inquieta la mente

www.antoniobruni.it

dedicata al maestro renato varese che compie novanta anni

 

 

 

 

 

sabato 7 maggio ore 17,30

 

museo diocesano di arte

vicenza piazza duomo

 

 

gratuito

 

 

 

 

 

installazione nella collezione permanente dell’opera
crocifisso
enrico bravoceramica 2016 cm 126×83

(seconda opera dopo il crocifisso 2015 nella cappella moscati del policlinico gemelli di roma)

 

 

antonio bruni e francesco gasparini presentano la scultura

http://www.antoniobruni.it/cercate_il_suo_volto.htm

http://www.ceramichebravo.it/

 

 

 

lunedì 9 maggio h.18

libreria feltrinelli
piazza colonna roma

gratuito

 

 

 

giovan battista brunori e david meghnagi

presentano il romanzo di
christiana ruggeri
lista di carbone (giunti ed)
http://www.giunti.it/autori/christiana-ruggeri

 

 

 

 

dal 10 al 22 maggio
teatro belli
piazza santa apollonia roma trastevere
www.teatrobelli.it

 

 

antonio salines in
la versione di barney
di massimo vincenzi dal libro di mordecai richler
partecipazione in video monica belardinelli, fabrizio bordignon, gabriella casali, elisabetta ventura, virgilio zernitz, francesca bianco, luca flamenghi

regia di carlo alberto lerici

 

dal 10 al 15 maggio
ma,me,ve h.19 gio,sa h.21 do h.17
teatro india
lungotevere gassman 1 roma ostiense

ww.w.teatrodiroma.net

 

 

chiudi gli occhi

scritto e diretto da patrizia zappa mulas

con paride cicirello, vincenzo d’amato, alice spisa, jacopo uccella
della scuola del teatro di roma
lo spettacoli è preceduto dai film di focus sull’iran

 

 

 

 

8 maggio – 16 giugno

(lu, ve 16-19 – sa,do 10-12 , 16-19)
galleria gacma

via giardino 2 cappella maggiore (tv)

gratuito

 

 

mostra
scultura viva opere di toni benetton
presentazione di dino marangon

www.museotonibenetton.it

 

 

domenica 22 maggio ore 19
convochiamoci per bari
via de rossi 9 bari

 

 

la culla di spago presenta il libro di
florisa sciannamea favole capovolte (ama ed.)
spettacolo multimediale di cinzia de candia

venerdì 13 maggio
studio 5
via gian francesco bondi roma eur
gratuito

emergency di roma eur

invita alla proiezione del documentario di
nico piro
killa dizez, vita e morte al tempo di ebola
presente l’autore

 

 

dal 7 al 18 maggio h.17-19 do. 10-12,30

galleria luigi sturzo

viale sturzo 23 carpenedo mestre

gratuito

 

 

associazione la fornace presenta

mostra

omaggio a franco batacchi

 

dal 3 al 15 maggio

teatro dei conciatori
via dei conciatori

roma testaccio

 

stefania barca, caterina gramaglia,
franco mirabella, nicolas zappa in

otto

di roberta calandra
regia di antonio serrano.

 

giovedì 12 maggio venerdì 13 maggio h.16,30
fondazione besso
largo di torre argentina 11 roma

gratuito

 

12 maggio h.16.30 conferenza di carlo montanaro
cinema e storia: e la vita continua nonostante la guerra

13 maggio h.16,30 conferenza di romolo augusto staccioli

superstizioni, magie, sortilegi nell’antica roma

 

martedì 10 maggio ore 20
villa lante al gianicolo

 

l’orecchio di giano presenta

concerto trittico barocco (bach, handel,vivaldi)

collegium pro musica

stefano bagliano flauto e maestro di concerto, fabio martignago flauto, erich oskar huetter violoncello, angelica selmo clavicembalo

 

13 – 14 – 15 maggio ore 18
teatro di villa torlonia
via nomentana roma

gratuito su prenotazione
www.teatrodivillatorlonia.it

 

 

venerdì 13 maggio 2016, ore 18

concerto maurizio baglini e silvia chiesa

bach, schumann e rachmaninov per violoncello e pianoforte.

 

sabato 14 maggio 2016, ore 18

concerto “tosti & friends”

 

domenica 15 maggio 2016, ore 18

concerto del coro “ cantores in laetitia “ e dell’orchestra “ars ludi” dell’i.m.i.

www.suonaroma.it

 

 

fino al 12 settembre
triennale design museum
viale alemagna 6 milano

www.studio-filarte.it

 

 

 

 

 

 

 

 

xxi esposizione internazionale della triennale di milano

silvia beccaria partecipa a

w-women in italian design

a cura di silvana annicchiarico
allestimento: margherita palli

 

mercoledì 11 maggio ore 15
istituto luigi sturzo palazzo baldassini
via delle coppelle 35 roma

gratuito

 

viaggio nell’italia repubblicana attraverso i documenti dell’istituto sturzo
nicola antonelli e luigi vittorio ferraris intervengono su
italia, germania, europa: adenauer e de gasperi

letture di pierluigi misasi

 

fino al 2 luglio

fabbrica del vedere
cannaregio 3857 calle del forno venezia

www.fabbricadelvedere.it

 

mostra

animazioni
dalla svizzera a venezia il disegno prende vita

 

 

fino al 24 giugno

 

valmore studio arte
contra porta santa croce vicenza

www.valmore.it

 

 

mostra

ale guzzetti
sculture che osservano
arte interattiva dall’elettronica alla robotica

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potete inoltrarla ad altre persone;

youtube, facebook, linkedinantonio bruni;
skype a_bruni;twitter @bruni_posta;
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