Posts by Daniele

raitre regionale: la mia esperienza a venezia e aosta

raitre regionale: la mia esperienza a venezia e aosta

ho partecipato alla nascita di raitre regionale  a partire dalla sua fondazione (15 dicembre 1979) come direttore dei programmi a aosta e poi dal 1980 a venezia, fino al 1987 quando la rete regionale fu abolita nei programmi e raitre divenne solo nazionale. allego  alcuni articoli di questa entusiasmante esperienza:

compie quarant`anni raitre, nata regionale e cresciuta nazionale (nuova armonia – rivista di raisenior) n.5/2019

federalismo_televisivo o programmi regionali?” (n.a. n.5/2010); http://www.antoniobruni.it/view.aspx?id=750

“i programmi_regionali di raitre sono già storia” (n.a. n.2/2018);  http://www.antoniobruni.it/view.aspx?id=755

palazzo_labia il gioiello veneziano della rai”(n.a.n.3/2015); http://www.antoniobruni.it/view.aspx?id=208

la televisione_locale: regionale o metropolitana” (innovazioni aprile 2006). http://www.antoniobruni.it/view.aspx?id=756

 

 

 

 

 

sulamit dal ciclo da_eva_a_maria le donne della bibbia

sogno di sulamit

coperta dal sole

la mandria è fuggita

svanita paura

la mano mi guida

al silenzio del bosco

cerco smarrita

il caldo degli occhi

immagine tua

sfuggente nel verde

dove l’attesa

si tinge di luce

ora abbagliante

ora filtrata dai rami

nel letto mi illudo

del fresco respiro

dalla finestra

attendo il tuo passo

col nuovo mattino

sarà la rugiada.

 

sulamit    dal ciclo  da_eva_a_maria  le donne della bibbia 

http://www.antoniobruni.it/view.aspx?id=219

scarica il pdf a sx con testo biblico  e commento di nonis

paola de benedetti dialogare con l`infanzia

paola de benedetti

la tivù dei ragazzi: dialogare con l`infanzia

la televisione indirizzata ai bambini ha inciso nell’immaginario di generazioni di telespettatori molto di più di quella generalista. chi non ricorda almeno un personaggio del piccolo schermo amato nella propria infanzia?  la storia di questo genere ha avuto un’evoluzione, come tutto il linguaggio televisivo, ma con una stabilità maggiore rispetto agli altri filoni ed è stata uno dei punti di forza del servizio pubblico. ne parliamo con paola de benedetti, protagonista della televisione per minori. entrò in rai per concorso nel 1962 (con tantillo, siciliano, golino) nella direzione dei culturali di leone piccioni. il responsabile dei ragazzi era umberto pacilio, che veniva dalla radio.

 

la programmazione al tempo era verticale; ogni giorno un diverso appuntamento settimanale che si concludeva la domenica con il varietà la nonna del corsaro nero di vittorio merz. il monopolio radiotelevisivo aveva una missione pedagogica: informare divertendo e divertire informando, secondo l’indirizzo di ettore bernabei. nel piccolo schermo c’erano persone vere che parlavano con i ragazzi. era una tivù di parole che porgevano immagini dense ma rallentate. la produzione di cartoni era quasi inesistente in italia, rivolta solo alla pubblicità. la disney si indirizzava al cinema e all’editoria. il giappone era assente. si trasmettevano pochi cartoni, acquistati prevalentemente dai paesi dell’est europeo (cecoslovacchia, polonia, ungheria). i programmi erano rivolti ai ragazzi tra gli 8 e i 13 anni.

 

paola de benedetti si impegnò ad aumentare gli spazi, creando una fascia di mezz’ora per i piccoli che non erano ancora considerati pubblico, quelli in età prescolare. andò anche alla bbc per studiare le formule di produzione. uno dei suoi programmi più famosi e longevi fu giocagiò.  tanti furono i personaggi noti e amati: topo gigio, manovrato con arte e grazia impareggiabili da maria perego, scaramacò di sandra mondaini, mago zurlì di cino tortorella, la pimpa cagnolina di altan, calimero il pulcino nero, traslocato da carosello ai programmi.  produzioni più complesse e di respiro culturale come la gazza ladra (nomination all’oscar), pulcinella, il flauto magico e marco polo, disegnate da lele luzzatti con la regia e i testi di giulio gianini, ebbero successi di ascolto e repliche. paola de benedetti si dedicò molto anche allo zecchino d’oro, popolarissimo, intramontabile e sempre vivo nell’immaginario italiano e internazionale, al pari del festival di sanremo. 

 

“chi seppe creare il genere della canzone per i bambini – afferma de benedetti – fu mariele ventre, che inventò il coro dello zecchino e il modo di proporre le canzoni, assieme al grande tortorella. lo zecchino d’oro è parte importante della cultura nazionale. il genere del concorso di canzoni resta ancora solido, anche se non esiste più il mercato discografico.”

 

negli anni 80 ci fu la grande svolta nella programmazione per minori. l’avvento delle televisioni commerciali impose una strada nuova, quasi obbligata, per impedire che la concorrenza divorasse l’ascolto.  la tivù del dialogo con i bambini fu sostituita dalle immagini veloci che arrivavano a calamitare e a condizionare i giovanissimi. i cartoni giapponesi  rompevano lo stile del cartone classico, che era più simile al racconto fiabesco, imponendo, con ritmo meno narrativo e più stereotipato nelle immagini e nei sonori, un diverso modo di fruire le storie. goldrake e capitan harlock erano i nuovi personaggi, non più persone né animali ma macchine umanoidi trasformabili, al passo con i nuovi tempi tecnologici.  cominciò la produzione italiana, spesso con i francesi (sissi). i tedeschi realizzarono heidi insieme ai giapponesi.  furono trasmessi anche i telefilm in serie: pippi calzelunghe, zorro, furia cavallo del west, happy days.  le differenze di età tra bambini e ragazzi erano di fatto omogeneizzate.

 

“la grande distinzione tra il servizio pubblico e le reti commerciali- dice paola – è stata nel nostro codice di autodisciplina. noi facevamo molta attenzione a non trasmettere violenza e disgusto. ci avvalemmo di consulenti di grande esperienza come la sociologa marina d’amato. il linguaggio televisivo oggi è ovviamente molto diverso ma penso che sia ancora doveroso per il servizio pubblico realizzare una tivù per bambini (lo sta facendo ottimamente luca milano con la sua direzione) perché l’infanzia, riconosciuta come condizione dell’esistenza dalla pedagogia moderna, non può prescindere dall’avere programmi a lei dedicati, pena la caduta nel vecchio adultismo o, peggio, nello sfruttamento commerciale. credo che si possa e si debba fare oggi una televisione dialogante con i ragazzi, anche se sono ormai assuefatti al linguaggio veloce dei cartoni. servono persone vere che sappiano parlare come maestre d’asilo; i bambini si affezionano a loro, come avviene per il sempreverde l’albero azzurro. bisogna recuperare la narrazione diretta, fornire storie con contenuti strutturati, sviluppare non solo la parte emotiva ma anche quella consequenziale.  come personaggi adatti all’età prescolare mi piacciono molto il pinguino pingù e la maialina pig.”

paola de benedetti è stata poi, negli anni 90, vicedirettore di raiuno con i direttori brando giordani, giovanni tantillo e agostino saccà, ma l’interesse centrale dei suoi quarant`anni in rai è stato rivolgersi ai bambini per informare divertendo e divertire informando.

rivista di rai senior nuova armonia diretta da umberto casella

rubrica  per un certo verso di antonio bruni   n.2 febbraio 2020  

 

le due tivù per i piccoli

 

esplode il cartone moderno

sonori e lampi in frantumi

travolge e trascina attenzione

 

il bimbo intrattiene e lo ferma

 distoglie da danni e capricci

 gli occhi gli strega e il respiro

 

 c’è anche un’altra tivù

che al piccolo parla diretta

lo guida per mano ai colori

 

la voce è umana e tranquilla

arriva allo sguardo e coinvolge

gli provoca interno contatto

 

ai volti lui si affeziona

il video diventa compagno

parola accarezza assicura.

signorine buonasera

signorine buonasera

lo schermo al tatto una seta

la voce suonava famiglia

carezza l’invito all’ascolto

il video mutava di sesso

in grazia muliebre avvolgeva

 l’annuncio una cauta promessa

spostava il sonno più in là

la rai era madre e ancella

sussurro di annunciatrici

 

per i novanta anni di nicoletta orsomando 

pubblicata sulla rivista nuova armonia di rai senior n.1/2019

 

 

sister radio – sorella radio

 

sister radio – sorella radio 

 (poesie sulla radio)

 

sorella radio 1 sister radio 1
il suono che usciva da armadio the sound reached out from a wardrobe
gli annunci la guerra la pace announcements war peace
lanciava segnali segreti it broadcast secret signals
portava gli stadi alle masse took stadiums to spectators
canzoni alla bocca di tutti and songs to everyone`s mouths
più intense le voci dei volti voices more meaningful than faces
conversa nei nostri silenzi keeps talking in our silence
i sensi sopiti riscalda revives our dull senses
accende colori all’udito lights our ears with colours
translation by rodolfo longo
sorella radio 2 sorella radio 3
non viola il buio né il giorno la forza della radio
consente il cammino e il lavoro
conversa nei nostri silenzi la radio è solo in orecchio
la voce se calda e rotonda illumina assenza di scena
i sensi sopiti riscalda delinea contorni e rilievi
la musica piena e distesa potente economica agile
accende colori all’udito si nutre di musica e lingua
se strepita un tasto e svanisce s‘insinua nei gesti e in lavoro
è un suono compagno dal mondo. resiste allo scontro dei media
pubblicate sulla rivista di raisenior nuova armonia

 

fuga dal carnevale

 fuga dal carnevale    da il filo di lana 1986

translation by rodolfo longo

fuga dal carnevale escaping carnival
maschera il volto sfuggendo a venezia make up your face escape venice
sciogli l’inganno sotteso ai palazzi undo the deceit under its palaces
tra gli abiti che affollano il ponte among the many garments on the bridge
infila il mantello dentro una calle bear your mantle into that alley
nel verde della fondamenta while your illusions slip and float
scivolano illusioni mixing up with the green foundations
ramificate fino alle briccole clenching round the poles
mentre marcisce la vita life is decaying
esplosa in carnevale though exploded in carnival
e stonano le trombe trumpets playing out of tune
inzuppate di carta mere paper soaked-through
senza rimpianti no regret
nel treno arricciato di folla on the train crowded with people
rilassa le spalle alla calca turn your shoulder to the mob
insieme alla pioggia and to the rain
intrisa ai coriandoli that drenches confetti
lascia un singhiozzo: and drop your sobs
trieste splende ad oriente in the east trieste is shining
stella d’amore a love-star.

guasto tecnico sulle immagini

guasto tecnico sulle immagini

per n guasto tecnico sul server,  molte delle immagini e dei pdf allegati, precedenti gli ultimi mesi, non sono visibili. i testi sono rimasti intatti, quindi il sito è consultabile.

mi scuso con i lettori. spero di ripristinare presto le immagini.e i pdf.

norvegia – festa nazionale – norway national day

    il 17 maggio è il giorno della festa nazionale norvegese ma è soprattutto la festa dei bambini.  a oslo sfilano cento scuole, ognuna con la banda, lo stendardo, le bandiere e i gruppi in costume. cominciano le materne fino alle superiori, che poi nella notte festeggiano la fine del ciclo scolastico.  non ci sono militari nel corteo, tranne la guardia reale a cavallo in chiusura.     every 17th may norway celebrates its national day, which is above all a day for children.  in oslo people wearing traditional costumes parade together with  a hundred schools, from kindergartens to primary and secondary schools, each with their musical band, carrying flags and ensigns – at night they will celebrate the end of the school-year. except for the royal horse guard, no soldiers take part in the parade     
  l’aspetto più toccante è vedere l’orgoglio con cui i numerosissimi figli d’immigrati, dai volti di colori diversi, alcune ragazze con il velo, innalzano la bandiera nazionale e guidano i gruppi. e’ il segno evidente di una piena integrazione nella comunità.  the pride with which the numerous immigrants’ children  is  moving – multi ethnic people , girls wearing veils, they all carry ensigns and form up groups, offering evidence of full integration. 
   percorrono la strada principale, inchinano le bandiere davanti al balcone del presidente del parlamento e arrivano al palazzo, dove ricevono il saluto della famiglia reale.   they walk down high street, to pay homage to the parliament chairman, who is on the balcony, then continue as far as the palace to receive a welcome from the royal family.   
   

tutti i partecipanti, anche gli spettatori, indossano il costume tradizionale o almeno coccarde, fazzoletti e bandierine. la festa celebra l’anniversario della firma della costituzione a  eidswoll il 17 maggio 1814, preludio all’ indipendenza prima dalla danimarca e poi dalla svezia (1905). la data coincide con l’8 maggio 1945, quando gli occupanti nazisti si arresero e per la norvegia finì la guerra mondiale.la manifestazione si svolge in tutte le città e i villaggi del paese con parate, concerti, balli e tuffi in mare.

both participants and spectators  wear traditional costumes, rosettes, foulards, and carry banners. the feast celebrates the anniversary  of the signing of the constitution in eidswoll on 17th may 1814, a prelude to independence from denmark first and then in 1905 from sweden, and is held in every place across the country with parades, concerts, dances and diving into the sea. the date coincides with the nazis’ surrender in 1945, at the end of the iiww.

 

    e’ nel centro di oslo il parco che ospita centinaia di sculture di gustav vigeland (1869-1943) che raffigurano, con potenza espressiva, i temi della vita: nascita, infanzia, amore, vecchiaia, morte.  a park in the centre of oslo houses hundreds of sculptures by gustav vigeland(1869-1943 ), which all show with expressive power the principal phases of life – birth, childhood, love, old age, death. 
     il tetto, passeggiata panoramica, del teatro dell’opera di oslo (autore snoetta, 2008) che ricorda nel colore e nel movimento un campo da sci   the roof and the view of the oslo opera house ( by snoetta, 2008) reminds us of the colour and bustle of a skiing  slope. 
    holmenkollen: era un ospedale sanatorio all’epoca della tubercolosi; ora ospita un ristorante  e alcune esposizioni. e’ accanto al trampolino olimpico. in inverno si può scendere dalla collina nel centro della capitale con gli sci.  

a real skiing slope, the olympic  one, is used in winter by skiers to reach the centre of the city. just close to it  is holmenkollen, once a tuberculosis sanatorium, which now houses  a restaurant and exhibition rooms.

 

 

 

l’eccidio dell’isola

studiavano insieme d’estate

nell’isola senza rumori

pensare al futuro con leggi

cercare un impegno tra gli altri

nel biondo paese dei  fiordi

si insinua l’odio in follia

la strage per darsi uno scopo

e volano giovani idee

si bagnano in rosso nei fiori

nel luglio del 2011 i norvegesi furono sconvolti da un esaltato che fece strage di cento adolescenti in un campo di scuola politica nell’isola di utoya.  il lutto fu intenso ma composto

 

 

 slaughter on the island 

they would work in summer
on a noiseless island
and think of a lawful future 
and meet common obligations 
in the fair fjord country 
then furious folly creeps in 
a massacre an aim
young plans fly away 
as red as wet flowers.

in july 2011 the country was upset by a lunatic assassin who massacred a hundred young students 
in a political campus on utoya island. sober deep mourning followed.

   la norvegia non ha aderito all’unione europea, a seguito di referendum popolare, ma è associata all’area schengen, alla efta e alla see.  e’ un paese ricchissimo, dopo la scoperta dei giacimenti petroliferi negli anni 60.  la vita è, conseguentemente, molto cara ma il benessere,  la protezione sociale e i salari hanno livelli altissimi. gli svedesi, che una volta superbamente pensavano di avere la supremazia in scandinavia, oggi vanno a lavorare dai cugini norvegesi. si può soggiornare senza quasi vedere la corona norvegese, perché tutto, dalle caramelle, ai giornali, agli autobus si può pagare con carta di credito.  i fenomeni deteriori (malavita, corruzione, evasione fiscale…) sono a livelli minimi.  by popular referendum norway is not in the e.u., though it is in the schengen area, e.f.t.a., s.e.e. a very rich country since oilfields were found in the sixties, norway has a very high standard of living, yet welfare and salaries are at top levels. the swedes, who once exerted supremacy over scandinavia, nowadays seek positions at their norwegian cousins’ home. people can buy anything (sweets, newspapers, bus fares), using credit cards – very rarely does the crown circulate. bribing, corruption, mafia crimes are quite uncommon 
    la norvegia ha una popolazione di cinque milioni di abitanti, una superficie di 385000 kmq,  estesa su un territorio stretto e lunghissimo, montagnoso e frastagliato. dal sud al nord del paese la distanza in linea d’aria è pari a roma-oslo.  la lunghezza della costa è enorme: si possono fare crociere nei fiordi, alternate a spostamenti su treni autobus o in aereo. inhabited by 5,000,000 people, norway 385,000 square kilometers, is situated on a mountainous indented narrow territory, south-to-north distance is the same as rome-oslo distance.  tourists can enjoy an enormously long coastline  both on cruises inside fjords and travelling by trains, coaches and planes. 
     i fiordi sono l’aspetto geografico più noto; alcuni penetrano così profondamente nella terra ferma da richiedere ore di battello per percorrerli. un percorso turistico avvincente, vario e movimentato (treno, battello, autobus) collega in una giornata oslo con bergen, attraversando montagne, fiordi, villaggi, fattorie fino alla costa. the country features fjords  as a principal physical characteristic, which penetrate so deep into the mainland that the ferryboats take hours to cover the whole milage. a dramatic and intriguing one-day itinerary  takes tourists from oslo to bergen  by train, boat, bus- it goes up into the mountains, crosses villages, touches farms, sails the sea.  
   

bergen è la città che conserva i tratti principali della storia del nord europa: dalla lega anseatica alle grandi rotte commerciali, alla centralità della pesca, alla cultura del mare. il centro storico è ricco di palazzi, musei, case, strade e piazze che fanno corona al porto. era di bergen il musicista evard grieg (1843-1907).

 

bergen cherishes memories of  northern european history such as the hanseatic league, great commercial routes, fishing trade, sea culture. its ancient centre is rich with palaces, museums, houses, streets, squares, all crowning the harbour. musician evard grieg ( 1843-1907)  was born in bergen.

 

 

   

 
     

parole nel pineto – 2013 – words in a pinewood

parole nel pineto – words in a pinewood 

video   mariano rigillo interprete (roma studio 2014) https://youtu.be/sncjxzrrrta

translation by rodolfo longo

parole nel pineto words in a pinewood
parole come archi di pini words as pine-arches
riempiono spazi nel verde bridge blanks in the greenery,
sussurri e carezze accennate whispering and caressing
riflesse ai tuoi occhi castani they reflect in your brown eyes;
parole che scendono in gola words descend through my throat,
fioriscono in dita a contatto down to my fingers they bloom.
le incido in cortecce rossastre i spot them among impudent berries,
le colgo tra bacche sfacciate i etch them in reddish rind;
parole come eco di fronde words echoed from leaves
le frasi come aghi di cedro terms as cedar-needles
sentenze distese sui rami mottoes laying up on branches
ironiche in foglie d’alloro and mixing laurel with irony –
parole entusiaste ruggenti words roaringly excited.
che ieri ti illusero iaia
che oggi controlli severa yesterday they beguiled you, iaia,
spezzandone fragili corde today you sternly control them.
parole più lente e studiate
che filtri senza indulgenze breaking fragile chords
non esce un verso dal bosco you check you analise
se privo del fiore di assenso you allow no mercy;
e piovono intense parole no word out of the wood
nel nostro giardino segreto unless benign flowers be with it.
inumidiscono ciglia thus, pregnant words rain
si fermano in goccia su mani upon our secret garden
parole da lunghe stagioni moisten our eyelashes
si mischiano in lingue diverse fix drops on hands;
assumono accenti imprevisti words from remote seasons
ingordo ne mastico i suoni use various tongues
parole in liberi fiati perform unexpected accents.
si spandono senza ricordo greedily i chew those sounds –
non c’è più controllo di voce airy free words challenge minds,
balbetto a riprenderle in mente glide about, have neither memory
parole volanti leggere nor human voice,
parole irruenti a folata while i stammer and babble
parole ghirlanda d’amore flying light words
parole fiorite per te impetuous windy words
garland made of words.

words blooming for you.

translation by rodolfo longo

 

commenti dei lettori:

ho letto l`ultima tua poesia, nella quale pensavo ad un ritorno dannunziano. invece ho trovato audacia e sperimentalismo linguistico, come spesso nelle tue composizioni. es le colgo tra bacche sfacciate, parole come eco di fronde e anche parole entusiaste ruggenti che ieri ti illusero iaia che oggi controlli severa spezzandone fragili corde (in realtà c`è qui nascosto quel d`annunzio che conosco)   michele serra venezia

bellissima questa poesia, la faro studiare ai miei allievi qui. federica mennella washington

non è il tempo che passa siamo noi che passiamo! tommaso federico teodori  (11 anni) lugano

come al solito leggo i tuoi scritti con profondo interesse ammirando la tua delicatezza e la tua costanza. mi dispiace di non poterti più vedere in rai ma per fortuna tu appari con i tuoi scritti. franco roselli roma

 bella, molto bella, la tua poesia; l‘apprezzata molto. almo paita roma

 complimenti per questa meravigliosa, musicale, emozionante, suggestiva poesia dagli echi dannunziani…carla guidi roma

bellissima, grazie mille caro antonio angela mejias  hendaya

oh, antonio, questa poesia è meravigliosa, semplicemente meravigliosa!!!grazie per avermela inviata! tullia ranieri tivoli
sempre in alto il cuore, e gli occhi sciolti se va… mario quattrucci roma

ti ringrazio anche di questi inviti, ma soprattutto per la poesia che ho messo in terza pagina. maria antonietta coccanari roma

 

liceo augusto indice

indice pagine del liceo augusto  

i parte

l `augusto è uno dei licei storici della capitale

il bimillenario di augusto (pubblicazione del comune di roma pdf) e citazioni da augusto

l`augusto da mezzo secolo in via appia

poesie e lavori su augusto e  il liceo

 ii parte

la festa degli  augustei

la prima festa 2013

la seconda festa 2014
la terza festa 2015 (fu impedita)

la quarta festa 2016 

 l`albo degli augustei illustri

l` associazione ex alunni del liceo augusto

iii parte

archivio storico virtuale del liceo augusto e degli augustei (in costruzione):

si invitano tutti gli augustei e i loro famigliari e amici, a inviare a [email protected]  i contributi allegando qualsiasi notizia o riferimento, anche dubbi. i materiali restano di proprietà di chi ne ha fornito copia.

foto di classe

(formato immagine) specificare: anno,  classe,  sezione,  presenti  da sx a dx e da alto in basso; se possibile inserire nome e cognome accanto ai volti  

 

collezione dell’augustus e degli altri giornali d’istituto

tutte le pubblicazioni di gruppo studentesco
(pdf di ogni singolo fascicolo) specificare: testata, anno, mese, elenco dei redattori e dei firmatari gli articoli, notizie e commenti

 

documenti di vita scolastica

registri, compiti in classe, cronache e altri materiali  
(pdf  o formato immagine) specificare: anno, oggetto, persone citate, notizie e commenti

 

foto e video di cronaca scolastica

manifestazioni, assemblee, gite, spettacoli, attività sportive (
formati immagini, video,pdf) anche da giornali, tv e fonti ufficiali

specificare: anno, argomento, nomi dei presenti,

 

pubblicazioni storiche sulla scuola
libri, articoli, inediti, notizie e commenti (tutti i formati)

 

opere degli augustei
libri, invenzioni, spettacoli, cariche pubbliche, opere musicali, opere figurative e architettoniche e altri generi prodotti, anche diversi dalla produzione culturale, come aver fondato o diretto imprese industriali, commerciali, economiche, filantropiche, associazioni e altre azioni di vita sociale in cui la persona ha dato prova di particolare capacità.
formati, se possibile: testo in pdf, video, sonoro, immagine di copertina o locandina, collegamento con siti.

specificare:

autore: nome cognome, anno di nascita, anno di maturità e sezione, breve cv e foto del tempo del liceo e attuale, eventuale sito web di riferimento, indirizzo di posta elettronica o recapiti

opera: titolo, anno, genere (saggio, romanzo, musica…) edizione o luogo di esibizione, se inedito o pubblicato in proprio, reperibilità dell’opera, breve riassunto.

 

 

 

 

 

l `augusto è uno dei licei storici della capitale

in  quasi ottanta anni di vita ha accompagnato la crescita della zona sud orientale di roma, che, da periferia di zone archeologiche e campagne, è diventata un enorme agglomerato urbano. le vie consolari che fanno capo a san giovanni (appia, tuscolana, casilina prenestina) vivevano di piccole borgate sparse. l`inurbamento è stato massiccio e velocissimo negli anni cinquanta e sessanta. il liceo augusto ha accolto e formato i giovani migliori di queste famiglie di immigrati, persone che cercavano di migliorare la propria condizione sociale affrontando studi severi. figli di piccoli impiegati, artigiani, operai ex contadini aspiravano a laurearsi, a  diventare professionisti. gli insegnanti erano tradizionalmente molte severi, non facevano sconti a nessuno. il liceo augusto ha formato la classe dirigente di una grande fetta di roma.

oggi la situazione sociologica è profondamente cambiata: il liceo augusto, a poche centinaia di metri da san giovanni, facciata su via appia nuova, ingressi da via gela e via adria, è considerato centrale. nel sud est di roma operano diverse scuole superiori. 

 

 ferdinando stirati racconta:

“l’augusto era nato come liceo autonomo nel 1937, dopo che per due anni era stato una succursale dell’umberto (l’attuale pilo albertelli) e aveva avuto come sede soltanto un’ala dell’alessandro guidoni di via tuscolana 208, con gli alunni costretti in parte ai doppi turni (tre giorni di mattina e tre di pomeriggio), per cui la scuola funzionava al ritmo industriale di dodici ore al giorno. l’edificio era diventato troppo piccolo per ospitare un istituto in forte espansione, merito soprattutto del valore di molti insegnanti, del preside, della segreteria, dei bidelli (senza dimenticare gli alunni), i quali avevano fatto di una scuola di periferia estrema (in quegli anni non esistevano i quartieri di don bosco e cinecittà) uno dei primi licei di roma.

io, personalmente, ho frequentato i primi quattro anni nel vecchio edificio di via tuscolana e soltanto l’ultimo anno in quello nuovo di via gela che fu inaugurato nell’ottobre 1959

ricordo ancora l’emozione della scuola nuova, con spazi che nella vecchia non erano neanche immaginabili: erano gli anni del boom economico, delle olimpiadi di roma, della ricostruzione che segnava la fine del dopoguerra: tutti noi – studenti e docenti – ci sentivamo ed eravamo interpreti di quel grande cambiamento.”

ferdinando stirati  (l` augusto da mezzo secolo in via appia,  2011)  [email protected]

ferdinando stirati da alunno (maturità 1960 c) è passato poi a insegnare  latino e greco all`augusto, per gran parte della sua carriera, e ne è stato anche vicepreside. ha sposato una compagna di scuola e le sue figlie hanno studiato nello stesso liceo. nel 1987 ha fondato  l`associazione ex alunni del liceo augusto di cui è tuttora presidente. e` un augusteo a pieno titolo. 

nel pdf di questa pagina    70 anni del liceo augusto, i pannelli della mostra (scarica)

nelle altre pagine

l`associazione ex alunni del liceo ginnasio augusto

la festa degli augustei

– la prima festa del 2013

– la seconda festa del 2014

– la festa impedita del 2015

– la quarta festa del 2016

– l`albo degli augustei illustri 

l` augusto da mezzo secolo in via appia 

– bimillenario di augusto 

citazioni di augusto

– poesie sull`augusto

 

archivio storico virtuale del liceo augusto,
su questo sito, liberamente scaricabile.

chi possiede materiale e ricordi di qualsiasi tipo, compresi video e sonori, è pregato di inviarli in pdf, jpg o mp4 o altro formato a [email protected],  oggetto archivio augusto, fornendo tutte le notizie di cui è in possesso. la pubblicazione è in corso e proseguirà senza interruzioni.

la rivista augustus
e gli altri giornali studenteschi di istituto (pdf): anno, numero, redattori,  con aggiunta di notizie e commenti 

foto di classe 
(ipg, png o pdf) :  anno, classe, sezione, nomi dei presenti da sx a dx e da alto in basso. meglio se sulla foto  i nomi sono riportati sui volti. altre notizie    

foto di vita del liceo 
(pdf, ipg, vari formati), cronache e  gite scolastiche

ricordi e documenti
(pdf, ipg, vari formati)
 

augustei autori 
libri, spettacoli, dischi, invenzioni, pitture e sculture, programmi radio e televisivi, cinema, teatro, mostre e iniziative di altro genere. pdf e altri formati. nome e cognome dell`autore, sezione, anno di maturità, professione, sito o riferimento della rete, indirizzo di posta elettronica.  data e luogo della pubblicazione o rappresentazione, edizione, altre notizie e foto.