Posts by Daniele

elettrolettera 271 salomè 20191130

 

elettrolettera 271 salomè 20191130 

 

logo

elettrolettera
una poesia e inviti culturali

30 novembre 2019 n°271 anno xv

http://www.antoniobruni.it

elaborata da wedot.net

ernani costantini – salome`- olio su tela 200×400

dal ciclo da eva a maria-

le donne della bibbia
dodici figure

tele di ernani-poesie di antonio

mostra itinerante 1987

http://www.antoniobruni.it/view.aspx?id=785

http://www.costantini.org/it/bio/index.shtml

 

salomè
dalla penombra l`incenso spira
volute curiose di avvolgere il fumo
ai respiri caldi di arrosto
di spezie di vino

teste pesanti tocchi di tempie
il tamburo palpita i veli
gli occhi riaccesi

flauta la gola al ritmo d`oriente
ammicca la spalla ornata a ricami
muove dall`arpa una freccia alle anche
di slancio le gambe il passo del cervo
descrive una curva fuga tra i fiori
splende una torcia in fondo alla sala
riflessa ai capelli lambenti il tappeto
s`inarca il corpo intona nell`aria
il canto del ventre
luce di miele sotto le pieghe
sguardi strisciare alle curve di cigno
spegni nel vino il fuoco che sale
dammi la vita in cambio del velo.

`

teatro de` ginnasi via delle botteghe oscure roma
domenica 1 dicembre ore 18,30
compagnia stabile dei giovani presenta
barbara gallo
principesse senza corona
voce mimmo mignemi
[email protected]

galleria 28 piazza di pietra roma
fino al 31 gennaio
mostra
mario fani luminescenze
ingresso libero
https://www.28piazzadipietra.com/it/

la nuvola roma eur sala antares
più libri più liberi
giovedì 5 dicembre ore 17,30
rossella panarese presenta il libro di
giuseppe manfridi le voci di farm hall
la vera storia dei fisici di hitler
(scienza express ed.)

istituto luigi sturzo via delle coppelle 35 roma
4 dicembre ore 14 – 5 dicembre ore 9,30
seminario
da versailles (1919) a berlino (1989)
la strada d`europa nel secolo breve
ingresso su iscrizionehttps://www.sturzo.it/it/

antica stamperia rubattino via rubattino 1 roma
giovedì 5 dicembre ore 20,30
il caffè presenta
dentro le canzoni – di laura ceccarelli
in collaborazione con
alex bottalico, roberto mangiarotti, pino saulo

teatro in trastevere via jacopa de settesoli 3 roma
domenica 8 dicembre ore 21
shakespeare in wine –il gioco degli equivoci
regia di annabella calabrese

l`ambasciata di svezia a roma invita
festa di santa lucia
coro dei liceali di stoccolma
lunedì 9 dicembre ore 17

basilica di san pietro
martedì 10 dicembre ore 19
piazza di pietra all`aperto roma
ingresso libero
https://www.swedenabroad.se/rome

ministero delle politiche agricole – sala cavour – via xx settembre 20 roma
giovedì 12 dicembre 2019 ore 15
movimento azzurro presenta
premio per l`ambiente `gianfranco merli` 2019
interventi di domenico pompili, carlo petrini, stefano mancuso, franco iseppi rocco chiriaco ,
alessandra stefani, margherita ferrante
coordina dante fasciolo
ingresso libero
http://www.movimentoazzurro.org/

la feltrinelli red via tomacelli 26 roma
giovedì 12 dicembre ore 18,30
stefano coletta, maruetta capuano e stefano petrocchi
presentano il libro di francesca pansa
nessuna notte è infinita (rizzoli)
gratuito

teatro quirino vittorio gassman roma
domenica 15 dicembre ore 18
astra roma ballet di diana ferrara presenta
la gazza ladra
musica gioacchino rossini
coreografia paolo arcangeli videografie mario schiavoni
https://www.diana-ferrara.com/diana.html

galleria la pigna palazzo marescotti

via della pigna13 roma
martedì 4 dicembre ore 18
premiazione del concorso
disegnare il futuro
come le nuove tecnologie tracciano il mondo della cultura
introducono mauro miccio e pierluigi piselli
ingresso libero

biblioteca del senato piazza della minerva 36
cespi e associazione iscritti a parlare
giovedì 5 dicembre ore 9
convegno
la scuola dell`inclusione non ha confini
istruzione per adulti e scuola in carcere
esperienze italiane ed europee a confronto

ingresso per registrazione
[email protected]

galleria la pigna palazzo marescotti
via della pigna 13 roma
dal 19 dicembre ore 18 al 6 gennaio
collettiva artistica
gesù nel migrante
https://laura11874.wixsite.com/gallerialapigna/

caffeina christmas village via garibaldi 25 sutri
fino al 6 dicembre h.14-20 do 10-21
mostra di giovanni trimani
ego hic et nunc
http://www.giovannitrimani.it/

per segnalare gli eventi inviare un comunicato in word (non pdf) e una foto

info@antoniobruni.it

i serpesci nei media -rassegna stampa

i serpesci nei media – rassegna stampa

articoli del quotidiano il tempo – agenzia adnkronos – settimanali oggiroma e romatoday

vedi le immagini nella galleria in fondo alla pagina

nel pdf a sx l`articolo di il tempo

una recensione di dante fasciolo sulla rivista web http://www.papale-papale.it/   ho_visto_i_serpesci_a_teatro

 

si esce dalle secche di un giorno qualunque
e si cerca un riscontro a quell’incertezza che ci accompagna
e che ci fa simili a simili uomini sperduti tra sogno e pensiero…
poche scale ed eccoci tuffati nel mezzo del nuovo teatro romano dei ginnasi:
comode poltrone, ampia la bocca del palco, profondo nel buio.

si muovono cauti, guardinghi, introversi
i personaggi specchio delle nostre inquietudini
e misurano azione e reazione ad ogni movenza azzardata
passando al setaccio gesto e pensiero, ragione e passione…
ma si, vai!  fai il pesce in barile…

e sono questi i momenti che consumano inumani talenti:
fare i pesci in barile…ignorare le carte e la posta,
indifferenza strisciante, personalità nella buca della rinuncia.
cambia la fisionomia e deforma l’essenza del corpo
quel volere tacere, quel tacere il volere.

nel buio muovono scomposte informi presenze
lontane dalle usuali sembianze all’angolo della nostra vita;
e sono presenze inquietanti, stridenti, ispide e viscide,
ibridi figli di quei nostri incontrollati sogni
ora restituiti impietosi dallo specchio del tempo incompiuto.

l’orologio di questo tempo ha bloccato il suo tocco,
il respiro è sospeso alla ricerca di un punto d’appoggio,
l’immagine vive contorni indecisi e contraddittori,
nuotano spazi di ansia e soffi di quiete entità zoomorfe:
“serpesci”, nuova voce nel vocabolario della provvisorietà.

sul palco s’agita la storia breve dell’uomo di ogni giorno,
a lungo indicato privo di qualità, impegnato a strizzare
camice bianche, fragili protezioni di giovani corpi femminili,
o casalinghe inquiete e irrisolte immerse in creazioni
di stridenti composizioni di rumore, e ancora
abili e sfacciati ed efficientissimi uomini di pubbliche relazioni,
capaci di raggomitolare intricate matasse,
per contro l’ossessione di un contabile di somme improbabili:
ecco tipologie di serpesci, né serpi né pesci,
sicuramente ascrivibili all’ampia setta  dei ser-pesci in barile.

luci mirate e volti in cornice, una scenografia essenziale,
il palco del teatro si fa palcoscenico di vita corrente,
 e non c’è chi non senta la sua esistenza, il corpo stesso,
come il barile che tiene al buio e sottopressa
quel serpesce così somigliante alla nostra anima.

   dante fasciolo

 

 

 

 

storie di persone in diretta tv a unomattina

storie di persone in diretta tv a unomattina

 

 

un volto una storia

queste poesie sono state composte quotidianamente nel programma unomattina(raiuno) alle ore 7,45 tra novembre 2003 e febbraio 2004. fu il mio esordio come poeta in diretta televisiva. i telespettatori chiedevano aiuto alla redazione per trovare qualcosa di particolare, fuori dell’ordinario, che stava loro a cuore; a me il compito di commentare in versi la richiesta.

un volto una storia è stato anche il titolo (da me proposto) di un programma del primo canale della rai del 1968, diretto da gian paolo cresci, la mia seconda esperienza televisiva dopo l’esordio in cordialmente nel 1967.

 

quel bacio ripreso in tv

 

non era freddo quel giorno

il parco di san valentino

donava profumi d’inverno

in piedi quel bacio nel viale

un cane stringeva di salti

studenti impacciati ma ardenti

ripresi da un occhio nascosto

l’abbraccio d’amore ora è figlia

la storia su tele è la nostra

 

novembre 2003
da fidanzati erano stati ripresi casualmente da una telecamera e trasmessi in tivù mentre si baciavano al parco del valentino. oggi, genitori di una bambina, chiedono di rivedere quella scena.

 

 

ho perso i miei sogni


mi sveglio ed è come ieri

spariti la notte e il dormire

e insieme gli inconsci pensieri

stranezze paure piaceri

uniti a fantastici azzardi

non sogno più? o non lo ricordo?

io voglio tornare in me stessa

sentirmi più libera e nuda

tracciare invenzioni notturne

 

novembre 2003

una signora lamenta di dormire poco e di non sognare più

 

le custodi della baionetta

 

son già sessant’anni passati

rivedo me stesso ragazzo

dimesse uniforme e caserma

in cerca di strada riparo in

due volti sorelle una casa

e là lascio la mia baionetta

son vivi quegli angeli? il loro

coraggio di accogliermi in pace

scintilla in quel ferro lontano

 

 

michele vorrebbe ritrovare due sorelle che lo rifocillarono in fuga dopo l’8 settembre 1943. lasciò loro la sua baionetta con la promessa di tenerla sempre lucida.

 

la mia misura è rara

 

tra tutte detengo il primato

ho il piede più piccolo e tenero

che agile salta ed oscilla

esegue i più esotici balli

con ritmi svelti e incrociati

chi è che mi trova scarpine

inutili ad ogni altra donna

di raso camoscio o cristallo

che in grazia assecondino i passi?

 

febbraio 2004 carmen ha la misura 33 di piede e non trova scarpe da donna eleganti e con il tacco perché le piace andare a ballare

 

la mia misura è rara

 

tra tutte detengo il primato

ho il piede più piccolo e tenero

che agile salta ed oscilla

esegue i più esotici balli

con ritmi svelti e incrociati

 

chi è che mi trova scarpine

inutili ad ogni altra donna

di raso camoscio o cristallo

che in grazia assecondino i passi?

 

febbraio 2004 carmen ha la misura 33 di piede e non trova scarpe da donna eleganti e con il tacco perché le piace andare a ballare

 

cacciati dall’istria

 

l’adriatico ha perso colore

si è stinto il suo abbraccio stanotte

son esule e non ho fantasia

del porto di arrivo e di inizio

canzoni le piazze e le tombe

il dolce dialetto proibito

ricordi attrappiti sui panni

ferita è la porta di casa

la terra lasciata al mio mare

 

febbraio 2004 pierluigi vuol riveder il filmato dello sbarco della sua famiglia cacciata dall’istria nel 47

 

il mio amico enzo

 

più alto il cancello del muro

talvolta un rumore da fuori

infanzia isolata tra adulti

la vasca coi pesci era muta

non c’erano radio e tivù

ma solo il mio amico un bambino

giocare con niente un incanto

il sogno era uscire in città

da liberi il mondo guardare

 

orfano dopo la guerra, claudio viveva tra un collegio e la casa con giardino di uno zio prete a roma. aveva un solo amico, un bambino vicino di casa

 

le ali a rotelle

 

attaccano note in cervello

la pista mi invita e mi sfida

inarco le braccia di cigno

mi frusciano ali su spalle

il salto è uno sprizzo di gioia

si allunga la gamba nel tuffo

in curve trapezi e sgambetti

disegno figure emozioni

ho piedi farfalle su ruote

 

 

febbraio 2004 giorgia ,11 anni, pattina a rotelle da quando ne aveva quattro.

chiede una pista al chiuso per potersi allenare a terni dove abita.

 

la bambola simona

 

aveva le ciglia truccate

la minigonna arancione

in testa il bagliore dell’oro

diversa dalla mia infanzia

costretta dai tempi severi

proibiti persino i fumetti

vorrei ritrovare quel gioco

segreto di crescere donna

tra seta bellezza e stupore

 

gennaio 2004laura, quarantasette anni, riceveva in regalo solo libri, vuol ritrovare la sua unica bambola donatale da uno zio

 

 

il garibaldino

lo immagino ardito e pensoso

ritratto col volto in profilo

indossa una larga camicia

non vedo il colore ma è rossa

è giovane eppure è bisnonno

il mio di lui cerco notizie

le imprese uno scritto o un’idea

io spero di avere i suoi occhi

far vivere il suo entusiasmo

 

una signora cerca documenti del bisnonno garibaldino impegnato nella repubblica romana

 

il marito della vicina

 

averlo un marito così

che corre a fare la spesa

rincasa e ripara le cose

ma se lui si sbaglia è scenata

subisce la bacia e riprova

se brontola aumenta l’amore

si vanta di lei con gli amici

le porta il giornale ed i fiori

fa invidia a vicina che è sola

 

gennaio 2004. una signora si lamenta perché il marito, incaricato di fare la spesa, sbaglia gli acquisti

 

è scappato il terno

si attende la mano bendata

per trarre la bussola a sorte

ma il bimbo si è perso nel parco

in cerca di giochi e compagni

 

ritarda estrazione in tivù

in tanti sospirano i numeri

 

punito il monello costretto

smarrita la foto intervista

che terno giochiamo noi al lotto?

 

dicembre 2003. carlo, scelto tra gli orfani dei martinit per estrarre il lotto in tv, si distrasse, ritardò e fu punito.

 

la trincea e l’ascensore

 

allora si andava all’assalto

balzando su dossi e su rovi

la guerra fu tempo crudele

chi vive ne è ancora straziato

le gambe malferme è l’età

le scale mi bloccano in casa

desidero uscire nel sole

parlare ai ragazzi di pace

narrare il mio secolo in dono

 

ventitré dicembre 2003 carlo orelli nato il 22 dicembre 1894, ricevuto dal presidente ciampi in quanto combattente nella prima guerra mondiale, era bloccato in casa per la mancanza di un ascensore nel suo condominio

 

cerco quella bambina

 

di lei ho un ricordo confuso

tra polvere e fumo di bombe

ignoro quel nome di bimba

che è donna matura e a me sacra

ci penso e la cerco tra volti

sobbalzo mi inganno e deluso

non perdo speranza non è

una persona che cerco ma il fatto

che impresse a mia vita speranza

 

dicembre 2003 calogero salvò una bambina dalle macerie di un bombardamento in sicilia nel ‘43

 

il mio vecchio giocattolo

 

è lui il preferito compagno

nei giochi gli affido i segreti

l’osservo lo muovo e risponde

di legno di latta o di gomma

è privo di astuti circuiti

di immagini video animate

sollecita la mia fantasia

è come lo voglio il suo mondo

perciò lo conservo son io

 

volare con le frecce

 

scagliatemi in alto con voi

sfidando le nuvole e i tuoni

vi ammiro piloti del suono

le frecce dal fumo a bandiera

campioni italiani del cielo

il volo mio è sempre sognare

un’aquila bruna divento

se allargo le braccia e vi seguo

 

dicembre 2003

carmela chiede di fare un volo con le frecce tricolore

 

 

la foto spezzata

 

metà della foto aggrinzita

rievoca i volti tagliati

quei tratti confusi coi nomi

ma caldi di frasi e risate

la corsa continua su sabbia

ma sacro il posare allo scatto

pellicole rare e costose

chi manca nel gruppo su spiaggia?

ricordo ma intero io cerco

 

dicembre 2003 una signora vuol ritrovare l’altra metà di una foto scattata su una spiaggia nei cinquanta

 

amicizia di lungo corso

 

sfilava davanti a san marco

la nave bellezza italiana

orgoglio di noi marinai

un ponte tra terre diverse

il mondo schiudeva a ragazzi

a bordo ogni cosa in comune

la bibita cicca e il fumetto

 

scommessa trovarsi in futuro

promessa di marinaio?

 

dicembre 2003. marcello vuol ritrovare due amici del servizio militare in marina di 45 anni fa

 

la stazione della speranza

 

speranza era solo un foglietto

tracciato con un mozzicone

lanciato da un treno piombato

speranza una nuda stazione

discesa di reduci in ossa

da ignote gelate prigioni

speranza un cercare con foto

ingiallite persone smarrite

speranza quel luogo in campagna

 

novembre 2003.

nel 1945, nella stazione di pescantina venivano smistati i reduci dalla prigionia; c’era un folla di parenti con fotografie alla ricerca di notizie dei loro cari. si propone di creare un museo della speranza

 

mario e paperone

io mario non gioco da solo

fedele è lo zio paperone

divido il mangiare ed il sonno

è morbido ed ha forti colori

sorride e cancella paure

mi specchia ogni cosa che faccio

di un nuovo vestito ha bisogno

non voglio sfiguri tra altri

due amici ma insieme eleganti

 

dicembre 2003.

mario è un ragazzo down molto legato al suo paperone in gomma, ormai deteriorato; la mamma ne cerca uno uguale

 

 

è arrivata la befana?

 

stanotte che lunga emozione

ti attendo e ti sogno befana

sapere che porti un regalo

eppur non ti ho detto che cosa

precedo la sveglia e mi alzo

mi aspetto un pacchetto un po’ strano

mi piace scartarlo dal fiocco

si espande profuma risuona

è il gioco più bello: è sorpresa!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

the scandal lo scandalo –

lo scandalo  – the scandal

i bambini di strada filippini chiedono a papa francesco perché cristo permetta la loro sofferenza

lo scandalo the scandal
domanda bambina di strada bambina di strada wonders
perché su di noi innocenti why upon us innocent
dolore infiamma miseria? grief kindles up misery?
il padre che insegna la fede the father that teaches faith
risposta non trova allo scandalo has no answer to the scandal
che affligge le folle del mondo that vexes people
è muta la lacrima in croce mute is the cross tear

translation by rodolfo longo

pubblicata in elettrolettera n 20 gennaio 2015  n.2

l`occhio che non pensa

l’occhio che non pensa

 

guarda registra e non pensa

 accumula dati in eccesso

le foto in sequela indistinta

groviglio che non si dipana

pericolo è la sparizione

occorre tagliare in partenza

studiare le immagini e i volti

fissare un ricordo sensato

riprendere con il cervello.

                                                                                                                              


pubblicata nella rivista di rai senior nuova armonia maggio 2020

via crucis the cross con le formelle di luigi rincicotti -translation by rodolfo longo

via crucis the cross   con le formelle di luigi rincicotti  -translation by rodolfo longo

via crucis
the cross
con le stazioni
del ciclo pittorico di
based on the stations of
the pictorial cycle by
luigi rincicotti
translation by rodolfo longo
i

1
la sentenza the sentence
domanda già vuota an empty question
rimbalza risposta bounces back the answer
ignota la colpa unknown the guilt
colpevole è noto known the offender
s’impone un castigo necessary the punishment
salviamo la vita? shall we spare his life?
deciso il sinedrio a determined sanhedrim
furente la folla a furious mob
condanna già scritta an arrogant verdict
è farsa il processo a farcical t
destino innocente innocent destiny
subisce supremo supreme soluti
ii 2
la prima croce

the early cross
due legni inchiodati two pieces nailed up
ruvidi e ignari rough and unaware
pesanti e imbevuti soaked and heavy
di rovi e di pietre with bushes and stones
due legni da scarto just waste wood
nodosi e tarlati worm-eaten and knotty
distorti e scalfiti twisted and scratched
materia da fiamma stuff for fire
due legni gridanti two pieces yelling out
passione mortale mortal passion
d’infamia vessillo flag of infamy
di resurrezione of resurrection
iii 3
la seconda croce the second cross
opprime le spalle  
   
   
   
   
   
   
   
   
  dulls lament
sopprime il pensiero suppresses thought
ricaccia speranza
iv 4
maria maria
in me! mi appartiene it is mine inside me!
che torni nel ventre

i wish him back in my womb
origine e culla origin and cradle
scintilla divina divine spark
ha dato missione appointing mission
a me del dolore pain to me
a lui del soffrire suffering to him
di unica carne unique flesh
sostanza diversa different substance
questione che ignoro matter unknown to me
interna al mio sangue inside my blood
t’imploro! ritorna! i beg you! come back!
v 5
cireneo simon cyrenaeus
andavo tranquillo walking easy
tornavo al lavoro back to work
un giorno normale an ordinary day
incrocio un corteo i meet a procession
la guardia mi stringe soldiers corner me
m’impone la croce

force the cross on me
ma è lui il condannato! though he is the defendant!
lo devo supplire? must i replace him?
mi guarda ed è lampo he eyes me just a flash
io abbasso la schiena i lower my back
quel carico segna the burden burns
nell’animo brucia marks my soul
vi 6
veronica veronica
prezioso è il panno precious cloth
profuma di lino smells of linen
protegge il mio collo protects my neck
da caldo e da umori from warmth and fluids
è appena lavato just washed
ma quando deterge when it cleanses
quel volto affannato the panting face
diventa fiammata

it turns into flames
che in seno mi scuote and shakes my body
l’impronta sua grida his trace screams
si stampa a ferita fixes itself
perenne di storia eternal wound in history
vii 7
crucifige crucify him
spettacolo forte a harsh performance
in strada il martirio a street martyrdom
guardiamo impassibili unmoved do we watch
la pena dell’altro a stranger`s pain
scommessa ribalda a villainous bet
su quanto resiste how long he`ll endure
sfoghiamo su lui

our buried anger
la rabbia sepolta vented on him
in gola cacciamo will hold back
singhiozzo e pietà sobs and piety
emessa condanna sentence is passed
che paghi per noi! he shall make up!
viii 8
il re dei giudei king of jews
onore al re honour to theking
evviva il re long live theking
che regni il re long reign the king
fedeli al re loyaltothe king
ignudo è il re naked istheking
beffato è il re

mockedis the king
percosso è il re hitistheking
a morte il re death totheking
un pascolo il regno a pasture kingdom
nel suono del vento a blowing wind
la pioggia ridente a smiling rain
inneggia alla luce all hail light
ix 9
la caduta the fall
tra sbarre e ferite prison and wounds
trascorrono i giorni mark the days
la pena sovrasta the sentence hangs
chi è eletto al dolore he whom pain chose
ignora i motivi ignores why
di tale sentenza such sentence
assente la forza he lacks the stamina
di alzare la testa to raise head
subisce nel pianto crying puts up
la strada sperando

and hopes
che il monte si appresti is the hill there?
e arrivi la fine to come to the end
x 10
le vesti strappate clothes torn up
piumaggio e criniera plumage and mane
il muschio e le foglie musk and leaves
corteccia e pelliccia bark and fur
i peli e le squame hair and scale
bellezza e ricchezza beauty and richness
di vita selvaggia of wildlife
la veste provvede clothes supply
riparo e decoro shelter and decorum
emblema di stato sign and office
occulta e richiama they hide and draw
distingue l’umano mark humans
ricopre la morte conceal death
xi 11
crocifissione crucifixion
battuto coi chiodi nails driven
in carne dell’uomo into man’s flesh
infisso l’editto edict fixed up
condanna che arresta a sentence crushes
parola e carezza

words and caresses
speranza tradita betrays hope
amore languente wears out love
resistere è nulla crumbles endurance
la polvere avvolge dust wraps
lo scherno di armi mocking arms
infiamma l’aceto vinegar burns up
ludibrio di mente and scorns minds
xii 12
morte in croce death in a cross
sussultano i venti winds startle
la forza abbandona stripping strength
il corpo e lo spoglia forsakes the body
il grido denuncia a cry reveals
umana la gola a human throat
implora implora keeps imploring
speranza è colata hope clots into
nell’ultimo sangue ultimate blood
tumulta la terra the earth rises
un lampo sublime sublime lightning
dilania nel tempo tears time up
xiii 13
deposizione deposition
discende già nudo naked he descends
deposto nel freddo is laid in the cold
risuona il silenzio silence echoes
nel buio profondo in the deep dark
l’acqua non lava no water can wash
unguento non calma nor ointment soothe
carezza non scalda nor fondling warm
lenzuolo non copre nor sheet cover
il canto infinito

an unending song
invoca stagione calls for spring
rimpiange quei fiori pines for flowers
ma senza colore colourless though
xiv 14
sepolcro sepulchre
e’ priva di soffio the dressedremains
la spoglia bendata are wanting in breath
in terra è già entrato he is under the soil now
e gli inferi tocca and touches on hell
inerme la storia unarmed history
attende verdetto awaits sentence
è lunga la pausa a lengthy pause
assenza dell’uomo man needed
la pietra ha richiuso a stone has locked
speranza ai fratelli hope up on brethren
vacilla fiammella little flame flickers
intorno al sepolcro round the sepulchre

2104 a dome a tent – la cupola e la tenda

a dome a tent

sumptuous dazzling grand
does the city of palaces hover
baffling intriguing villainous
3
gardens adorning attics
signs and coats-of-arms
one façade one deal
6
tall storeys command
the offices down under
the bare distant districts
9
a city seemingly protected
by an impalpable gas dome
a neat glass bowl
12
a tacit consent rules
intermixed different cads
neck-ties vests and petticoats
15
frocks helmetsand frogs
perfumes makeupand sweat
in dirty leisure places
18
enticed into a secret gang
by bribing money and sewer
heaped up in corruptedwells
21
odourless overflow corrupting
business urges and presses
yards with no work in progress
24
a poor couple shows up
down a thorny path
has just cheated the border
27
a donkey and a swollen womb
the three ragged and clumsy
looking for accommodation
30
a far-off unknown hospital
a refugee camp is open
the state promises help
33
a place abandoned and hellish
just muddy huts and rubbish
one tent is available
36
the old occupant is dead
his dog attending welcomes them
a straw bed the woman lies down
39
it is night-time she grows pale
a star lights up her face
the new-born baby is shining
42
miserable people draw round
foreign languagessing in hope
” he who became incarnated!”
45
intoxicated by rotten money
the city fidgets and dozes
ignores such historical event.
48
translation by rodolfo_longo


la cupola e la tenda

sfarzosa abbagliante grandiosa
si erge città di palazzi
protervi complessi intriganti
3
giardini adornano gli attici
insegne e araldici stemmi
per ogni facciata un racconto
6
dai piani più alti si scruta
il medio centrale di uffici
distanti quartieri più spogli
9
è come se fosse protetta
da cupola in gas impalpabile
calotta di nitido vetro
12
cartello silente la domina
figuri diversi invischiati
cravatte canotte sottane
15
con tonache caschi e alamari
profumi belletti sudori
di sordidi luoghi di svago
18
li unisce in congrega segreta
tangente denaro liquame
non puzza si accumula in pozzi
21
corrotto corrompe e dilaga
affari immediati su urgenze
cantieri avviati e sospesi
24
arriva una misera coppia
ha appena eluso il confine
passando in spinoso sentiero
27
un asino e un ventre rigonfio
il trio è lacero e goffo
in cerca di un letto e accoglienza
30
lontano e ignoto ospedale
c`è un campo di profughi aperto
lo stato annuncia assistenza
33
ma dentro infernale abbandono
baracche trafango e rifiuti
è libera solo una tenda
36
è morto il vecchio occupante
li accoglie il suo cane in attesa
giaciglio e la donna si stende
39
è notte lei già trascolora
la illumina fissa una stella
il bimbo che è natorisplende
42
accorrono i miseri intorno
intonano in lingue mischiate
speriamo in colui che è incarnato!
45
e l`urbe affannata sonnecchia
la fogna dei soldi la ubriaca
ignora l`evento che è storia.
48




sampietrini 2015 01 02

sampietrini

 

risuonano musica antica

carezza di ruote rimbalza

su rude mosaico di pietre

che dona alle piazze il colore

di vita romana e mondiale

resistono i cubi di roccia

a danni di pioggia e di buche

assorbono polvere e insulti

difendono scorci di storia

 

 

un assessore capitolino intende vendere i sampietrini, che pavimentano le antiche piazze romane, per sostituirli con fondi di asfalto, meno rumorosi ma indubbiamente più fragili e banali. le amministrazioni comunali romane sono state storicamente barbare, capaci di rovinare ciò che c’era di buono pur di produrre costosi, anche se inutili e ridicoli, lavori pubblici, come negli anni sessanta, quando furono aboliti tram e filobus e le loro corsie preferenziali per fare spazio all’invasione delle automobili.

 

primo gennaio duemilaquindici

pubblicata in elettrolettera n. 1 anno xi del 2 gennaio 2015

corriere dell‘unione 2015 n.1 leggi pdf allegato

commenti dei lettori

@grazie,hai fatto un regalo a roma e tutti coloro che la amano.
carla barozzi

@sui sampietrini chi viaggia in motorino come me ha ovviamente molto da ridire, ma forse hai ragione tu…). luigi marinelli

@sui sampietrini sono dell`opinione che in linea di massima è più che giusto “conservare”, tuttavia ci possono essere dei punti particolari (limitati al massimo) nei quali le “attuali” esigenze di insonorizzazione e/o sicurezza del traffico, non è così scandaloso prendere in considerazione una sostituzione adeguata dei sampietri.le scuole di pensiero è bene siano diverse e poi si prenda democraticamente in considerazione la più condivisa, senza idee preconcette ma senza “modernismi” ad oltranza nella fattispecie. gianni fasani

@la musica della tua poesia mi farà compagnia per tutto il giorno.sergio nicolai

@la poesia sui sampietrini è molto carina e molto divertente. e` piaciuta anche alla mia amica daniela e ti facciamo i complimenti.grazie per le informazioni relative alle fantastiche idee partorite dai nostri assessorati comunali.miranda martino

@ ho gridato costernata allo scandalo, i sanpietrini ( si può scrivere anche così, con la n)sono il simbolo della città, e li vogliono sostituire con l`asfalto? mi viene da piangere! facciamo una petizione da sottoscrivere on line?
tullia ranieri

@pazienza se la stanno a fa bbella loro na fossa de sampietrini carmela bianco

@grazie antonio,è una poesia bellissima. giuseppe luzi

@che bella! e tanti tanti auguri per tutto! alessandra comazzi

@sono perfettamente in sintonia col tuo pensiero, infatti fortunatamente qui a budapest, nonostante il traffico automobilistico a volte caotico, i mezzi pubblici (che sono gratuiti oltre i 65 anni di età) funzionano perfettamente sia per le 4 metropolitane che per i tram e filobus e per le corsie preferenziali.lorenzo caruso

@bella! bravo! buon anno giancarlo governi

@sono belle le tue poesie, soprattutto quella sui sanpietrini; hai ragione: la cosiddetta politica degli ultimi cinquant`anni, salvo sporadici interventi, ha offeso roma, accrescendone le difficoltà.
vitaliano tiberia

@grazie antonio, la musica della tua poesia mi farà compagnia per tutto il giorno. sergio nicolai

@la poesia sui sampietrini è molto carina e molto divertente. e` piaciuta anche alla mia amica daniela e ti facciamo i complimenti.grazie per le informazioni relative alle fantastiche idee partorite dai nostri assessorati comunali. miranda martino

@sto leggendo solo ora la tua poesia, in quanto non sono molto esperta di computer e approfitto ora di una mia amica. carmen brembati

 

 

ferrofania – il poema del ferro – omaggio a toni benetton

ferrofania – ferrofonia   il poema musicale del ferro  

 video  del concerto: www.youtube.com/watch?v=t7glc8xmyym   –  scarica il pdf a sx con il testo completo

antonio bruni ha composto ferrofania  (1991), dieci stanze in versi quinari, senari e novenari, sul percorso artistico di toni benetton, dal taglio della lamiera alle macro sculture, alla modellazione delle figure, ai progetti elaborati su suoi teoremi geometrici.

la suite sinfonica ferrofonia (1995), composta da alfredo tisocco sul testo del poema, è un esperimento singolare nel campo musicale. i suoni, ottenuti dalla percussione delle opere in ferro esposte a villa marignana sono stati codificati ed elaborati digitalmente. le sculture, battute dal musicista, parlano, suonano e cantano, comunicando tutta la loro forza espressiva.  

 

ferrofania  fu  pubblicato in una prima stesura del solo testo nel volume toni benetton il ferro (marsilio 1991).  in una stesura più ampia è stato poi musicato da alfredo tisocco in ferrofonia. e’ stato rappresentato in prima al castello di pergine valsugana il 14 luglio 1995 in occasione della mostra i giganti di benetton, quindi pubblicato in cd da artis.  e` stato letto al salone del libro di poesia dei sabelli a roma (1995) e il 3 maggio  2006 alla gipsoteca canoviana di possagno per la mostra i gessi di toni benetton. 
il 30 aprile del 2011 è stato rappresentato integralmente al museo benetton di mogliano per il  centenario della nascita del maestro. voci recitanti giovanni bari e antonio bruni, regia musicale di mauro martello. 

pubblicato dal settimanale in rete http://www.papale-papale.it da gennaio 2017.

 

toni benetton (treviso 1910- 1996) è esponente internazionale della macro scultura in ferro. i suoi lavori sono presenti in musei, edifici e luoghi pubblici e collezioni private in tutto il mondo. durante la sua lunga attività ha prodotto migliaia di opere di grandi e piccole dimensioni, in ferro, bronzo e altri materiali. ha fondato l’accademia internazionale del ferro.  la grande sfera (ora nella rotonda di via roma a treviso) e la grande colonna ( san giuliano di venezia) sono state esposte alla biennale di venezia del 1986. artista di straordinaria creatività, benetton ha elaborato progetti e modelli di grandi sculture vivibili, concepite per essere ambientate in spazi aperti e in luoghi urbani.  

www.museotonibenetton.it

 

alfredo tisocco, diplomato in pianoforte a venezia con vincenzo pertile, alterna l’attività di pianista con quella di compositore.  studioso di ecologia acustica, è sperimentatore della musica come terapia dell’inconscio. ha partecipato a movimenti di avanguardia: omikon 75 camera vuota, opus avantra.  autore di diversi album, tra cui ritagli d’anima sulle poesie di bruni. ha fondato la casa editrice musicale artis records di cui è direttore artistico con il figlio erik alfred e ha acquisito la storica cramps records di milano. con katharsis (coreografia di franca della libera) vinse il premio latina 1975. www.cramps.it

 

giovanni bari ha dedicato la sua vita all’espressione totale in palcoscenico come ballerino, attore, regista, e coreografo. dopo lunghi studi internazionali, insegna le forme moderne della recitazione contemporanea, partendo dalla danza libera per poi rivisitare le forme classiche. regista del primo poema teatrale di antonio bruni l’orto dell’ aurora (scuola grande di san giovanni evangelista venezia 1988).  [email protected]

 

 

fagiolino (l`irrequieto …)

l’irrequieto fagiolino

 

arguto di linea il baccello

è come un accento elegante

si arcua affilato alle punte

non muscoli il corpo immaturo

precede l’austero fagiolo

cornetto di ironico augurio

nel piatto non ha disciplina

saltella si affolla si appella

contorno a più forti sapori

 

 

 

ventinove giugno  2004