Storia del Liceo Augusto di Roma

Scarica la mostra con la storia del Liceo

La mostra per i 70 anni dell’Augusto 1937 – 2007

Fondato nel 1937 il liceo aveva sede nell’edificio di via Tuscolana. Nel 1959 fu trasferito nell’attuale sede di via Gela -via Adria sulla via Appia Nuova. Nel 2007 per i 70 anni del Liceo è stata organizzata una mostra che ripercorre la storia dell’istituto. Mostra 70 anni del Liceo Augusto.

L’AUGUSTO da mezzo secolo in via Appia. 1960- 2011

Mostra offerta agli studenti del liceo dall’Associazione Ex Alunni. La storia dell’edificio tracciata da Ferdinando Stirati

L’aula, poi Songini, nel 1965

La redazione dell’Augustus nel 1965 fece aprire l’attuale Sala Songini. Il locale era inutilizzato, chiuso, senza finestre, umido. C’era un piccolo cancello di accesso autonomo da via Adria. Antonio Bruni propose al Preside Conte e al Comune, proprietario dell’edificio, di aprire due finestre e di restaurarlo. Claudio Maria Paroli promosse una campagna stampa sull’AUGUSTUS. Nel giro di pochi mesi, da aprile 1964 a giugno 1965, nonostante la burocrazia, l’opera fu realizzata e la sala divenne la redazione di AUGUSTUS e il luogo di incontro e discussione degli studenti.  È diventata poi l’aula Songini.

La campagna stampa nel pdf.

ANNO XI n.5 gennaio 1965
ANNO XI.n.3 gennaio 1965

ANNO XI n.5 aprile 1965
1965 settembre le votazioni per il giornale nella nuova sede di via Adria, appena inaugurata. in camicia Leonardo Bonamoneta, al centro con gli occhiali Mauro Flori e Marco D’Ottavio.
Le votazioni: Sergio Bonetti, Isabella Pierantoni, Leonardo Bonamoneta, Lello Macro

Redazione di Augustus maggio 1964
Storico dei Presidi pubblicato nel 2008

I presidi del Liceo Augusto dal 1937 al 2008

Il Bimillenario Augusteo in una pubblicazione del MBC del 2004

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2 Comments

  1. Antonino Lusi 2022-12-11 at 20:45

    Veramente molto interessante. Ho visitato il sito per la prima volta e molto ricordi mi son tornati vivi e attuali.
    Grazie a tutti quelli che hanno lavorato a questa impresa.
    Cordiali saluti
    Antonino Lusi

    Reply
  2. FRANCESCO SAGONE 2022-11-13 at 21:38

    13-11-2022
    Sono un Augusteo anche io. Maturità 1967, sezione D. Professori Oddone, Zito, Mix, Luzzatti, Pavese.
    A me il liceo ha cambiato la vita e ha donato il futuro.
    Fui iscritto uno degli ultimi giorni di settembre 1964, provenendo dall’Orazio e dovevo frequentare la prima liceo. Mio padre voleva mandarmi a Villa Sora: mi opposi fieramente e lui a fine estate cedette con il patto che avremmo scelto la sezione più severa. Quando giungemmo in Via Gela trovammo la folla di studenti che si erano lì radunati per visionare i quadri degli esami di ottobre. Ligia al mandato del capofamiglia mia madre scese dalla macchina e chiese a due ragazze quale fosse la sezione più dura: “Per il primo liceo? La nostra, signora”, fu la risposta, “la D! Pensi che siamo solo 22. Venti ragazze e due ragazzi, all’esame di V ginnasio c’è stata una falcidia ed il liceo sarà parimenti severo. Lo mandi da noi, ci servono ragazzi in gamba!”. Ebbene quelle due fanciulle, stesso nome e inseparabili compagne di banco, sarebbero state le madri dei miei tre figli. Il romanzo della mia vita iniziò lì ed è proseguito sulla base di quell’impronta. Lo descrivo dettagliatamente nei miei 5 libri, quel romanzo, che coprono dal 1964 al 1987. Altri ne seguiranno.
    Tornando al “futuro” di quel liceale, mi rifaccio alla dedica del mio primo libro, al grande prof. Oddone: “Lei ha posto le basi del mio futuro ed ha tracciato un solco che è stato fondamentale seguire per trarne energie insperate e sicurezze decisive”. E ai successivi ringraziamenti nel corpo del libro: “Caro, tremendo, meraviglioso professore, mai riuscirò a ringraziarti a sufficienza per il tesoro di conoscenze, di etica, di stile, di rigore, di onestà, di coerenza, di perseveranza, di fermezza e di attaccamento al dovere che mi hai saputo trasmettere in quegli anni e per gli incommensurabili doni che mi hai saputo offrire. Essi si sono rivelati il bagaglio più prezioso nella mia formazione di studente e di uomo: il metodo di studio, lo sviluppo del pensiero collaterale, la capacità di cogliere nessi e collegamenti, la cura solerte del particolare, la facoltà di aggregare o associare fenomeni e fatti, l’amore, senza riserve e limiti, per i classici, la ricerca della perfezione nei comportamenti. Quegli anni furono semplicemente meravigliosi e contribuirono a costruire la mia personale “Arcadia” che ho poi sempre cercato di declinare sullo stimolo di quegli insegnamenti e di quell’amore per la cultura e il bello: “L’Arcadia non è una corrente, un’invenzione letteraria, una vuota evocazione di glorie del passato, un’utopia. L’Arcadia è un progetto di vita, un tesoro da custodire nel cuore e, nello stesso tempo, un obiettivo da raggiungere, un fine cui tendere. Ed è anche il desiderio, la voglia, l’amore del bello! E il bello è anche aiutare i propri cari, aiutare il prossimo, lottare perché il bene prevalga, opporsi ai disonesti, agli arrivisti, ai profittatori, combattere il male, rispettare i propri ideali, fare il proprio dovere sempre e comunque, rifiutare i compromessi e i facili profitti. Quando? Incessantemente! Dove? In casa tua, per strada, nel tuo ambiente di lavoro, dove vivono e operano i tuoi cari, nel tuo Paese, dovunque tu sia. Inoltre, per quanto piccoli possano essere i traguardi che tu riuscirai a conseguire nella vita, fa’ che essi siano frutto soltanto del sudore della tua fronte, delle tue capacità, della tua coerenza e … conseguiti a testa alta, senza scorciatoie, raccomandazioni furbizie o espedienti, così che tu possa guardarti allo specchio ogni mattina senza una minima ombra e senza che nessuno possa mai dire su di te, sulla tua onestà e lealtà, un pur minuscolo ‘però’.
    FRANCESCO SAGONE (3773017899 [email protected])
    Alcune foto:
    COME LE INVIO?

    COPERTINE DEI LIBRI
    LIBRO-I
    IL LICEO. E’ QUASI ESAURITO ED IN RISTAMPA, CON ALLEGGERIMENTI E PICCOLE MODIFICHE. IL NUOVO EDITORE E’ “ALETTI”. CAMBIERA’ ANCHE IL TITOLO: “L’ETA’ DELLA CONSAPEVOLEZZA”, LO PSEUDONIMO (“NERO NORMANNO”).
    Un liceale degli anni Sessanta prima del ‘68 narra la sua Arcadia ricca di fanciulle incantevoli, di scherzi giovanili che non si riescono a dimenticare, di professori leggendari, odiati in quegli anni e benedetti in tutti i successivi. Un primo amore epico per una compagna di classe inarrivabile che sembrava provenire dall’Olimpo, i dialoghi con il padre per trovare il proprio equilibrio, il recupero dal cestino e la ricostruzione dei “pizzini” che si scambiavano le fanciulle, le partite di calcio giovanili, le sfide, la registrazione quotidiana delle interrogazioni, le conquiste amorose di ragazze più grandi ottenute grazie alla generosità, al coraggio, alla cultura, i gesti insani dei “teen ages”, la classifica periodica delle compagne, la “vecchia” maturità classica -a Roma- estremamente selettiva, gli echi delle nostre radici greche, lo splendore delle vacanze estive in uno dei luoghi più belli della Sicilia orientale, l’”inversione del tempo” in alcuni dei passaggi.
    NERO NORMANNO
    L’ET À DELLA CONSAPEVOLEZZA
    LIBRO II: CINQUE ANNI DI UNIVERSITA’ ALLA SAPIENZA IMMERSI NELLA GUERRA CVILE (1967/1972)

    LIBRO III: IL LAVORO. PRIMA COME CHIMICO E POI COME INGEGNERE INFORMATICO PRESSO LA PIU’ GRANDE MULTINAZIONALE DELL’EPOCA A … VENDERE IDEE. IL PRIMO FIGLIO (1973/1978)

    LIBRO IV: LA RELIGIONE DEGLI OBIETTIVI. COMPITI E SFIDE AL LOMOTE DEL POSSIBILE. LA SECONDA FIGLIA E LA PRIMA CASA. (1979/1982).

    LIBRO V: SARA’ PUBBLICATO A NATALE. I RUOLI MANAGERIALI. I TRASFERIMENTI. DA SALESMAN A DIRETTORE DI FILIALE E DIRETTORE D’AREA. LE SFIDE INTERNAZIONALI. (1983/1987). NUOVO EDITORE E DIVERSO PSEUDONIMO.

    LIBRO VI: IN CORSO DI SCRITTURA. 1988/1994. LA CRESCITA IN RUOLI APICALI. IL TERZO FIGLIO. LA RINUNCIA A POSIZIONI DI VERTICE.
    LIBRO VII: LA NUOVA MULTINAZIONALE E LA CONQUISTA DEL MERCATO. LA CRESCITA ESPONENZIALE E LE VARIE POSIZIONI DI AD/PRESIDENTE/DG. 1995/2005.

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