elettrolettera 252 differenziarsi 13 novembre 2018
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elettrolettera 252 differenziarsi 13 novembre 2018
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el 262 invito 17 maggio inaugurazione colonnata e festival un pensiero per roma
volontari per il dialogo con il pubblico |
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“colonnata“,scultura libreria di antonio bruni, è in esposizione a roma nella galleria alberto sordi dal 17 al 24 maggio.l`operaè il simbolo del festival d`idee “un pensiero per roma“che ha come tema lameditazione urbana. i visitatori sono invitati a una sosta riflessiva nell`abbraccio dicolonnata,metafora dell`invito universale del sapere, ispirata alla piazza del bernini. colonnataè composta di sessantadue elementi di ciliegio massello, indipendenti, smontabili e di misure differenti e segue, secondo il progetto del festival, un`altra scultura libreria dal titolocolossea,già esposta nelle gallerie alberto sordi (2017) di pietra (2018) e casa dell`architettura (2019), sempre a roma. “come animare le piazze di roma contemporanea con opere d`arte e pedane per gli artisti” era stato il tema della discussione attorno acolossea,nella prima edizione del festival 2017. seguiranno altre due opere di bruni sui simboli della capitale:scalinata e panthean. autore di programmi televisivi, antonio bruni ha pubblicato poesie quotidiane di attualità (unomattina e il popolo) e poemi in teatro. |
capolavoro nascosto
dall’ombra emerge improvvisa
incerta la luce di taglio
ermetici tratti rivela
profumano appena i colori
è l’opera anonima e sola
la mano creativa è scomparsa
lasciata nell’angolo oscura
rimane muta a parlare
arriva uno sguardo e ispira.
pubbllcata sulla rivista di raisenior nuova armonia diretta da umberto casella ottobre 2019 n.4 nella pagina dell`intervista a anna zanoli
raitre regionale: la mia esperienza a venezia e aosta
ho partecipato alla nascita di raitre regionale a partire dalla sua fondazione (15 dicembre 1979) come direttore dei programmi a aosta e poi dal 1980 a venezia, fino al 1987 quando la rete regionale fu abolita nei programmi e raitre divenne solo nazionale. allego alcuni articoli di questa entusiasmante esperienza:
compie quarant`anni raitre, nata regionale e cresciuta nazionale (nuova armonia – rivista di raisenior) n.5/2019
“federalismo_televisivo o programmi regionali?” (n.a. n.5/2010); http://www.antoniobruni.it/view.aspx?id=750
“i programmi_regionali di raitre sono già storia” (n.a. n.2/2018); http://www.antoniobruni.it/view.aspx?id=755
palazzo_labia il gioiello veneziano della rai”(n.a.n.3/2015); http://www.antoniobruni.it/view.aspx?id=208
“la televisione_locale: regionale o metropolitana” (innovazioni aprile 2006). http://www.antoniobruni.it/view.aspx?id=756
sogno di sulamit
coperta dal sole
la mandria è fuggita
svanita paura
la mano mi guida
al silenzio del bosco
cerco smarrita
il caldo degli occhi
immagine tua
sfuggente nel verde
dove l’attesa
si tinge di luce
ora abbagliante
ora filtrata dai rami
nel letto mi illudo
del fresco respiro
dalla finestra
attendo il tuo passo
col nuovo mattino
sarà la rugiada.
sulamit dal ciclo da_eva_a_maria le donne della bibbia
http://www.antoniobruni.it/view.aspx?id=219
scarica il pdf a sx con testo biblico e commento di nonis
paola de benedetti
la tivù dei ragazzi: dialogare con l`infanzia
la televisione indirizzata ai bambini ha inciso nell’immaginario di generazioni di telespettatori molto di più di quella generalista. chi non ricorda almeno un personaggio del piccolo schermo amato nella propria infanzia? la storia di questo genere ha avuto un’evoluzione, come tutto il linguaggio televisivo, ma con una stabilità maggiore rispetto agli altri filoni ed è stata uno dei punti di forza del servizio pubblico. ne parliamo con paola de benedetti, protagonista della televisione per minori. entrò in rai per concorso nel 1962 (con tantillo, siciliano, golino) nella direzione dei culturali di leone piccioni. il responsabile dei ragazzi era umberto pacilio, che veniva dalla radio.
la programmazione al tempo era verticale; ogni giorno un diverso appuntamento settimanale che si concludeva la domenica con il varietà la nonna del corsaro nero di vittorio merz. il monopolio radiotelevisivo aveva una missione pedagogica: informare divertendo e divertire informando, secondo l’indirizzo di ettore bernabei. nel piccolo schermo c’erano persone vere che parlavano con i ragazzi. era una tivù di parole che porgevano immagini dense ma rallentate. la produzione di cartoni era quasi inesistente in italia, rivolta solo alla pubblicità. la disney si indirizzava al cinema e all’editoria. il giappone era assente. si trasmettevano pochi cartoni, acquistati prevalentemente dai paesi dell’est europeo (cecoslovacchia, polonia, ungheria). i programmi erano rivolti ai ragazzi tra gli 8 e i 13 anni.
paola de benedetti si impegnò ad aumentare gli spazi, creando una fascia di mezz’ora per i piccoli che non erano ancora considerati pubblico, quelli in età prescolare. andò anche alla bbc per studiare le formule di produzione. uno dei suoi programmi più famosi e longevi fu giocagiò. tanti furono i personaggi noti e amati: topo gigio, manovrato con arte e grazia impareggiabili da maria perego, scaramacò di sandra mondaini, mago zurlì di cino tortorella, la pimpa cagnolina di altan, calimero il pulcino nero, traslocato da carosello ai programmi. produzioni più complesse e di respiro culturale come la gazza ladra (nomination all’oscar), pulcinella, il flauto magico e marco polo, disegnate da lele luzzatti con la regia e i testi di giulio gianini, ebbero successi di ascolto e repliche. paola de benedetti si dedicò molto anche allo zecchino d’oro, popolarissimo, intramontabile e sempre vivo nell’immaginario italiano e internazionale, al pari del festival di sanremo.
“chi seppe creare il genere della canzone per i bambini – afferma de benedetti – fu mariele ventre, che inventò il coro dello zecchino e il modo di proporre le canzoni, assieme al grande tortorella. lo zecchino d’oro è parte importante della cultura nazionale. il genere del concorso di canzoni resta ancora solido, anche se non esiste più il mercato discografico.”
negli anni 80 ci fu la grande svolta nella programmazione per minori. l’avvento delle televisioni commerciali impose una strada nuova, quasi obbligata, per impedire che la concorrenza divorasse l’ascolto. la tivù del dialogo con i bambini fu sostituita dalle immagini veloci che arrivavano a calamitare e a condizionare i giovanissimi. i cartoni giapponesi rompevano lo stile del cartone classico, che era più simile al racconto fiabesco, imponendo, con ritmo meno narrativo e più stereotipato nelle immagini e nei sonori, un diverso modo di fruire le storie. goldrake e capitan harlock erano i nuovi personaggi, non più persone né animali ma macchine umanoidi trasformabili, al passo con i nuovi tempi tecnologici. cominciò la produzione italiana, spesso con i francesi (sissi). i tedeschi realizzarono heidi insieme ai giapponesi. furono trasmessi anche i telefilm in serie: pippi calzelunghe, zorro, furia cavallo del west, happy days. le differenze di età tra bambini e ragazzi erano di fatto omogeneizzate.
“la grande distinzione tra il servizio pubblico e le reti commerciali- dice paola – è stata nel nostro codice di autodisciplina. noi facevamo molta attenzione a non trasmettere violenza e disgusto. ci avvalemmo di consulenti di grande esperienza come la sociologa marina d’amato. il linguaggio televisivo oggi è ovviamente molto diverso ma penso che sia ancora doveroso per il servizio pubblico realizzare una tivù per bambini (lo sta facendo ottimamente luca milano con la sua direzione) perché l’infanzia, riconosciuta come condizione dell’esistenza dalla pedagogia moderna, non può prescindere dall’avere programmi a lei dedicati, pena la caduta nel vecchio adultismo o, peggio, nello sfruttamento commerciale. credo che si possa e si debba fare oggi una televisione dialogante con i ragazzi, anche se sono ormai assuefatti al linguaggio veloce dei cartoni. servono persone vere che sappiano parlare come maestre d’asilo; i bambini si affezionano a loro, come avviene per il sempreverde l’albero azzurro. bisogna recuperare la narrazione diretta, fornire storie con contenuti strutturati, sviluppare non solo la parte emotiva ma anche quella consequenziale. come personaggi adatti all’età prescolare mi piacciono molto il pinguino pingù e la maialina pig.”
paola de benedetti è stata poi, negli anni 90, vicedirettore di raiuno con i direttori brando giordani, giovanni tantillo e agostino saccà, ma l’interesse centrale dei suoi quarant`anni in rai è stato rivolgersi ai bambini per informare divertendo e divertire informando.
rivista di rai senior nuova armonia diretta da umberto casella
rubrica per un certo verso di antonio bruni n.2 febbraio 2020
le due tivù per i piccoli
esplode il cartone moderno
sonori e lampi in frantumi
travolge e trascina attenzione
il bimbo intrattiene e lo ferma
distoglie da danni e capricci
gli occhi gli strega e il respiro
c’è anche un’altra tivù
che al piccolo parla diretta
lo guida per mano ai colori
la voce è umana e tranquilla
arriva allo sguardo e coinvolge
gli provoca interno contatto
ai volti lui si affeziona
il video diventa compagno
parola accarezza assicura.
signorine buonasera
lo schermo al tatto una seta
la voce suonava famiglia
carezza l’invito all’ascolto
il video mutava di sesso
in grazia muliebre avvolgeva
l’annuncio una cauta promessa
spostava il sonno più in là
la rai era madre e ancella
sussurro di annunciatrici
per i novanta anni di nicoletta orsomando
pubblicata sulla rivista nuova armonia di rai senior n.1/2019
sister radio – sorella radio
(poesie sulla radio)
sorella radio 1 | sister radio 1 |
il suono che usciva da armadio | the sound reached out from a wardrobe |
gli annunci la guerra la pace | announcements war peace |
lanciava segnali segreti | it broadcast secret signals |
portava gli stadi alle masse | took stadiums to spectators |
canzoni alla bocca di tutti | and songs to everyone`s mouths |
più intense le voci dei volti | voices more meaningful than faces |
conversa nei nostri silenzi | keeps talking in our silence |
i sensi sopiti riscalda | revives our dull senses |
accende colori all’udito | lights our ears with colours |
translation by rodolfo longo | |
sorella radio 2 | sorella radio 3 |
non viola il buio né il giorno | la forza della radio |
consente il cammino e il lavoro | |
conversa nei nostri silenzi | la radio è solo in orecchio |
la voce se calda e rotonda | illumina assenza di scena |
i sensi sopiti riscalda | delinea contorni e rilievi |
la musica piena e distesa | potente economica agile |
accende colori all’udito | si nutre di musica e lingua |
se strepita un tasto e svanisce | s‘insinua nei gesti e in lavoro |
è un suono compagno dal mondo. | resiste allo scontro dei media |
pubblicate sulla rivista di raisenior nuova armonia |
fuga dal carnevale da il filo di lana 1986
translation by rodolfo longo
fuga dal carnevale | escaping carnival |
maschera il volto sfuggendo a venezia | make up your face escape venice |
sciogli l’inganno sotteso ai palazzi | undo the deceit under its palaces |
tra gli abiti che affollano il ponte | among the many garments on the bridge |
infila il mantello dentro una calle | bear your mantle into that alley |
nel verde della fondamenta | while your illusions slip and float |
scivolano illusioni | mixing up with the green foundations |
ramificate fino alle briccole | clenching round the poles |
mentre marcisce la vita | life is decaying |
esplosa in carnevale | though exploded in carnival |
e stonano le trombe | trumpets playing out of tune |
inzuppate di carta | mere paper soaked-through |
senza rimpianti | no regret |
nel treno arricciato di folla | on the train crowded with people |
rilassa le spalle alla calca | turn your shoulder to the mob |
insieme alla pioggia | and to the rain |
intrisa ai coriandoli | that drenches confetti |
lascia un singhiozzo: | and drop your sobs |
trieste splende ad oriente | in the east trieste is shining |
stella d’amore | a love-star. |
guasto tecnico sulle immagini
per n guasto tecnico sul server, molte delle immagini e dei pdf allegati, precedenti gli ultimi mesi, non sono visibili. i testi sono rimasti intatti, quindi il sito è consultabile.
mi scuso con i lettori. spero di ripristinare presto le immagini.e i pdf.