la cupola e la tenda
sfarzosa abbagliante grandiosa
si erge città di palazzi
protervi complessi intriganti
giardini adornano gli attici
insegne e araldici stemmi
per ogni facciata un racconto
dai piani più alti si scruta
il medio centrale di uffici
distanti quartieri più spogli
è come se fosse protetta
da cupola in gas impalpabile
calotta di nitido vetro
cartello silente la domina
figuri diversi invischiati
cravatte canotte sottane
con tonache caschi e alamari
profumi belletti sudori
di sordidi luoghi di svago
li unisce in congrega segreta
tangente denaro liquame
non puzza si accumula in pozzi
corrotto corrompe e dilaga
affari immediati su urgenze
cantieri avviati e sospesi
arriva una misera coppia
ha appena eluso il confine
passando in spinoso sentiero
un asino e un ventre rigonfio
il trio è lacero e goffo
in cerca di un letto e accoglienza
lontano e ignoto ospedale
c’è un campo di profughi aperto
lo stato annuncia assistenza
ma dentro infernale abbandono
baracche tra fango e rifiuti
è libera solo una tenda
è morto il vecchio occupante
li accoglie il suo cane in attesa
giaciglio e la donna si stende
è notte lei già trascolora
la illumina fissa una stella
il bimbo che è nato risplende
accorrono i miseri intorno
intonano in lingue mischiate
speriamo in colui che è incarnato!
e l’urbe affannata sonnecchia
la fogna dei soldi la ubriaca
ignora l’evento che è storia.
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a dome a tent
sumptuous dazzling grand
does the city of palaces hover
baffling intriguing villainous
gardens adorning attics
signs and coats-of-arms
one façade one deal
tall storeys command
the offices down under
the bare distant districts
a city seemingly protected
by an impalpable gas dome
a neat glass bowl
a tacit consent rules
intermixed different cads
neck-ties vests and petticoats
frocks helmets and frogs
perfumes makeupand sweat
in dirty leisure places
enticed into a secret gang
by bribing money and sewer
heaped up in corrupted wells
odourless overflow corrupting
business urges and presses
yards with no work in progress
a poor couple shows up
down a thorny path
has just cheated the border
a donkey and a swollen womb
the three ragged and clumsy
looking for accommodation
a far-off unknown hospital
a refugee camp is open
the state promises help
a place abandoned and hellish
just muddy huts and rubbish
one tent is available
the old occupant is dead
his dog attending welcomes them
a straw bed the woman lies down
it is night-time she grows pale
a star lights up her face
the new-born baby is shining
miserable people draw round
foreign languages sing in hope
“ he who became incarnated!”
intoxicated by rotten money
the city fidgets and dozes
ignores such historical event.
translation by rodolfo longo
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