Posts by Daniele

colossea alla galleria 28 piazza pietra roma

la galleria 28 piazza di pietra (fine art gallery), diretta da francesca anfosso, ha ospitato la seconda  mostra di colossea dal 27 aprile al 5 maggio 2018. 

per tutte le notizie sulla scultura vai alla pagina  colossea 

guarda le foto a sx ; scarica la scheda colossea pdf a sx

novità di questa mostra è che colossea è stata abitata dai serpesci, (premi per pagina) ventisei figure lignee, né serpi né pesci, che sgusciano tra gli scaffali.  colossea, come teca del sapere,  può accogliere altre forme di conoscenza: una scultura-libreria vivibile. 

negli otto giorni di esposizione si sono alternati attrici e attori che hanno interpretato cinque racconti inediti tratti dalla raccolta sognando_i _serpesci. si tratta di personaggi  di solitaria follia, sostanzialmente innocui, ma prigionieri di una fissazione mentale.

gli artisti sono loredana martinez, federico pacifici, marta scelli,  carmela ricci, piermarco venditti,  roberta marcucci, emma marconcini, elvira giannini.

i testi sono  su http://www.antoniobruni.it/items.aspx?cat=serpesci

i video delle letture sono su youtube canale antonio bruni, i collegamenti diretti

2018/04/29/ galleria 28 piazza di pietra colossea carmela ricci https://youtu.be/ejov0gcse0e 31` pensiero
2018/04/29/ galleria 28 piazza di pietra serpesci carmela ricci https://youtu.be/nu5i6daeemc 35″ serpesci
2018/04/29/ galleria 28 piazza di pietra scrivere carmela ricci https://youtu.be/u04i8jjs16o 5`58 serpesci
2018/04/29/ galleria 28 piazza di pietra concerto di pentole carmela ricci https://youtu.be/ubrbtvftmu0 5`23″ serpesci
2018/04/29/ galleria 28 piazza di pietra colossea elvira giannini https://youtu.be/w0is46vj__u 42″ pensiero
2018/04/29/ galleria 28 piazza di pietra serpesci elvira giannini https://youtu.be/3hvn6idbcuw 50″ serpesci
2018/04/29/ galleria 28 piazza di pietra scrivere elvira giannini https://youtu.be/xxlblwws_iu 5`44″ serpesci
2018/04/29/ galleria 28 piazza di pietra colossea emma marconcini https://youtu.be/ihlljw5gcvk 30″ pensiero
2018/04/29/ galleria 28 piazza di pietra serpesci emma marconcini https://youtu.be/6pijayuele4 41″ serpesci
2018/04/29/ galleria 28 piazza di pietra camicie bianche federico pacifici https://youtu.be/stphk4qxjtm 6`40″ serpesci
2018/04/29/ galleria 28 piazza di pietra serpesci federico pacifici https://youtu.be/xhn87ytlkde 24″ serpesci
2018/04/29/ galleria 28 piazza di pietra colossea federico pacifici https://youtu.be/mqkpxk-ctam 33″ serpesci
2018/04/29/ galleria 28 piazza di pietra contare federico pacifici https://youtu.be/tec2_sog7ps 6`55″ serpesci
2018/04/29/ galleria 28 piazza di pietra serpesci loredana martinez https://youtu.be/ktqbkr1osj0 42″ serpesci
2018/04/29/ galleria 28 piazza di pietra camicie bianche loredana martinez https://youtu.be/5tg96ur1ohi 8`34″ serpesci
2018/04/28/ galleria 28 piazza di pietra scrivere marta scelli https://youtu.be/4x3mflik0oc 6`51 serpesci
2018/04/29/ galleria 28 piazza di pietra concerto di pentole marta scelli https://youtu.be/h8kw7yybbls 5`37″ serpesci
2018/04/29/ galleria 28 piazza di pietra colossea marta scelli https://youtu.be/ygluqjle7fk 40″ penisero
2018/04/29/ galleria 28 piazza di pietra letizia e raffaele marta scelli https://youtu.be/ykyfwcub4um 5`42 serpesci
2018/04/29/ galleria 28 piazza di pietra serpesci marta scelli https://youtu.be/_bjkkx9rkge 40″ serpesci
2018/04/29/ galleria 28 piazza di pietra camicie bianche piermarco venditti https://youtu.be/wikkv6knnqo 7`2″ serpesci
2018/04/29/ galleria 28 piazza di pietra contare piermarco venditti https://youtu.be/01-lkavcmfi 6`49 serpesci
2018/04/29/ galleria 28 piazza di pietra serpesci piermarco venditti https://youtu.be/i9ir-zzlm7c 40` serpesci
2018/04/29/ galleria 28 piazza di pietra colossea piermarco venditti https://youtu.be/ozyvrgmhb5m 31″ pensiero
2018/04/29/ galleria 28 piazza di pietra serpesci roberta marcucci https://youtu.be/bzaedjrs7mw 29″ serpesci
2018/04/29/ galleria 28 piazza di pietra colossea roberta marcucci https://youtu.be/bi6iazgaxjw 30″ pensiero
2018/04/29/ galleria 28 piazza di pietra concerto di pentole roberta marcucci https://youtu.be/jotpb6mlaqs 5`18″ serpesci

 

 

 

 

christmas poems the collection since 1991

 scarica a sx la raccolta pdf

lettere di natale

xxviii 2018 il barcone

xxvii 2017 l`asilo

xxvi 2016 la questione

xxv 2015il colonnato

xxiv 2014la cupola e la tenda
xxiii 2013cometa ha violato la guerra

xxii 2012il diluvio
xxi 2011il dono del presepe

xx 2010la discarica
xix 2009il paese del bianco natale
xviii 2008trittico degli angeli
xvii 2007un teologo
xvi 2006una bambina
xv 2005il muro
xiv 2004l`ostaggio
xiii 2003il concerto di piazza vittorio

xii 2002un volo notturno
xi2001tre donne
x 2000ll semaforo

ix 1999il disturbo della stella
viii 1998il re magio
vii 1997l’esodo
vi 1996gli angeli galanti
v 1995nel sonno dell’uomo
iv 1994l’annuncio
iii1993a reti unificate
ii 1992mogadiscio
i 1991tre magi

tempo di natale
non era un’insegna ma stella
il ventre nel barcone
l’asino
il bue
giuseppe
maria

scarica il pdf con l`intera cartella a sx sotto l` immagine

 

 download on the left (pdf) the collection

christmas letters

28th 2018 the boat

27th 2017 the kindergarten

26th 2016 the question

25th 2015the colonnade

24th 2014domes and tents
23rd 2013the comet violated war

22nd 2012the flood
21st2011the crib, a gift

20th 2010the dump
19th 2009the village of white christmas
18th 2008the angel’s triptych
17th 2007a theologian
16th 2006a little girl
15th 2005the wall
14th 2004the hostage
13th2003the concert

12th 2002a night flight
11th 2001three women
10th 2000traffic lights

ix 1999a star’s disturbance
8th 1998the magus king
7th 1997exodus
6th 1996the corteous angels
5th 1995while man sleeps
4th 1994the announcement
3th1993broadcast on all channels
2nd 1992mogadishu
1st 1991three magi

christmas time
it was a comet not a signboard
the abdomen in the boat
the ass
the ox
joseph
maria

 

 

 

 

 

el267_pubblicati_pensieri_e_meditazioni

elettrolettera 267 del 24 luglio: pubblicati i pensieri e le meditazioni di autore

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elettrolettera
una poesia e inviti culturali

24 luglio 2019 n°267 anno xv

 

elaborata da wedot.net

pubblicati i pensieri di autori nell`abbraccio di colonnata

ventitré autori (scrittori, artisti, storici dell`arte, architetti, poeti, politici), hanno espresso un pensiero per roma meditando nell`abbraccio di colonnata:
sabrina alfonsi, ansoino andreassi, carla barozzi, leopoldo bon, nicola bruni, paolo bruni, emanuela capozzi, valentina grippo, giuseppe elio ligotti, leandro lucchetti, valeria malerba, anna manna, giuseppe marchetti tricamo, ivana monti, roberto morassut, corrado morgia, irma immacolata palazzo, marina pizzi, sandro ranellucci, franco roselli, vitaliano tiberia, rosanna vaudetti, angelo zito.

i pensieri sono pubblicati sul sito:http://www.antoniobruni.it/view.aspx?id=735

`

quattrocento persone sono state protagoniste di una breve meditazionee hanno fatto una pausa di silenzio nell`abbraccio dicolonnata.molti hanno lasciato un messaggio sul libro dei visitatori; qualcuno si è anche commosso. la manifestazione, nella galleria alberto sordi dal 17 al 24 maggio 2019, ha avuto per tema:meditazione urbana.
il diario dei visitatori è sul sito:

http://www.antoniobruni.it/view.aspx?id=734

colonnatas`ispira al colonnato di bernini, simbolo dell`abbraccio universale della chiesa all`umanità. la scultura si presenta anch`essa come un abbraccio, un invito alla riflessione nel calore avvolgente del legno. l`istallazione è aperta ai libri e alla pluralità del sapere, esprime una valenza mistica senza presentare segni confessionali. c`è solo una piccola cupola, simbolo di rapporto tra terra e cielo, accettato e valorizzato da molte civiltà e religioni.
http://www.antoniobruni.it/items.aspx?cat=colonnata

l`abbraccio di colonnata

allarga lo sguardo in promessa
sicura nel suo orizzonte
fondata su storia profonda
è casa di scienza e d`idee

raccoglie pareri distanti
attende che il tempo avvicini
frementi discordie ideali
rivali poteri e contrasti
li fa scolorire in progresso

conserva nei libri l`essenza
tramanda sofferte ricerche
registra l`umano cammino

è ampio il suo abbraccio che avvolge
non placa il fuoco interiore
ma invita alla meditazione
ispira all`anima il volo.
antoniobruni

 

 

colonnata,culminante in una struttura cupolare, dal valore di sintesi spaziale, architettonica, etica, fa balenare una dimensione meditativa sull`essere all`interno della città. un nuovo abbraccio senza tempo si distende sereno in roma.
vitaliano tiberia

questa installazione rammenta la fatica del nostro divenire che s`incastra pezzo dopo pezzo, segmento dopo segmento. il percorso è forse uno sguardo onirico verso quella città ideale voluta fortemente ma mai compiuta.
marina pizzi

… l`opera ti fa vedere oltre, sia pensando di essere all`interno della struttura, sia pensando di stare all`esterno. nel secondo caso ti fa vedere oltre e quindi all`interno e ulteriormente oltre (di nuovo fuori).
leopoldo bon

…conviene che stia qui, buona a godermi almeno la vista della cupola che sublima il vuoto e sfida il cielo…
irma immacolata palazzo

il legno che antonio ha utilizzato costituisce la materia idonea per eccellenza a ricreare atmosfere che inducono alla meditazione sui temi fondamentali dell`esistenza e della storia.
ansoino andreassi

 

 

“il calore del legno, elaborato con la grazia dell`ispirazione per invitare
a una riflessione profonda.”
rosanna vaudetti
madrina e presentatrice dell`inaugurazione

 

le mie emozioni rumorose si placano planando divertite. seguo le mie fantasie che attraversano la cupola per salire verso l`alto, lascio che mi avvolga il suono rigenerante del silenzio.
franco roselli

 

 

l`ho subito vista come un`astronave che fluttua nel silenzio del buio siderale:
nella cupola risplende la luce di dio, negli scaffali stanno le nazioni che popolano la terra, con il patrimonio delle origini, degli avi, della cultura e tradizioni, insomma la storia.

leandro lucchetti

sono stanca di pensare, ricerco un po` di pace, cammino tra la gente della mia città, ed è qui che mi ritrovo, davanti a colonnata, che non chiede ma solo invita a lasciare un semplice pensiero…
emanuela capozzi

elogio della cultura e dell`ascolto…
corrado morgia

 

io mi tuffo nell`immaginario della romanità e del romanismo e vado in cerca di un abbraccio, come quelli che roma rilasciava una volta. lo trovo qui, accogliente e rassicurante, davanti a “colonnata”, contemporaneamente simbolo di laicità e di spiritualità.
giuseppe marchetti tricamo

 

finestre aperte a sensazioni aeree, i pensieri entrano ed escono, come il vento tra i rami di ciliegio che ora,
levigati ed assemblati, si ergono sapienti ed allineati…
valeria malerba

il procedimento di bruni coincide con uno “straniamento ” che passa per lo spiazzamento dello spettatore,per la modifica della durata dei tempi di percezione, per l` enigma della modalità percettiva, per l`accrescimento del livello d`impronta semantica. sandro ranellucci

vedo l`abbraccio inclusivo che la chiesa di roma, attraverso il colonnato della basilica di san pietro, offre a tutti i membri della famiglia umana, dell`urbe e dell`orbe, di ogni etnia, cultura e fede religiosa, riconoscendo in ciascuno di essi

la dignità di figlio di dio.
nicola bruni

 

i pensieri per roma sono stati interpretati da loredana martinez, ornella cerro, antonio marziantonio, carmela ricci, marta scelli

nella galleria alberto sordi, per l`esposizione di colonnata e il secondo festival d`idee pensieroxroma maggio 2019.

…e spingi il legno della conoscenza oltre le colonne del pregiudizio, che l`unica esigenza è l`accoglienza…
paolo bruni

…di questo armonioso raccontare la maestosa attesa del silenzio nei boschi del legno ruvido di tempeste e fatiche…
anna manna

…le colonne ballerine: vedi solo `na fila si te metti ar centro, ma si te sposti un po` sorteno l`artre, fai un passo a sinistra e vanno a manca e si te giri a destra vanno a dritta…
angelo zito
colonnata per me ha avuto un effetto calamita: sono entrata dentro e mi sono sentita a mio agio, come in un abbraccio, una meditazione dentro quella struttura armonica, simbolica, affascinante.
carla barozzi

colonnata è la seconda della serie dedicata a roma. la prima scultura colossea (http://www.antoniobruni.it/view.aspx?id=685)

era stata esposta nella galleria sordi per l`edizione del festival 2017, poi nella galleria 28 piazza di pietra (2018) e nella casa dell`architettura (2019). seguiranno scalinata e panthean.

la mostra di colonnata è stata curata da
roberto dottorini, scultore e docente,

e da giovanna tarasco, architetto,
allestita con gli studenti del
liceo artistico via di ripetta.

“un pensiero per roma è un festival d`idee che propone l`abbellimento urbano, la valorizzazione degli artisti e degli spazi per la cultura e raccoglie proposte, pensieri, atti spirituali e artistici in omaggio a roma.”http://www.pensieroxroma.it fb pensieroxroma

per segnalare gli eventi inviare un comunicato in word (non pdf) e una foto

info@antoniobruni.it

partita in tv:qualità contro spazzatura

partita in tv:qualità contro spazzatura

innovazioni rivista di cultura politica edita da polis  n.5 2005

scorrendo i canali televisivi si viene avvolti da un grande vuoto pneumatico, ma si tratta un vuoto che non è vuoto, anzi è colmo di spazzatura ben incartata, quasi a formare un muro di contenimento impenetrabile. e’ difficile trovare qualcosa che accenda interesse o passione, che turbi o che ispiri o almeno che informi, e, nemmeno nel divertimento, una risata che lasci una traccia.

 

volando all’estero, ad una prima occhiata, la scena si ripete, lo stesso paesaggio senza connotati, senza identità nazionale; le lingue sono diverse, ma i dialoghi sono noti, si sa già cosa dicono. le facce, da un canale all’altro, hanno identiche espressioni, abiti uniformi, gesti ripetuti, modalità prestampate.

 

la televisione è madre o figlia o ancella della globalizzazione? un destino inesorabile sembra avvolgerci: non più lo spettro della nostra infanzia, il comunismo caserma, uguaglianza di misere paghe ed obbedienza ideologica, ma un’altra prospettiva, allettante e perversa, la produzione galoppante, che aumenta a dismisura, comportando uguaglianza di bassi consumi, sottomissione pubblicitaria e inquinamento totale.

 

la televisione è il messaggero di questa nuova marcia che, sepolte le barbute ideologie novecentesche, ci inebria di deodoranti che impediscono di avvertire l’odore pungente del sudore, ci fa dimenticare la nostra natura madida di umani. accoglie, conforta e sviluppa l’inerzia di alcune nostre sacche interiori, le rende omogenee volando di casa in casa.

 

così è in tutto il mondo, dicono i programmisti delle reti televisive, e noi come potremmo essere diversi?  allargano le braccia, rassegnati: il grande pubblico non vuole la qualità, quindi bisogna adeguarsi ai tempi, sopravvivere e non annegare, accettare come idee anche le assenze di idee, purché richiamino ascolto e accontentino gli inserzionisti.  si cerca pertanto di copiare i formati più popolari, validi per le genti di ogni continente. sono le agenzie internazionali che informano e guidano le politiche dei canali. i programmisti vanno a colpo sicuro; che bisogno hanno di pensare, elaborare, inventare, cercare, quando la spazzatura importata funziona a meraviglia?

su tutto trionfa la novità che s’impone globalmente, il connubio virtuale tra realtà e spettacolo che ha fatto nascere l’ibrido ermafrodito, il mostro spiato dalle folle, il “reality show”.

 

chi conosce la produzione mondiale sa invece che essa è enorme e varia e non è fatta solo di prodotti di basso contenuto. esiste la qualità, in tutti i generi televisivi; sono prodotti altamente spettacolari che girano nei festival, che vanno in tivù e che addirittura riempiono le sale cinematografiche a pagamento. perché non abbiamo il coraggio di trasmettere questa qualità?

 si pensi alle inchieste sull’america di michael moore e sulle “corporation” di achbar-abbat, e al recente documentario sui pinguini nell’antartide. si afferma che il documentario non richiami pubblico: e super quark di angela e report della gabanelli? 

gli italiano non capiscono il linguaggio degli altri? l’umorismo gestuale del trio femminile inglese “smack the pony” è arrivato dappertutto, tranne che da noi.

le opere liriche, se riprese in teatro soffrono purtroppo di una staticità noiosa, ma, se girate come cinema o scompaginate in diretta (come tosca e traviata realizzate da andermann) hanno travolto milioni di spettatori in italia e in tutto il mondo. i programmi della canadese rhombus hanno trasformato persino le “performing arts” in fenomeno di massa.  la poesia, che raramente fa capolino e viene ricacciata, ma che potrebbe essere sparsa dappertutto come una goccia di profumo, con la lettura del paradiso fatta da benigni (un monologo!) ha regnato in prima serata.

se poi andiamo nel campo dei film-tv e delle mini serie, il campo è ricchissimo di produzioni sconvolgenti, anche legate all’attualità, che hanno vinto premi: basti citare i lavori del britannico peter kosminski con “warriors” sulla depressione dei reduci dalla bosnia (e gli altri su blair, il ruanda…) e il grande affresco visivo della svedese agneta fagerström; con la serie “hamarkullen” ha ritratto con ricchezza visiva mozzafiato la nuova realtà multi-etnica in scandinavia data dall’immigrazione. devo affermare che in questo campo anche l’italia ha il suo posto di rilievo: “la meglio gioventù” di giordana, “la fuga degli innocenti” di pompucci, “il commissario montalbano” di sironi, “marcinelle” dei frazzi, “la guerra è finita” di gasparini sono stati premiati, acquistati e visti come opere di qualità. 

 

sono eccezioni, si obbietta; ma i cataloghi delle rassegne internazionali sono strapieni di programmi eccezionali che potrebbero essere adattati all’italia e il servizio pubblico deve essere tutti i giorni un’eccezione di qualità. per fare incasso con contenuti volgari bastano le reti commerciali.

esaminiamo altri elementi di questa partita qualità-spazzatura.  

chi ha pagato un abbonamento vuole un servizio, essere informato dei fatti, ma quando ascolta un notiziario, prima deve subire delitti senza castighi, pettegolezzi sui divi, barzellette dei politici, e poi… poi il tempo è tiranno e non c’è spazio per altre informazioni. sul tavolo di un direttore del tg ci sono centinaia di notizie e immagini (quante ne escono su un giornale stampato) e ne può scegliere quindici, venti al massimo. su cosa punta? litigio coniugale di un cantante (1’30”), concorso sul miglior culetto femminile per la pubblicità (1’45”) indiscrezioni sulla casa regnante (1’20”), marito ammazza la moglie che lo vuol lasciare (50”). 

 

chi infarcisce i programmi, di questa cronaca, crede di fare un servizio a chi comanda, evitando gli scogli di problemi seri e blandendo i telespettatori. il risultato non è l’evasione: la cronaca nera dipinge il paese di anormalità e rende le persone inquiete e ansiose nel profondo (perché i fattacci restano nel sogno con un senso di paura) senza dare alcuna risposta positiva alle loro attese. l’esecrazione non moralizza, ma accresce il sospetto, e può provocare in alcuni insani l’emulazione al delitto, perché i particolari delle vicende sono raccontati crudamente, senza la mediazione artistica della letteratura. in questo modo le storie sia accadute, sia false (come quelle inventate dai redattori e interpretate dai figuranti nei salotti confessione, becere nei contenuti, nella forma e nella dizione) immiseriscono le persone al livello del marciapiede, di certo non arricchiscono l’animo di chi ascolta. ben altra cosa sono i veri racconti di vita, anche tragici e scabrosi ma dignitosi, proposti da giovanni anversa su raitre.

 

 la cronaca deteriore contribuisce a frustrare le persone migliori: chi vuol emergere ed affermare preparazione, inventiva, serietà, vuol essere al corrente di opportunità ed incentivi e vorrebbe riconosciuta l’utilità sociale; nota invece che per andare in tivù bisogna essere furbi e imbroglioni, come quelli del quartierino, o mostri, come quelli della cronaca nera. vince la notorietà, non importa a quale titolo.  

 

 qui si arriva alla presunta centralità del divismo. se la tivù appare di volti noti, essa non è costruita dai volti noti. chi è presente in video, si prende la fama e il merito di una popolarità che è invero procurata da una macchina complessa; il successo del suo volto può essere il risultato delle sue capacità, ma solo se queste sono ben sfruttate e sostenute da un apparato che riesca a farne una figura mediatica. la bravura del presentatore da sola non basta.

 

la riuscita di un programma, e quindi della figura che lo rappresenta, è data dall’idea, da un’opportuna collocazione in onda, dalla squadra che lo realizza, dallo sforzo produttivo, dalla capacità direzionale di elaborare e correggere il messaggio, dalla campagna promozionale di sostegno. questo insieme di elementi non s’improvvisa, ma va composto traendolo da un mondo produttivo articolato, rodato, con una tradizione. 

 

la rai ha la capacità di inventare i personaggi, prova ne è che, da quando esiste la competizione, tutti i divi che hanno traslocato alla concorrenza hanno prodotto risultati inferiori (con qualche fiasco) rispetto a quelli ottenuti con “mamma rai”, perché altrove non hanno avuto lo stesso supporto professionale. questo è accaduto anche a grandi personaggi che hanno fatto la storia della tivù.  le baruffe sui nomi dei conduttori, in cui intervengono addirittura alcuni ministri, sono fuori bersaglio. si pensa che sia il personaggio a determinare il programma, mentre è vero il contrario, vedasi la successione bonolis-pupo.

perché allora non utilizzare queste capacità per costruire programmi con contenuti validi, invece di supportare l’alienazione di massa? bisogna avere il coraggio di scegliere le idee. gli esempi, che ho citato prima, dimostrano che lo sforzo potrebbe dare risultati positivi.

chi vincerà la partita? oggi la spazzatura trionfa, ma, come tutte le cose umane quando arrivano alla saturazione, già se ne intuisce il declino. se si vuol salvare il servizio pubblico, se ci si crede ancora, non c’è altra strada che quella della qualità.  

 

la moglie di potifarre, dal ciclo da eva_a_maria le donne della bibbia

la moglie di potifarre

 

dorato lo scialle

spalanca  brama

d’un salto di luce

alle braccia protese:

è ricca la casa

di seta i tappeti

invitano intime ore

segreti ritrovi

che solo la pelle saprà

calore purpureo voglio

dagli occhi che incerti

nascondi con mani

ora tremanti ma dopo

serrate alle mie

incendio nel bosco

grido d’insieme

e la barba schiava

carezza ai miei fianchi.

 

la moglie di potifarre, dal ciclo  da eva_a_maria le donne della bibbia 

http://www.antoniobruni.it/view.aspx?id=219

scarica il pdf a sx con testo biblico , quadro, poesia e commento di nonis

elettrolettera 271 salomè 20191130

 

elettrolettera 271 salomè 20191130 

 

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elettrolettera
una poesia e inviti culturali

30 novembre 2019 n°271 anno xv

http://www.antoniobruni.it

elaborata da wedot.net

ernani costantini – salome`- olio su tela 200×400

dal ciclo da eva a maria-

le donne della bibbia
dodici figure

tele di ernani-poesie di antonio

mostra itinerante 1987

http://www.antoniobruni.it/view.aspx?id=785

http://www.costantini.org/it/bio/index.shtml

 

salomè
dalla penombra l`incenso spira
volute curiose di avvolgere il fumo
ai respiri caldi di arrosto
di spezie di vino

teste pesanti tocchi di tempie
il tamburo palpita i veli
gli occhi riaccesi

flauta la gola al ritmo d`oriente
ammicca la spalla ornata a ricami
muove dall`arpa una freccia alle anche
di slancio le gambe il passo del cervo
descrive una curva fuga tra i fiori
splende una torcia in fondo alla sala
riflessa ai capelli lambenti il tappeto
s`inarca il corpo intona nell`aria
il canto del ventre
luce di miele sotto le pieghe
sguardi strisciare alle curve di cigno
spegni nel vino il fuoco che sale
dammi la vita in cambio del velo.

`

teatro de` ginnasi via delle botteghe oscure roma
domenica 1 dicembre ore 18,30
compagnia stabile dei giovani presenta
barbara gallo
principesse senza corona
voce mimmo mignemi
[email protected]

galleria 28 piazza di pietra roma
fino al 31 gennaio
mostra
mario fani luminescenze
ingresso libero
https://www.28piazzadipietra.com/it/

la nuvola roma eur sala antares
più libri più liberi
giovedì 5 dicembre ore 17,30
rossella panarese presenta il libro di
giuseppe manfridi le voci di farm hall
la vera storia dei fisici di hitler
(scienza express ed.)

istituto luigi sturzo via delle coppelle 35 roma
4 dicembre ore 14 – 5 dicembre ore 9,30
seminario
da versailles (1919) a berlino (1989)
la strada d`europa nel secolo breve
ingresso su iscrizionehttps://www.sturzo.it/it/

antica stamperia rubattino via rubattino 1 roma
giovedì 5 dicembre ore 20,30
il caffè presenta
dentro le canzoni – di laura ceccarelli
in collaborazione con
alex bottalico, roberto mangiarotti, pino saulo

teatro in trastevere via jacopa de settesoli 3 roma
domenica 8 dicembre ore 21
shakespeare in wine –il gioco degli equivoci
regia di annabella calabrese

l`ambasciata di svezia a roma invita
festa di santa lucia
coro dei liceali di stoccolma
lunedì 9 dicembre ore 17

basilica di san pietro
martedì 10 dicembre ore 19
piazza di pietra all`aperto roma
ingresso libero
https://www.swedenabroad.se/rome

ministero delle politiche agricole – sala cavour – via xx settembre 20 roma
giovedì 12 dicembre 2019 ore 15
movimento azzurro presenta
premio per l`ambiente `gianfranco merli` 2019
interventi di domenico pompili, carlo petrini, stefano mancuso, franco iseppi rocco chiriaco ,
alessandra stefani, margherita ferrante
coordina dante fasciolo
ingresso libero
http://www.movimentoazzurro.org/

la feltrinelli red via tomacelli 26 roma
giovedì 12 dicembre ore 18,30
stefano coletta, maruetta capuano e stefano petrocchi
presentano il libro di francesca pansa
nessuna notte è infinita (rizzoli)
gratuito

teatro quirino vittorio gassman roma
domenica 15 dicembre ore 18
astra roma ballet di diana ferrara presenta
la gazza ladra
musica gioacchino rossini
coreografia paolo arcangeli videografie mario schiavoni
https://www.diana-ferrara.com/diana.html

galleria la pigna palazzo marescotti

via della pigna13 roma
martedì 4 dicembre ore 18
premiazione del concorso
disegnare il futuro
come le nuove tecnologie tracciano il mondo della cultura
introducono mauro miccio e pierluigi piselli
ingresso libero

biblioteca del senato piazza della minerva 36
cespi e associazione iscritti a parlare
giovedì 5 dicembre ore 9
convegno
la scuola dell`inclusione non ha confini
istruzione per adulti e scuola in carcere
esperienze italiane ed europee a confronto

ingresso per registrazione
[email protected]

galleria la pigna palazzo marescotti
via della pigna 13 roma
dal 19 dicembre ore 18 al 6 gennaio
collettiva artistica
gesù nel migrante
https://laura11874.wixsite.com/gallerialapigna/

caffeina christmas village via garibaldi 25 sutri
fino al 6 dicembre h.14-20 do 10-21
mostra di giovanni trimani
ego hic et nunc
http://www.giovannitrimani.it/

per segnalare gli eventi inviare un comunicato in word (non pdf) e una foto

info@antoniobruni.it

i serpesci nei media -rassegna stampa

i serpesci nei media – rassegna stampa

articoli del quotidiano il tempo – agenzia adnkronos – settimanali oggiroma e romatoday

vedi le immagini nella galleria in fondo alla pagina

nel pdf a sx l`articolo di il tempo

una recensione di dante fasciolo sulla rivista web http://www.papale-papale.it/   ho_visto_i_serpesci_a_teatro

 

si esce dalle secche di un giorno qualunque
e si cerca un riscontro a quell’incertezza che ci accompagna
e che ci fa simili a simili uomini sperduti tra sogno e pensiero…
poche scale ed eccoci tuffati nel mezzo del nuovo teatro romano dei ginnasi:
comode poltrone, ampia la bocca del palco, profondo nel buio.

si muovono cauti, guardinghi, introversi
i personaggi specchio delle nostre inquietudini
e misurano azione e reazione ad ogni movenza azzardata
passando al setaccio gesto e pensiero, ragione e passione…
ma si, vai!  fai il pesce in barile…

e sono questi i momenti che consumano inumani talenti:
fare i pesci in barile…ignorare le carte e la posta,
indifferenza strisciante, personalità nella buca della rinuncia.
cambia la fisionomia e deforma l’essenza del corpo
quel volere tacere, quel tacere il volere.

nel buio muovono scomposte informi presenze
lontane dalle usuali sembianze all’angolo della nostra vita;
e sono presenze inquietanti, stridenti, ispide e viscide,
ibridi figli di quei nostri incontrollati sogni
ora restituiti impietosi dallo specchio del tempo incompiuto.

l’orologio di questo tempo ha bloccato il suo tocco,
il respiro è sospeso alla ricerca di un punto d’appoggio,
l’immagine vive contorni indecisi e contraddittori,
nuotano spazi di ansia e soffi di quiete entità zoomorfe:
“serpesci”, nuova voce nel vocabolario della provvisorietà.

sul palco s’agita la storia breve dell’uomo di ogni giorno,
a lungo indicato privo di qualità, impegnato a strizzare
camice bianche, fragili protezioni di giovani corpi femminili,
o casalinghe inquiete e irrisolte immerse in creazioni
di stridenti composizioni di rumore, e ancora
abili e sfacciati ed efficientissimi uomini di pubbliche relazioni,
capaci di raggomitolare intricate matasse,
per contro l’ossessione di un contabile di somme improbabili:
ecco tipologie di serpesci, né serpi né pesci,
sicuramente ascrivibili all’ampia setta  dei ser-pesci in barile.

luci mirate e volti in cornice, una scenografia essenziale,
il palco del teatro si fa palcoscenico di vita corrente,
 e non c’è chi non senta la sua esistenza, il corpo stesso,
come il barile che tiene al buio e sottopressa
quel serpesce così somigliante alla nostra anima.

   dante fasciolo

 

 

 

 

storie di persone in diretta tv a unomattina

storie di persone in diretta tv a unomattina

 

 

un volto una storia

queste poesie sono state composte quotidianamente nel programma unomattina(raiuno) alle ore 7,45 tra novembre 2003 e febbraio 2004. fu il mio esordio come poeta in diretta televisiva. i telespettatori chiedevano aiuto alla redazione per trovare qualcosa di particolare, fuori dell’ordinario, che stava loro a cuore; a me il compito di commentare in versi la richiesta.

un volto una storia è stato anche il titolo (da me proposto) di un programma del primo canale della rai del 1968, diretto da gian paolo cresci, la mia seconda esperienza televisiva dopo l’esordio in cordialmente nel 1967.

 

quel bacio ripreso in tv

 

non era freddo quel giorno

il parco di san valentino

donava profumi d’inverno

in piedi quel bacio nel viale

un cane stringeva di salti

studenti impacciati ma ardenti

ripresi da un occhio nascosto

l’abbraccio d’amore ora è figlia

la storia su tele è la nostra

 

novembre 2003
da fidanzati erano stati ripresi casualmente da una telecamera e trasmessi in tivù mentre si baciavano al parco del valentino. oggi, genitori di una bambina, chiedono di rivedere quella scena.

 

 

ho perso i miei sogni


mi sveglio ed è come ieri

spariti la notte e il dormire

e insieme gli inconsci pensieri

stranezze paure piaceri

uniti a fantastici azzardi

non sogno più? o non lo ricordo?

io voglio tornare in me stessa

sentirmi più libera e nuda

tracciare invenzioni notturne

 

novembre 2003

una signora lamenta di dormire poco e di non sognare più

 

le custodi della baionetta

 

son già sessant’anni passati

rivedo me stesso ragazzo

dimesse uniforme e caserma

in cerca di strada riparo in

due volti sorelle una casa

e là lascio la mia baionetta

son vivi quegli angeli? il loro

coraggio di accogliermi in pace

scintilla in quel ferro lontano

 

 

michele vorrebbe ritrovare due sorelle che lo rifocillarono in fuga dopo l’8 settembre 1943. lasciò loro la sua baionetta con la promessa di tenerla sempre lucida.

 

la mia misura è rara

 

tra tutte detengo il primato

ho il piede più piccolo e tenero

che agile salta ed oscilla

esegue i più esotici balli

con ritmi svelti e incrociati

chi è che mi trova scarpine

inutili ad ogni altra donna

di raso camoscio o cristallo

che in grazia assecondino i passi?

 

febbraio 2004 carmen ha la misura 33 di piede e non trova scarpe da donna eleganti e con il tacco perché le piace andare a ballare

 

la mia misura è rara

 

tra tutte detengo il primato

ho il piede più piccolo e tenero

che agile salta ed oscilla

esegue i più esotici balli

con ritmi svelti e incrociati

 

chi è che mi trova scarpine

inutili ad ogni altra donna

di raso camoscio o cristallo

che in grazia assecondino i passi?

 

febbraio 2004 carmen ha la misura 33 di piede e non trova scarpe da donna eleganti e con il tacco perché le piace andare a ballare

 

cacciati dall’istria

 

l’adriatico ha perso colore

si è stinto il suo abbraccio stanotte

son esule e non ho fantasia

del porto di arrivo e di inizio

canzoni le piazze e le tombe

il dolce dialetto proibito

ricordi attrappiti sui panni

ferita è la porta di casa

la terra lasciata al mio mare

 

febbraio 2004 pierluigi vuol riveder il filmato dello sbarco della sua famiglia cacciata dall’istria nel 47

 

il mio amico enzo

 

più alto il cancello del muro

talvolta un rumore da fuori

infanzia isolata tra adulti

la vasca coi pesci era muta

non c’erano radio e tivù

ma solo il mio amico un bambino

giocare con niente un incanto

il sogno era uscire in città

da liberi il mondo guardare

 

orfano dopo la guerra, claudio viveva tra un collegio e la casa con giardino di uno zio prete a roma. aveva un solo amico, un bambino vicino di casa

 

le ali a rotelle

 

attaccano note in cervello

la pista mi invita e mi sfida

inarco le braccia di cigno

mi frusciano ali su spalle

il salto è uno sprizzo di gioia

si allunga la gamba nel tuffo

in curve trapezi e sgambetti

disegno figure emozioni

ho piedi farfalle su ruote

 

 

febbraio 2004 giorgia ,11 anni, pattina a rotelle da quando ne aveva quattro.

chiede una pista al chiuso per potersi allenare a terni dove abita.

 

la bambola simona

 

aveva le ciglia truccate

la minigonna arancione

in testa il bagliore dell’oro

diversa dalla mia infanzia

costretta dai tempi severi

proibiti persino i fumetti

vorrei ritrovare quel gioco

segreto di crescere donna

tra seta bellezza e stupore

 

gennaio 2004laura, quarantasette anni, riceveva in regalo solo libri, vuol ritrovare la sua unica bambola donatale da uno zio

 

 

il garibaldino

lo immagino ardito e pensoso

ritratto col volto in profilo

indossa una larga camicia

non vedo il colore ma è rossa

è giovane eppure è bisnonno

il mio di lui cerco notizie

le imprese uno scritto o un’idea

io spero di avere i suoi occhi

far vivere il suo entusiasmo

 

una signora cerca documenti del bisnonno garibaldino impegnato nella repubblica romana

 

il marito della vicina

 

averlo un marito così

che corre a fare la spesa

rincasa e ripara le cose

ma se lui si sbaglia è scenata

subisce la bacia e riprova

se brontola aumenta l’amore

si vanta di lei con gli amici

le porta il giornale ed i fiori

fa invidia a vicina che è sola

 

gennaio 2004. una signora si lamenta perché il marito, incaricato di fare la spesa, sbaglia gli acquisti

 

è scappato il terno

si attende la mano bendata

per trarre la bussola a sorte

ma il bimbo si è perso nel parco

in cerca di giochi e compagni

 

ritarda estrazione in tivù

in tanti sospirano i numeri

 

punito il monello costretto

smarrita la foto intervista

che terno giochiamo noi al lotto?

 

dicembre 2003. carlo, scelto tra gli orfani dei martinit per estrarre il lotto in tv, si distrasse, ritardò e fu punito.

 

la trincea e l’ascensore

 

allora si andava all’assalto

balzando su dossi e su rovi

la guerra fu tempo crudele

chi vive ne è ancora straziato

le gambe malferme è l’età

le scale mi bloccano in casa

desidero uscire nel sole

parlare ai ragazzi di pace

narrare il mio secolo in dono

 

ventitré dicembre 2003 carlo orelli nato il 22 dicembre 1894, ricevuto dal presidente ciampi in quanto combattente nella prima guerra mondiale, era bloccato in casa per la mancanza di un ascensore nel suo condominio

 

cerco quella bambina

 

di lei ho un ricordo confuso

tra polvere e fumo di bombe

ignoro quel nome di bimba

che è donna matura e a me sacra

ci penso e la cerco tra volti

sobbalzo mi inganno e deluso

non perdo speranza non è

una persona che cerco ma il fatto

che impresse a mia vita speranza

 

dicembre 2003 calogero salvò una bambina dalle macerie di un bombardamento in sicilia nel ‘43

 

il mio vecchio giocattolo

 

è lui il preferito compagno

nei giochi gli affido i segreti

l’osservo lo muovo e risponde

di legno di latta o di gomma

è privo di astuti circuiti

di immagini video animate

sollecita la mia fantasia

è come lo voglio il suo mondo

perciò lo conservo son io

 

volare con le frecce

 

scagliatemi in alto con voi

sfidando le nuvole e i tuoni

vi ammiro piloti del suono

le frecce dal fumo a bandiera

campioni italiani del cielo

il volo mio è sempre sognare

un’aquila bruna divento

se allargo le braccia e vi seguo

 

dicembre 2003

carmela chiede di fare un volo con le frecce tricolore

 

 

la foto spezzata

 

metà della foto aggrinzita

rievoca i volti tagliati

quei tratti confusi coi nomi

ma caldi di frasi e risate

la corsa continua su sabbia

ma sacro il posare allo scatto

pellicole rare e costose

chi manca nel gruppo su spiaggia?

ricordo ma intero io cerco

 

dicembre 2003 una signora vuol ritrovare l’altra metà di una foto scattata su una spiaggia nei cinquanta

 

amicizia di lungo corso

 

sfilava davanti a san marco

la nave bellezza italiana

orgoglio di noi marinai

un ponte tra terre diverse

il mondo schiudeva a ragazzi

a bordo ogni cosa in comune

la bibita cicca e il fumetto

 

scommessa trovarsi in futuro

promessa di marinaio?

 

dicembre 2003. marcello vuol ritrovare due amici del servizio militare in marina di 45 anni fa

 

la stazione della speranza

 

speranza era solo un foglietto

tracciato con un mozzicone

lanciato da un treno piombato

speranza una nuda stazione

discesa di reduci in ossa

da ignote gelate prigioni

speranza un cercare con foto

ingiallite persone smarrite

speranza quel luogo in campagna

 

novembre 2003.

nel 1945, nella stazione di pescantina venivano smistati i reduci dalla prigionia; c’era un folla di parenti con fotografie alla ricerca di notizie dei loro cari. si propone di creare un museo della speranza

 

mario e paperone

io mario non gioco da solo

fedele è lo zio paperone

divido il mangiare ed il sonno

è morbido ed ha forti colori

sorride e cancella paure

mi specchia ogni cosa che faccio

di un nuovo vestito ha bisogno

non voglio sfiguri tra altri

due amici ma insieme eleganti

 

dicembre 2003.

mario è un ragazzo down molto legato al suo paperone in gomma, ormai deteriorato; la mamma ne cerca uno uguale

 

 

è arrivata la befana?

 

stanotte che lunga emozione

ti attendo e ti sogno befana

sapere che porti un regalo

eppur non ti ho detto che cosa

precedo la sveglia e mi alzo

mi aspetto un pacchetto un po’ strano

mi piace scartarlo dal fiocco

si espande profuma risuona

è il gioco più bello: è sorpresa!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

the scandal lo scandalo –

lo scandalo  – the scandal

i bambini di strada filippini chiedono a papa francesco perché cristo permetta la loro sofferenza

lo scandalo the scandal
domanda bambina di strada bambina di strada wonders
perché su di noi innocenti why upon us innocent
dolore infiamma miseria? grief kindles up misery?
il padre che insegna la fede the father that teaches faith
risposta non trova allo scandalo has no answer to the scandal
che affligge le folle del mondo that vexes people
è muta la lacrima in croce mute is the cross tear

translation by rodolfo longo

pubblicata in elettrolettera n 20 gennaio 2015  n.2

l`occhio che non pensa

l’occhio che non pensa

 

guarda registra e non pensa

 accumula dati in eccesso

le foto in sequela indistinta

groviglio che non si dipana

pericolo è la sparizione

occorre tagliare in partenza

studiare le immagini e i volti

fissare un ricordo sensato

riprendere con il cervello.

                                                                                                                              


pubblicata nella rivista di rai senior nuova armonia maggio 2020