un`ora canto n.15 secondo coro: la svolta video
video: roberta marcucci interpreta teatro belli 22 aprile 2017 regia di antonio salines https://youtu.be/zh31q2vjwue
video: roberta marcucci interpreta teatro belli 23 aprile 2017 regia di antonio salines https://youtu.be/ijzlvhjl9oi
breve incontro, dopo anni, con il primo amore:
non può appartenermi che un`ora
di baci tu fosti maestra
la prima e la bocca è la stessa”
uguali parole ripeto
di baci tu fosti maestro
il primo e la bocca è la stessa
incredula assaggio conferma
di venticinque anni l`assenza
ragazzi lasciato il liceo
un laccio accennato tra noi
soltanto attrazione e quei baci
poi i versi segreti d`amore
ignoti a vicenda e impetuosi
allora fuggivo legami
ambivo pittrice affermarmi
tranciai quell`affetto nascente
lo incontro per caso a una festa
da soli ora in casa parliamo
intera la notte di noi
si squarcia la tenda degli anni
ci siamo spogliati dei fatti
vissuti lontano diversi
in nudo riappare attrazione
con l`alba che stretti ammiriamo
a renderci in luce ragazzi
il giorno le bocche incoraggia
poi in furia a strapparci i vestiti
con occhi avvolgenti lo tocco
più lunghe le gambe di atleta
poi i fianchi sottili del salto
dorsali percorro e disegno
i tendini i muscoli e gli arti
gli spasmi del corpo in tensione
rilievi e pelurie gli accenni
di urgente ossatura del petto
ombreggio e accarezzo gli sfumi
intatti i volumi gli plasmo
la testa maggiore e pesante
cortissimi e neri i capelli
riflessi di sguardo corvino
su tutto è il sorriso di allora
che torna vincente immediato
cervello profondo e sarcasmo
fin troppo imperioso esigente
da darmi rivolta immediata
rivale nell`essere guida
ricordo alla scuola del nudo
guardavo e scartavo i modelli
a lui ritornava la mente
in spiaggia saltava al pallone
gli scatti torsioni le guardie
immagini quasi ossessive
tracciavo in segreta ricerca
il mio professore:” che sbaglio!
ha un corpo diverso il modello”
vestivo e muovevo da maschio
guardavo e non ero guardata
nel fisico altrui proiettavo
pulsioni mie interne schermivo
poi venne la svolta di amore
mi prese un artista collega
a rendermi corpo fu primo
amante scultore strappando
il panno adagiato alle membra
guardarmi toccarmi impazziva
divenni sua sola modella
in gabbia su di un piedistallo
qualche anno poi feci rivolta
appresi i miei sensi esternare
a farmi pittore a me interna
è l`alba di nuovo una svolta
modello ora questa figura
vivente risponde alle impronte
è tutto il percorso che amo
creatura che avverto in me stessa
un figlio un progetto scultura
risento vibrare il suo genio
quel lampo d’intuito febbrile
che tutti lasciava stupiti
io scelsi di stargli lontana
per rendermi libera in dire
quell`arte sposata mi invade
risento ora assenza dell`altro
un maschio compagno e pur figlio
è grande il momento del giorno
la strada mia è stata da sola
incontro l`arcangelo e vola
non può appartenermi che un`ora
la notte in attesa e l`aurora
che ha sciolto alle bocche parole
non altro ora chiedo alla sera.