Posts by Daniele

scrivere – sognando i serpesci

scrivere   racconto da  sognando i serpesci

video interpretazioni di (premere sul nome)  carmela_ricci , marta_scelli , cerro_ornella   elvira_giannini   

mi piace sedere qui, sui gradini più bassi dell’ingresso della metropolitana. e’ riparato, non arriva la pioggia e c’è sempre aria, qualche volta troppa e fa freddo,  allora vado a sedermi più avanti nel corridoio, ma i gradini sono più comodi per scrivere:

eh si! io scrivo e scrivo tanto, sempre, scrivo tutto il giorno.

mi piace scrivere, devo scrivere! è importante che io lo faccia.

ho sempre un quaderno a righe e una penna a biro.

mi siedo e sento la gente che passa; vanno tutti di fretta, portano borse, zaini, ombrelli, valigie, cappelli.  li sento ma non li vedo; hanno tutti la stessa faccia, non hanno odori, nemmeno quelli che puzzano. non mi importa chi sono e che fanno. passano, passano.

quello che scrivo invece resta: ho tanti quaderni ammucchiati nel carrello del supermercato, li porto sempre con me, quelli pieni e quelli ancora da riempire.

ogni tanto c’è qualcuno, di quelli che passano,  che me li regala . 

un signore anziano, con la faccia da professore, me ne ha portati cinque, con la copertina nera e i bordi rossi;  ha detto che sono di cinquant’anni fa, si usavano così a scuola.  io forse non ero nata, non lo so, non ricordo quanti anni ho, ma non importa, l’importante è scrivere, usare la penna. 

 

una ragazza mi ha regalato una scatola di penne a biro rosse. mi piace scrivere con tre colori: col blu i pensieri nuovi, col nero i ricordi, con il rosso le cose gravi.

 

sottolineo?  si, ma solo a matita, uso quella rosso e blu delle maestre ma non evidenzio gli errori (io non ne faccio); sottolineo le cose importanti in rosso e sottolineo in blu quelle che mi fanno paura. così le cose terribili sono scritte in rosso e sottolineate in blu.   quando scrivo metto la mano sinistra sopra il quaderno per nascondere le righe; ho paura che chi passa possa leggerle.

quello che scrivo è segreto, resta solo per me.

 

    ieri ho scritto tutto il giorno senza smettere mai. ho smesso solo cinque minuti per andare al bar a fare pipì.  la barista mi ha offerto un cappuccino e un altro signore mi ha pagato un panino al prosciutto e insalata. mi hanno chiesto: cosa scrivi?   e’ un segreto, ho risposto, non posso dirvelo. la sera mi faceva male la mano che era pure intirizzita, faceva freddo. la notte ho sognato che un cagnolino prima me la mordeva e poi la leccava, così non mi faceva più male, ma ero contenta nel sonno perché avevo scritto tanto.

 

quando scrivo, mi sente felice perché provo tutti i sentimenti: piango, rido, sono ottimista, pessimista, ho paura, ho coraggio, fantastico. mi sento libera, volo, atterro, non mi serve niente, non ho fame, non ho sete, non ho freddo.

 

io scrivo; ma scrivono anche quelli che mi passano accanto?
hanno mai scritto un pensierino in vita loro?

nemmeno gli angeli, quelli che ci volano intorno, invisibili, scrivono; forse parlano. a me qualche volta sembra che mi dicano qualcosa ma è come nei sogni, dopo non mi ricordo niente. rivedo la loro bocca muoversi, sento un suono che è come il vento, ma non ricordo cosa hanno detto.
peccato! mi piacerebbe scriverle, le parole degli angeli.  chissà come sono belle! 
le mie invece sono semplici, ma sono spontanee, genuine, piene di sentimenti. le mie sono parole vere anche quando sono inventate.

 

eh si: l’invenzione è più vera  delle  cose vere, perché è più bella. io invento sempre anche perché non so niente delle cose vere, di quello che gli altri  fanno, di quello che succede a quelli che mi passano accanto.
loro sono tristi, non mi piacciono; io preferisco gli angeli. 

 

scrivere non è come cantare: quando canti forse qualcuno ti ascolta ma poi il canto finisce e svanisce.  quando scrivi resta lì, anche se nessuno lo legge e io non voglio che qualcuno legga quello che ho scritto.

 

adesso mi rimetto a scrivere ma voglio usare solo la penna blu, anche se me ne è rimasta una sola. di rosse ne ho tante ma non voglio scrivere cose paurose.  la paura è tanta e spesso mi morde sul collo per ore. io preferisco stare con la gioia, scrivere con la penna blu.

quella nera non la uso quasi mai. non ricordo niente e cosa dovrei ricordare?  le mie giornate sono sempre uguali qui su questi gradini della metropolitana.  guardo i miei quaderni pieni, fitti, fitti nel carrello ma non ho il coraggio di rileggerli.  a che servirebbe?

meglio scrive cose nuove e riempire altri quaderni.

spero che qualcuno mi regali altre penne blu.

 

 

elettrolettera 252 differenziarsi 13 novembre 2018

elettrolettera 252 differenziarsi 13 novembre 2018

logo

elettrolettera
una poesia e inviti culturali

13 novembre 2018

n°252 anno xiv

http://www.antoniobruni.it/

elaborata da wedot.net

differenziarsi
chi è la persona civile?
non la riconosci
da aspetto distinto
vestito elegante
e ben profumata
la noti di sera
o presto al mattino
accanto ai bidoni
della spazzatura
da come divide
e dispone gli scarti
chi la differenzia
è la differenziata
persona civile
rispetta i rifiuti
http://www.antoniobruni.it

louise nevelson

-senza titolo- particolare.

piermarco venditti interpreta

differenziarsi

video

https://youtu.be/dmgmrjscxeo

 

self-sorting

a lady one cannot guess
distinguished look
smart dress
rare perfume
you see her at night
or early in the morning
in the street
by rubbish bins
sorting waste
arranging waste
her elegance
makes the difference
a civil person
respectful to rubbish.

 

differenziarsi –translation by rodolfo longo

 

 

 

chiesa madonna della salute – scuola dei battuti
via torre belfredo mestre,
mercoledì 21 novembre h.18
inaugurazione dei restauri dei dipinti di
ernani costantini (1985-1991)
http://www.costantini.org/
gratuito

 

 

 

cinema farnese piazza campo de` fiori roma
lunedì 26 novembre ore 17,30
nicola zingaretti, marco da milano, virman cusenza, luigi manconi e fabio salamida presentano

il libro di roberto morassut
democratici

un movimento per l` europa contro le diseguaglianze ponte sisto ed.
gratuito

teatro brancaccino via mecenate 2 roma merulana
gio 15 ve 16 sa 17 h. 20 do 18 h. 18,45
siddhartha prestinari, riccardo bàrbera,

paolo roca rey
zozos digiuseppe manfridi
musiche massimiliano pace
aiuto regia eleonora di fortunato
regia diclaudio boccaccini

associazione aleph vicolo del bologna 72 roma
venerdì 16 novembre, ore 17,30
donato di stasi e luigi celi presentano il libro

di leda palma
la precisione del faro ovvero tat twam asi
legge leda palma
gratuito

teatro golden via taranto, 36 roma appio
fino al25 novembre
luca angeletti, toni fornari, roberto mantovani, simone montedoro, laura ruocco e noemi sferlazza
la casa di famiglia
di augusto fornari, toni fornari, andrea maia, vincenzo sinopoli
regia di augusto fornari

 

teatro vascello
via giacinto carini 78 roma monteverde
fino al 18 novembre
ve 16 e sa 17 h.21,30do18 h.18,30
compagnia della luna presenta
claudia campagnola
un attimo prima di paolo logli
percussioni gianfranco vozza
regia di norma martelli

galleria la pigna
via della pigna 13 roma argentina
giovedì 15 novembre ore 18
elio sena presenta l`antologia poetica
la cognizione del colore
a cura di laura de luca
gratuito

salotto palatino
via dei cerchi 35 roma circo massimo
sabato 24 novembre dalle ore 18 alle 23
marina giacomel invita al
secondo happening di my mee express yourself
aperitivo 10 euro cena 25 euro

 

galleria 28 piazza di pietra roma
palazzo ferri cini
dal 22 novembre al 31 gennaio
de magnete (north)
mostra fotografica di jon gorospe
http://www.28piazzadipietra.com
gratuito

museo palazzo merulanasala attico
via merulana 121 roma san giovanni
giovedì 15 novembre ore 18,30
sergio bonetti, erica battaglia, fabio campoli presentano il libro di
antonio cianciullo

ecologia del desiderio (aboca ed.)

splash via eurialo 102 roma appio
sabato 1 dicembre ore 18
enrico tittaferrante presenta il libro di
nicoletta bortolotti
chiamami sottovoce (harper collins)
gratuito

 

 

ex chiesa e ospitale di san gregorio – sacile
dal 16 novembre al2 dicembre
herbst arte – autunno d` arte a sacile
giuliano de luca

http://www.giulianodeluca.com/home.html
gratuito

per segnalare gli eventi inviare un comunicato in word (non pdf) e una foto

info@antoniobruni.it

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

el 262 invito 17 maggio inaugurazione colonnata e festival un pensiero per roma

el 262 invito 17 maggio inaugurazione colonnata e festival un pensiero per roma

 

volontari per il dialogo con il pubblico
il festival ha bisogno di volontari, di tutte le età, per spiegare ai visitatori il significato di colonnata e l`invito a fare un minuto di meditazione all`interno della scultura. si tratta di parlare semplicemente alle persone che si fermano davanti all`opera.
basta la disponibilità a essere presenti in galleria per un`ora,anche solo per una volta nell`arco degli otto giorni della manifestazione, dal 17 al 24 tra le nove e le venti, comunicandolo in anticipo a[email protected] o al telefono 335 397594.
sarebbe gradita e necessaria anche una partecipazione più intensa, con più ore e in più giorni.
il servizio che era stato assicurato, nella precedente manifestazione, dagli studenti dell`alberghiero in asl, non è possibile in questa stagione. il festival ha, per questo motivo, bisogno di volontari. grazie

colonnata“,scultura libreria di antonio bruni, è in esposizione a roma nella galleria alberto sordi dal 17 al 24 maggio.l`operaè il simbolo del festival d`idee “un pensiero per roma“che ha come tema lameditazione urbana. i visitatori sono invitati a una sosta riflessiva nell`abbraccio dicolonnata,metafora dell`invito universale del sapere, ispirata alla piazza del bernini.
la mostra è curata da roberto dottorini e giovanna tarasco ed è allestita con la collaborazione degli studenti del liceo artistico via di ripetta.
intorno alla scultura si svolgeranno gli incontri sul tema del festival con libere espressioni di autori, artisti, interpreti e del pubblico. sarà raccolta un`antologia di pensieri, meditazioni e proposte riguardanti il rapporto tra persona e urbe.

colonnataè composta di sessantadue elementi di ciliegio massello, indipendenti, smontabili e di misure differenti e segue, secondo il progetto del festival, un`altra scultura libreria dal titolocolossea,già esposta nelle gallerie alberto sordi (2017) di pietra (2018) e casa dell`architettura (2019), sempre a roma. “come animare le piazze di roma contemporanea con opere d`arte e pedane per gli artisti” era stato il tema della discussione attorno acolossea,nella prima edizione del festival 2017. seguiranno altre due opere di bruni sui simboli della capitale:scalinata e panthean.

autore di programmi televisivi, antonio bruni ha pubblicato poesie quotidiane di attualità (unomattina e il popolo) e poemi in teatro.
realizza lavori in masselli pregiati (noce, ulivo, olmo, ciliegio) ripensando la visione tradizionale del mobile. l`opera si sviluppa dalla bellezza intrinseca della materia, è costruita in asimmetrie modulari, senza tradire l`uso e a fruibilità dell`oggetto, progettato adattabile alla variabilità degli spazi e delle necessità. si avvale del maestro ebanista leonardo ciccarelli, per il taglio e l`esecuzione del legno, nel laboratorio di monsoreto di dinami in calabria.
www.pensieroxroma.it ;[email protected] 335397594

capolavoro nascosto

 

capolavoro nascosto

 

dall’ombra emerge improvvisa

incerta la luce di taglio

ermetici tratti rivela

profumano appena i colori

 

è l’opera anonima e sola

la mano creativa è scomparsa

 

lasciata nell’angolo oscura

rimane muta a parlare

arriva uno sguardo e ispira.

 

pubbllcata sulla rivista di raisenior nuova armonia diretta da umberto casella  ottobre 2019 n.4  nella pagina dell`intervista a anna zanoli

 

 

 

 

raitre regionale: la mia esperienza a venezia e aosta

raitre regionale: la mia esperienza a venezia e aosta

ho partecipato alla nascita di raitre regionale  a partire dalla sua fondazione (15 dicembre 1979) come direttore dei programmi a aosta e poi dal 1980 a venezia, fino al 1987 quando la rete regionale fu abolita nei programmi e raitre divenne solo nazionale. allego  alcuni articoli di questa entusiasmante esperienza:

compie quarant`anni raitre, nata regionale e cresciuta nazionale (nuova armonia – rivista di raisenior) n.5/2019

federalismo_televisivo o programmi regionali?” (n.a. n.5/2010); http://www.antoniobruni.it/view.aspx?id=750

“i programmi_regionali di raitre sono già storia” (n.a. n.2/2018);  http://www.antoniobruni.it/view.aspx?id=755

palazzo_labia il gioiello veneziano della rai”(n.a.n.3/2015); http://www.antoniobruni.it/view.aspx?id=208

la televisione_locale: regionale o metropolitana” (innovazioni aprile 2006). http://www.antoniobruni.it/view.aspx?id=756

 

 

 

 

 

sulamit dal ciclo da_eva_a_maria le donne della bibbia

sogno di sulamit

coperta dal sole

la mandria è fuggita

svanita paura

la mano mi guida

al silenzio del bosco

cerco smarrita

il caldo degli occhi

immagine tua

sfuggente nel verde

dove l’attesa

si tinge di luce

ora abbagliante

ora filtrata dai rami

nel letto mi illudo

del fresco respiro

dalla finestra

attendo il tuo passo

col nuovo mattino

sarà la rugiada.

 

sulamit    dal ciclo  da_eva_a_maria  le donne della bibbia 

http://www.antoniobruni.it/view.aspx?id=219

scarica il pdf a sx con testo biblico  e commento di nonis

paola de benedetti dialogare con l`infanzia

paola de benedetti

la tivù dei ragazzi: dialogare con l`infanzia

la televisione indirizzata ai bambini ha inciso nell’immaginario di generazioni di telespettatori molto di più di quella generalista. chi non ricorda almeno un personaggio del piccolo schermo amato nella propria infanzia?  la storia di questo genere ha avuto un’evoluzione, come tutto il linguaggio televisivo, ma con una stabilità maggiore rispetto agli altri filoni ed è stata uno dei punti di forza del servizio pubblico. ne parliamo con paola de benedetti, protagonista della televisione per minori. entrò in rai per concorso nel 1962 (con tantillo, siciliano, golino) nella direzione dei culturali di leone piccioni. il responsabile dei ragazzi era umberto pacilio, che veniva dalla radio.

 

la programmazione al tempo era verticale; ogni giorno un diverso appuntamento settimanale che si concludeva la domenica con il varietà la nonna del corsaro nero di vittorio merz. il monopolio radiotelevisivo aveva una missione pedagogica: informare divertendo e divertire informando, secondo l’indirizzo di ettore bernabei. nel piccolo schermo c’erano persone vere che parlavano con i ragazzi. era una tivù di parole che porgevano immagini dense ma rallentate. la produzione di cartoni era quasi inesistente in italia, rivolta solo alla pubblicità. la disney si indirizzava al cinema e all’editoria. il giappone era assente. si trasmettevano pochi cartoni, acquistati prevalentemente dai paesi dell’est europeo (cecoslovacchia, polonia, ungheria). i programmi erano rivolti ai ragazzi tra gli 8 e i 13 anni.

 

paola de benedetti si impegnò ad aumentare gli spazi, creando una fascia di mezz’ora per i piccoli che non erano ancora considerati pubblico, quelli in età prescolare. andò anche alla bbc per studiare le formule di produzione. uno dei suoi programmi più famosi e longevi fu giocagiò.  tanti furono i personaggi noti e amati: topo gigio, manovrato con arte e grazia impareggiabili da maria perego, scaramacò di sandra mondaini, mago zurlì di cino tortorella, la pimpa cagnolina di altan, calimero il pulcino nero, traslocato da carosello ai programmi.  produzioni più complesse e di respiro culturale come la gazza ladra (nomination all’oscar), pulcinella, il flauto magico e marco polo, disegnate da lele luzzatti con la regia e i testi di giulio gianini, ebbero successi di ascolto e repliche. paola de benedetti si dedicò molto anche allo zecchino d’oro, popolarissimo, intramontabile e sempre vivo nell’immaginario italiano e internazionale, al pari del festival di sanremo. 

 

“chi seppe creare il genere della canzone per i bambini – afferma de benedetti – fu mariele ventre, che inventò il coro dello zecchino e il modo di proporre le canzoni, assieme al grande tortorella. lo zecchino d’oro è parte importante della cultura nazionale. il genere del concorso di canzoni resta ancora solido, anche se non esiste più il mercato discografico.”

 

negli anni 80 ci fu la grande svolta nella programmazione per minori. l’avvento delle televisioni commerciali impose una strada nuova, quasi obbligata, per impedire che la concorrenza divorasse l’ascolto.  la tivù del dialogo con i bambini fu sostituita dalle immagini veloci che arrivavano a calamitare e a condizionare i giovanissimi. i cartoni giapponesi  rompevano lo stile del cartone classico, che era più simile al racconto fiabesco, imponendo, con ritmo meno narrativo e più stereotipato nelle immagini e nei sonori, un diverso modo di fruire le storie. goldrake e capitan harlock erano i nuovi personaggi, non più persone né animali ma macchine umanoidi trasformabili, al passo con i nuovi tempi tecnologici.  cominciò la produzione italiana, spesso con i francesi (sissi). i tedeschi realizzarono heidi insieme ai giapponesi.  furono trasmessi anche i telefilm in serie: pippi calzelunghe, zorro, furia cavallo del west, happy days.  le differenze di età tra bambini e ragazzi erano di fatto omogeneizzate.

 

“la grande distinzione tra il servizio pubblico e le reti commerciali- dice paola – è stata nel nostro codice di autodisciplina. noi facevamo molta attenzione a non trasmettere violenza e disgusto. ci avvalemmo di consulenti di grande esperienza come la sociologa marina d’amato. il linguaggio televisivo oggi è ovviamente molto diverso ma penso che sia ancora doveroso per il servizio pubblico realizzare una tivù per bambini (lo sta facendo ottimamente luca milano con la sua direzione) perché l’infanzia, riconosciuta come condizione dell’esistenza dalla pedagogia moderna, non può prescindere dall’avere programmi a lei dedicati, pena la caduta nel vecchio adultismo o, peggio, nello sfruttamento commerciale. credo che si possa e si debba fare oggi una televisione dialogante con i ragazzi, anche se sono ormai assuefatti al linguaggio veloce dei cartoni. servono persone vere che sappiano parlare come maestre d’asilo; i bambini si affezionano a loro, come avviene per il sempreverde l’albero azzurro. bisogna recuperare la narrazione diretta, fornire storie con contenuti strutturati, sviluppare non solo la parte emotiva ma anche quella consequenziale.  come personaggi adatti all’età prescolare mi piacciono molto il pinguino pingù e la maialina pig.”

paola de benedetti è stata poi, negli anni 90, vicedirettore di raiuno con i direttori brando giordani, giovanni tantillo e agostino saccà, ma l’interesse centrale dei suoi quarant`anni in rai è stato rivolgersi ai bambini per informare divertendo e divertire informando.

rivista di rai senior nuova armonia diretta da umberto casella

rubrica  per un certo verso di antonio bruni   n.2 febbraio 2020  

 

le due tivù per i piccoli

 

esplode il cartone moderno

sonori e lampi in frantumi

travolge e trascina attenzione

 

il bimbo intrattiene e lo ferma

 distoglie da danni e capricci

 gli occhi gli strega e il respiro

 

 c’è anche un’altra tivù

che al piccolo parla diretta

lo guida per mano ai colori

 

la voce è umana e tranquilla

arriva allo sguardo e coinvolge

gli provoca interno contatto

 

ai volti lui si affeziona

il video diventa compagno

parola accarezza assicura.

signorine buonasera

signorine buonasera

lo schermo al tatto una seta

la voce suonava famiglia

carezza l’invito all’ascolto

il video mutava di sesso

in grazia muliebre avvolgeva

 l’annuncio una cauta promessa

spostava il sonno più in là

la rai era madre e ancella

sussurro di annunciatrici

 

per i novanta anni di nicoletta orsomando 

pubblicata sulla rivista nuova armonia di rai senior n.1/2019

 

 

sister radio – sorella radio

 

sister radio – sorella radio 

 (poesie sulla radio)

 

sorella radio 1 sister radio 1
il suono che usciva da armadio the sound reached out from a wardrobe
gli annunci la guerra la pace announcements war peace
lanciava segnali segreti it broadcast secret signals
portava gli stadi alle masse took stadiums to spectators
canzoni alla bocca di tutti and songs to everyone`s mouths
più intense le voci dei volti voices more meaningful than faces
conversa nei nostri silenzi keeps talking in our silence
i sensi sopiti riscalda revives our dull senses
accende colori all’udito lights our ears with colours
translation by rodolfo longo
sorella radio 2 sorella radio 3
non viola il buio né il giorno la forza della radio
consente il cammino e il lavoro
conversa nei nostri silenzi la radio è solo in orecchio
la voce se calda e rotonda illumina assenza di scena
i sensi sopiti riscalda delinea contorni e rilievi
la musica piena e distesa potente economica agile
accende colori all’udito si nutre di musica e lingua
se strepita un tasto e svanisce s‘insinua nei gesti e in lavoro
è un suono compagno dal mondo. resiste allo scontro dei media
pubblicate sulla rivista di raisenior nuova armonia

 

fuga dal carnevale

 fuga dal carnevale    da il filo di lana 1986

translation by rodolfo longo

fuga dal carnevale escaping carnival
maschera il volto sfuggendo a venezia make up your face escape venice
sciogli l’inganno sotteso ai palazzi undo the deceit under its palaces
tra gli abiti che affollano il ponte among the many garments on the bridge
infila il mantello dentro una calle bear your mantle into that alley
nel verde della fondamenta while your illusions slip and float
scivolano illusioni mixing up with the green foundations
ramificate fino alle briccole clenching round the poles
mentre marcisce la vita life is decaying
esplosa in carnevale though exploded in carnival
e stonano le trombe trumpets playing out of tune
inzuppate di carta mere paper soaked-through
senza rimpianti no regret
nel treno arricciato di folla on the train crowded with people
rilassa le spalle alla calca turn your shoulder to the mob
insieme alla pioggia and to the rain
intrisa ai coriandoli that drenches confetti
lascia un singhiozzo: and drop your sobs
trieste splende ad oriente in the east trieste is shining
stella d’amore a love-star.