Posts by Daniele

mi svelo video

i video di mi svelo

2011/04/05/ rainews24 mi svelo… intervista josephin alessio http://www.youtube.com/watch?v=vjugi_r6rwg mi svelo
2011/03/08/ roma domus talenti mi svelo ideazione antonio bruni http://www.youtube.com/watch?v=rofvd0ovkd0 mi svelo
2011/03/08/ roma domus talenti complice 14 barbara bouchet http://www.youtube.com/watch?v=orgpuvolypm mi svelo
2011/03/08/ roma domus talenti rami 04 maria rosaria omaggio http://www.youtube.com/watch?v=_jb_6xnjm9c mi svelo
2011/03/08/ roma domus talenti aquila 85 pamela villoresi http://www.youtube.com/watch?v=ba4uej03zji mi svelo
2011/03/08/ roma domus talenti ninfea 71 anna teresa rossini http://www.youtube.com/watch?v=nn5rkg0ne70 mi svelo
2011/03/08/ roma domus talenti il ventre nel barcone laura boldrini https://www.youtube.com/watch?v=fohmld-33ai mi svelo
2011/03/08/ roma domus talenti donna a figura intera antonio bruni http://www.youtube.com/watch?v=wmgwhg2v-po quotidiano
2011/03/08/ roma domus talenti idalberto fei presenta idalberto fei http://www.youtube.com/watch?v=bc5y7sfdyp8 mi svelo
2011/03/08/ roma domus talenti catino 11 giuliana lojodice http://www.youtube.com/watch?v=wvq42cjn-wc mi svelo
2011/03/08/ roma domus talenti magnolia 05 loredana martinez http://www.youtube.com/watch?v=yt0hy1sk26m mi svelo
2011/03/08/ roma domus talenti psicologa 53 marta scelli http://www.youtube.com/watch?v=aa8nx-_wqo8 mi svelo
2011/03/08/ roma domus talenti venezia 82 silvia siravo https://www.youtube.com/watch?v=cyqu-1xx5ii mi svelo
2016/06/15/ roma studio mi svelo – il pettine carmela ricci 5`49 www.youtube.com/watch?v=_iy__79u7-c mi svelo

 

 

2015 il colonnato xxv 25th the colonnade

 

video: pamela villoresi legge:

https://youtu.be/bfznoewcxfq

il colonnato


xxv



e’ roma aperta città

accoglie turisti e fedeli

arrivano in gruppi e stendardi

3

li abbraccia nel suo colonnato

la chiesa che tutti raccoglie

ma è sola straniera una donna
6
non teme la folla sorride
mirando gli svizzeri a guardia

dei sacri palazzi e misteri

9

non volano in piazza colombe

gabbiani tramutano in corvi

cordate ricatti abbuffate

12

la curia piramide in marmo
governa le anime e i corpi
finanze berline dimore
15

dei prìncipi tonaca porpora

non è più il sangue dei martiri

di quello lei ha visto l’odore

18

invano il pastore li striglia

l’esempio diventa un‘offesa

resiste il comodo ruolo

21

 

giganti il presepe e l’abete

oscurano austero obelisco

e mettono in scena il natale

24

  riflette la giovane è mesta

ricorda il paese suo in guerra

lo strazio dei lutti la fuga

27

ha ora raggiunto quel mondo

a lungo sognato e rincorso

toccato è diverso e distante

30

non suona pietà la preghiera

dottrina ma non carità

in spirito avverte silenzio

33

è scesa intanto la sera

la donna ritorna in baracca

e trova una coppia africana

36

è nato il bambino promesso

che sveglia offuscata speranza

si adunano alate creature

39

che portano doni e conforto

cometa in cielo si accende

illumina l’urbe e coscienze.



42



 

 

 

 

 

 

 

 

natale 2015

the colonnade

translation by rodolfo longo

25th
to rome open city

tourists go in flocks

believers carry ensigns

3

her colonnade embraces them

her church welcomes everyone

one foreign woman wanders

6

not afraid of the crowd

smiles to the swiss guards

by holy palaces and mysteries

9

no doves fly in the square

just ravens formerly seagulls

gangs blackmails revels

12

the curia a  marble pyramid

rules over souls and bodies

money mansions limousines

15
the purple cardinals’ cassocks 
come not from martyrs’ blood
only the woman saw the smell

18

vain is the shepherd’s rebuke

his dignity becomes offence

luxury does not give in

21


both crib and tree tower

over austere obelisk

putting christmas on stage

24

the lady lost in thought
recalls her country at war

mourning havoc flight

27

eventually is in the land

long-dreamed-of it seems

a remote world a stranger

30

compassionless prayers

doctrine alien to love

she senses their silence

33

night is falling

the lady back in her slum

finds an african couple

36

a splendid promised baby

brings renewed hope

winged creatures gather

39

offering gifts comfort

in the sky a comet lights up

illuminates city and minds.

42

 

 

 translation by rodolfo longo



christmas 2015

 

2008 – trittico degli angeli the angel`s triptych l` angelo dell`annuncio – the annunciation angel

l’angelo    dell’annuncio

video silvia siravo interprete:

https://youtu.be/zirixagraiu

 

vi porto la luce

riflessa su ali

non fiaccola alta

su torre

né insegna ammiccante

su strada

il raggio non ordina

o vieta

non chiama a comprare

è un corpo celeste

dal manto avvolgente

che spazia sui monti

riempie i deserti

illumina i boschi

ripiana i sentieri

il volo accompagna

di nostra legione

si unisce all’argento

di suoni esultanti

l’annuncio è portento

agli estremi del mondo:

è nato un bambino

in stalla deserta!

the annunciation
angel

 

i bring you the light
that my wings reflect

not a torch upon
a tall tower

nor a sign nodding
in the street

that ray doth not order
nor forbids

nor summons you to buy

it is a heavenly body

in an embracing mantle

it sweeps over  the mountains

fills the deserts

enlightens the woods

straightens the paths

joins the flight

of our swarms

adds to the silvery

exulting sounds

the annunciation is

a miracle crossing the globe –

a baby is born

in a deserted stable!

 translation by rodolfo longo

nudo al primo sole, su una scultura di enzo schiuma

nudo al primo sole su una scultura di enzo schiuma

riflessi di pelle rimando
al sole che occhieggia al mattino
mi ammira indiscreto e tenace
non scotta in giovane ora
lambisce compagno alla brezza
le membra indifese ed aperte
asciuga gli umori notturni
i languidi sogni dipana
comprende natura di donna

ispirata alla scultura di enzo schiuma 

pagina dedicata a enzo schiuma  http://www.antoniobruni.it/view.aspx?id=508

bravo – enrico bravo

enrico bravo, scultore ceramista e pittore. 

scarica il catalogo della mostra  pdf a sx

guardo il video della mostra     https://youtu.be/eovlgcurgro

 pagine:  il crocifisso –  cercate il suo volto –  la donna di smalto

argilla, la materia semplice, primordiale, quella con cui fu impastato adamo, secondo il racconto biblico e che ha sempre costituito gli oggetti per vivere, per abitare.  enrico bravo l’ha conosciuta e amata da bambino, per i primi giochi e per i primi aiuti agli adulti.

 

nato nel 1935 nella terra della ceramica, a cartigliano sul fiume brenta, a un passo da bassano, apprende le regole del manufatto artistico nella scuola d’arte di nove, sotto la guida severa del maestro andrea parini.  impara a copiare alla perfezione i modelli classici e i capolavori, come si usava nelle botteghe e come hanno fatto i massimi artisti della storia. s’impadronisce dei segreti e delle tecniche ascoltando i vecchi.

 

non gli basta essere un ottimo artigiano e cerca subito nuove forme espressive, interpretando gli stili tradizionali.  a diciotto anni, nel 1953, espone alla biennale internazionale di venezia.  nel 1954 vince il premio del comune di nove e nel 1955 il premio del comune di bassano. nei rispettivi musei sono conservate alcune sue opere. nel 1960 è invitato all‘angelicum di milano e alla bevilacqua la masa di venezia.

 

per tentare una strada personale, fonda un laboratorio di produzione con un’impronta di alto livello qualitativo. mantiene sempre un binario distintivo tra la produzione commerciale e la sperimentazione artistica che resta riservata, isolata dal mercato dell’arte.  libero dai condizionamenti dei galleristi, produce sculture uniche per valori espressivi e notevoli per la sua abilità a modellare in grandi dimensioni, cosa difficile data la fragilità della materia.  compone pitture a olio e acquerello, disegni e incisioni.  tra il 1967 e il 1974 è ripetutamente premiato all’italy export del salone internazionale della fiera di vicenza per la sua originale rielaborazione di forme e figurazioni della ceramica tradizionale veneta.

 

nel 2009 è invitato da katia brugnolo a presentare lavori d’impronta spirituale nella mostra cercate il suo volto a palazzo brusarosco, nell’ambito del v festival biblico di vicenza.

 

enrico bravo si è cimentato in diversi temi ma due sono i principali: la ricerca dell’archetipo femminile e l’inquietudine spirituale.

 

l’amore per gina, moglie e compagna di lavoro da quasi sessant’anni, madre dei suoi figli, donna di bellezza mediterranea e di grande forza vitale, si è espanso nella ricerca dei tratti fondamentali della femminilità, in una sua visione della sorgente della vita. 
e’ degli anni 80 la serie delle conchiglie, volumi morbidi e volute intriganti, simbologia della fertilità.  sono figure alate, volanti, sinuose, frastagliate, accoglienti. i colori hanno un sapore candido, dal bianco al grigio, al celeste con macchie di rosso. i merletti, esecuzione acrobatica con la terracotta, non sono quelli della biancheria intima, sono gli interrogativi, le incertezze, i chiaroscuri dell’interiorità muliebre. la curva del fianco è dominante anche nella pittura, con donne ubertose languidamente sdraiate in riposo o in attesa, in ginecei o in salotti esclusivi. i bianchi e i grigi dominano anche nelle tele ma in contrasto di sentimenti con i rossi e i rosa dalle ampie sfumature.   il mondo è inconcepibile senza questa presenza dominante della donna, eros di moglie ed eros di madre.
 

la carnalità, elemento fondamentale della vita, non è in contrasto, anzi s‘integra pienamente con l’altro filone dell’artista: la spiritualità.  bravo non si è dedicato all’arte sacra in senso tradizionale, alla raffigurazione di fatti e figure della rivelazione. la sua è una ricerca del mistero, di quanto non è illuminato dalla ragione ma che la sfida, la tenta.  la modellazione è astratta ma dai significati evidenti. la presenza divina è uno squarcio, una ferita nella nostra presunzione e auto referenzialità. il costato lacerato, l’imperscrutabilità delle scritture, l’illuminazione nel buio, la risonanza inascoltata della parola sono soggetti delle sue piastre. la ceramica assume aspetti materiali multiformi; appare come bronzo, come tavola, come stoffa, come carne, come nuvola, come ricamo.  la perizia tecnica è cardine della creatività.  l’argilla, plasmata, diventa spirito.  la ricerca, tracciata nei rilievi dello smalto, assume evidenza tattile; si può percorrerla con le dita, oltre che guardarla.  a chi ha il privilegio di poter osservare a lungo le sue creazioni, si schiudono lentamente davanti agli occhi nuovi messaggi. ogni opera è un atto dello spirito che vive di vita autonoma, oltre le intenzioni dell’autore, e non ha bisogno di didascalie e di spiegazioni.

la spiritualità di bravo, dispiegata nelle sculture, presenta sofferenze e speranza, un itinerario che percorre dalla prima giovinezza.

20170406 elettrolettera 220 giacigli sul travertino

video giacigli sul travertino interpretata da lamberto consani  https://youtu.be/i_yt15mrjvs

logo

elettrolettera
una poesia e inviti culturali

6 aprile 2017 n° 220 anno xiii

http//www.antoniobruni.it

elaborata da wedot.net

giacigli sul travertino

 

e` alto l`orlo del colonnato
e non ripara da pioggia
si accucciano intorno alla notte
cartoni coperte e bottiglie
smarrite e incerte persone
riflettono a cupola e statue
la cruda esistenza in selciato
i sampietrini suonanti
adusi a passi superbi
implorano laceri piedi
vergogna non è il contrasto
ma la memoria del vero

http//www.antoniobruni.it

 

video

interpretazione di lamberto consani
https://youtu.be/qr9ze9-x-6i

sera al colonnato di piazza san pietro – foto di antonio bruni

 

dal 25 al 30 aprile teatro belli
piazza sant`apollonia roma trastevere

 

mi svelo ma in animo nuda
le storie del corpo
che ogni donna può raccontare
di antonio bruni

musiche e canzoni dal vivo
di cristina bozzi e roberto ruocco

regia di idalberto fei

 

icona di antonella cappuccio

giovedì 6 aprile ore 19,30

libreria altroquando
via del governo vecchio 82 roma navona

 

una serata con zelia gattai e jorge amado
recital a cura di antonella rita roscilli biografa di zelia gattai
voci anna maria angrisani e giuseppe mazzeo

musiche dal vivo ewerton de brito

 

gratuito

 

venerdì 7 aprile ore 17,30
museo di belluno sala bianchi via fantuzzi

amici del museo-italia nostra-circolo artistico morales, invitano alla mostra

ernani costantini pittore veneziano

1922- 2007
dalle ascendenze cubiste al nuovo secolo

presentano christiano costantini e

francesca brandes

http//www.costantini.org

sabato 8 aprile dalle 15 alle 19 via raffaele caverni roma (ma ottaviano)

poesia come vita laboratorio teorico pratico di lettura e interpretazione di la divina commedia

diretto da marta scelli

info 333 7090779

sabato 8 aprile ore 18
domenica 9 aprile ore 15

basilica di san paolo fuori le mura

concerto

 

su passiu
la passione secondo la tradizione sarda

coro di villanova monteleone diretto da paolo carta
opera originale del coro

gratuito

lunedì 10 aprile ore 21 serata unica
teatro golden via taranto 36 roma appio

delitto a passo di tango

di antonello lotronto con

carmela ricci, danilo de santis, michele iovane, francesca mllani, giulio benevenuti

venerdì 7 aprile ore 18
libreria feltrinelli galleria alberto sordi roma

bruno manfellotto, enrico montesano

presentano il libro di giancarlo governi
totò, vita opere e miracoli (fazi editore)

martedì 11 aprile ore 21
teatro india lungo tevere gassman 1 roma

cosimo cinieri in

adonis ecco il mio nome

musiche roberto bellatalla e fabio caricchia

regia e drammaturgia
irma immacolata palazzo

per segnalare gli eventi inviare un comunicato in word (non pdf) e una foto

[email protected]

84 anima

anima canto n.84 nono coro: la pienezza   video

francesca bianco teatro belli roma  20 aprile 2017 regia antonio salines  https://youtu.be/1prqzdjvyxs

francesca bianco teatro belli roma  21 aprile 2017 regia antonio salines

francesca bianco teatro belli roma  22 aprile 2017 regia antonio salines https://youtu.be/zfrou1oqjii

francesca bianco teatro belli roma  23 aprile 2017 regia antonio salines

 

 

non è la mia anima e chiama 

quel masso in salita crescente

che sempre ho dovuto tirare

spingendolo contro corrente

 

nessuno ti presta attenzione

son tutti impegnati a tirare

i sassi secondo le forze

 

in basso il verde è più folto

in quota diradano piante

procedo ed è sempre più spoglio

 

le rughe si estendono in pelle

qualcosa si perde di esterno

aumentano interni volumi

 

non servono più quelle foglie

smarrite funzioni formali

inutili o solo di ruolo

 

si acquista coscienza e costanza

non voglio voltarmi a guardare

cammino mi sembra all’inizio

 

e devo procedere sola

tenendomi quello che sento

non posso che dire balbuzie

 

ma come descrivere a un uomo

quel sordo serpeggio del mestruo

che striscia in malessere e morde ?

oppure parlargli del parto

quel tuono in sereno saetta

ti spacca vagisce e ti colma

 

davanti ti pone quel frutto

miracolo umano compiuto

dapprima celato e ignoto

 

orgoglio e potenza mi innalzo

verifico tocco e lo afferro

che non sia miraggio invenzione

 

al seno l’aggrappo di bocca

la mano  in germoglio che afferra

dichiara possesso dell’altro

 

son altra o lui è altro da me ?

la carne che era mia carne

che vuole succhiarmi il midollo

 

non è la mia anima e chiama

un’ombra sfuggita ma è luce

incredula in lui mi rifletto

 

pancione mi dava importanza

incinta sentivo il potere

qualcosa ai comuni negata

 

regale avanzarmi agli sguardi

affetto ossequio e invidia

di stato di grazia totale

 

pensano gli altri che il  parto

sia un passo obbligato al dolore

condanna di madre a soffrire

 

non era in me un atto dovuto

ma replica intensa di gioia

per essere in due nell’ambire

 

la sfida di lotta di vita

il figlio legittima ardire

di giovane donna ma a cosa ?

 

entravo nel centro del mondo

quell’essermi fatta ingranaggio

ruotavo con forza di denti

 

portando in avanti il fardello

il ruolo di forte formica

ma con il cervello e da sola

 

infilata in umano groviglio

restando unica e intatta

il solco che traccio è il mio

 

dall’alto è confuso tra gli altri

immenso il reticolo in scena

eppure il mio volto è sentiero

 

procedo in autunno in un bosco

tappeto rossiccio che scrocchia

un segno sonoro che esisto

 

mi guardo nel corpo e conosco

la pancia smagliata dal frutto

caviglie gonfiore dei passi

 

quei fili di bianco esperienza

le unghie caparbie in difesa

le occhiaie dal troppo osservare

 

cardiaci i tocchi e il respiro

che affanna si strozza la voce

le lacrime a getto sfrenato

 

le tracce di quelle passioni

attrici indiscusse di me

oscure inibite poi aperte

 

legittime in loro diritto

 

sb”>motore di vita e conquista

mi hanno almeno esentata

 

dal rischio di avere rimpianti

curiosa in costante cercare

il vero celato nel cosmo.

 

 

 

52 desidero io?

desidero io?   canto n.52 sesto coro: la cicatrice

la donna si interroga sull`assenza di desiderio

 

video : martine brochard interpreta  https://youtu.be/wvkednjz1bu     maratona al teatro de`servi roma 22 dicembre 2003 regia idalberto fei

 

fu come improvvisa quell` ombra

la prima paura in persona

sentirmi toccata con mani

                  

palpare che è quasi possesso

estraneo al mio aspetto salubre

aduso a funzioni  sportive

                  

le nuvole con lo sviluppo

normali come altre ragazze

i giri segreti di ormoni                 

 

non davano prurito alle membra

in pieno turgore di curve

ignote carezze affettuose

 

potevo permettere approccio ?

durezza virile a difesa

di forme di grazia e di interno       

                  

celata financo a me stessa             

dovevo serbare la rocca

dai subdoli ladri di sesso

                  

più raro affiorava il richiamo

dei sensi ad esprimersi in gesti

non sforzo nel renderlo muto

                  

alzavo le grate all`impulso

di dire mi piaci a un ragazzo

coprirmi nell`adolescenza

                   

dai mille aggettivi un signore

maturo e con delicatezza

discreto bussò al mio castello

                  

il garbo fu grande e concessi      

l`entrata al giardino d’intorno

omaggio mi rese e rispetto            

                  

 

 

 

lustrando ogni petalo in me

finché rilassata in lusinga

le chiavi in fiducia affidai

 

di accesso alla mia giovinezza

la spinta soltanto di amore

rendeva possibile amplesso

                  

rapporto accettato in letizia

ma sciapo in complesso il sentire

attenta a curarmi in aspetto

                  

ornata e dipinta a misura                

bellezza da foto e da sguardi

da corsa da canto e da scena

                  

finì con lo sposo l`intesa

decisi al teatro donarmi

modesta carriera negli anni            

                  

attrice mi sogno ancor oggi

in scena che arrivo in ritardo

nei titoli amata da brando 

                  

applausi come ospite in reggia

scordarmi la parte e successi

ma accetto in saggezza il mio stato   

                  

mi allungo e proietto lontano

poi guardo lo specchio e mi cerco

deprimo e smarrisco il momento        

                  

allora all`aperto pedalo

in bici allontano la crisi

il fisico in moto ritrovo

                  

non posso in me dire altra storia

le ho tutte decise in ragione

mai colpi di testa o di cuore        

 

 

 

 

qualcosa di inquieto non scatta

se non lo decido in cervello

se manca una spinta o un motivo        

                  

son priva di vento interiore

non tendo giammai abbandonarmi

in regola accetto il piacere

 

ma vive da solo ha meandri

l` orgasmo organismo complesso

che muta ogni giorno nel ciclo ?

 

e palpita carne in umori

fluire e ritorni di linfa

circuiti finali alla vita?

                  

desidero io ho desiderio ?

indotta con tatto a provare

diletto di scambio nel sesso        

                  

non trovo risposta a chi chiede

“cos`è che ti piace e ti attira? “

non urto di istinti in lussuria

                  

nemmeno vibrar di trasporti

ricerco tracciati emotivi

in vergini campi mentali         

                  

non figli ma figlia a me stessa

avverto in me scissa un` assenza

un`ala mia tacita e scura

                  

ma come spontanea destarmi

tentare parola del corpo

unendolo in febbre a passione ?

                   

non sono a voltarmi  in profondo

aprire la porta a quell`urlo

che l` anima avvolge e la striglia.        

 

 

 

 

 

colossea scultura libreria

per le foto apri galleria a sx 

scultura libreria colossea di antonio bruni alla galleria alberto sordi 

dal 20 al 27 ottobre 2017 orari 8,30- 21 istallazione temporanea nella galleria alberto sordi della scultura libreria colossea di  antonio bruni

l’opera, che ricorda nel profilo l’anfiteatro flavio, è prestata come simbolo e luogo fisico e virtuale del festival un pensiero per roma, ma non è inseribile in una piazza, date le sue caratteristiche di montaggio e di deteriorabilità all’esterno.

colossea

raccoglie in abbraccio spirale

complessi cammini di studio

intrecci notizie astrazioni

immagini suoni grafie

sviluppo simile al legno

venato silenzio colori

 distingue rami pensiero

caduco conoscere tavole

 offrendo conserva difende

l`esposizione  di colossea è un invito alla raccolta delle idee in una struttura aperta. la creazione di una libreria, in un tempo in cui il libro sembra destinato a uscire dal mercato, è una sfida alla dispersione e alla superficialità. 

gli elementi che la compongono  sono tutti diseguali, come deve essere la pluralità delle espressioni. colossea le vuol accogliere in una composizione a spirale, immagine del sapere che avvolge, ma non rinchiude e non esclude. 

la struttura è formata da quarantaquattro elementi in massello di ciliegio, indipendenti e interamente smontabili, montati a castello. le giunture sono a incastro di spine, non incollate. la lucidatura è trasparente. può occupare dai sedici ai venti metri quadri, con un diametro tra i quattro e i cinque metri e un’altezza fino ai due metri e mezzo. in preparazione ci sono altri lavori ispirati all’urbe. 

l`autore si è avvalso del maestro ebanista leonardo ciccarelli per il taglio e la lavorazione del legno, dirigendo e seguendo tutte le operazioni, dalla stagionatura fino alla lucidatura, nel laboratorio di monsoreto di dinami in calabria.

antonio bruni realizza da molti anni lavori in masselli pregiati (noce, ulivo, olmo, ciliegio) reinterpretando la funzione tradizionale del mobile. 

l’opera si sviluppa dalla materia e dalla sua bellezza intrinseca ed è costruita in maniera modulare intorno a questi elementi, senza tradire l’uso e la vivibilità dell’oggetto. il mobile è ripensato nella plasticità del suo assetto di particolari e d’insieme, sfidando la variabilità dei luoghi, degli spazi e delle necessità. 

colossea è la prima opera di legno di antonio bruni esibita in mostra, in un luogo di grande prestigio nel cuore della capitale, di fronte alla sede del governo e della camera dei deputati, in asse con la colonna antonina: l’atrio della galleria alberto sordi, messa a disposizione da sorgente group.  colossea è la prima di una serie in lavorazione di grandi istallazioni ispirate ai simboli di roma.