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dante fasciolo: la tv con fede e ironia

dante fasciolo


la tv con fede e ironia

 

inventa sempre qualcosa di nuovo e di diverso:  dante fasciolo, programmista di raiuno per trent’anni, ha fondato un settimanale online che informa dalla politica all’arte: papale-papale.it , notizie senza infingimenti. testata dal nome curioso come il marchio che aveva elaborato negli anni 90: non firmato, cambia stile alla vita e che sfoggiava girando su una citroen rosa shocking (il modello a ferro da stiro): un tentativo di rivolta contro le imposizioni delle firme della moda.   

cominciò in rai negli anni 60 come redattore dei quaderni dell’ufficio stampa diretto da paolo valmarana, poi nella rubrica radiofonica per voi giovani (quattro anni prima della contestazione) con enrico gastaldi e quindi nelle rubriche religiose tv di cui divenne uno dei capitani.  firmò la fede oggi, ottavo giorno e la rubrica di padre mariano di cui mandò in diretta la voce, ormai flebile, pochi minuti prima che morisse, tra la commozione di tutti i tecnici, anticipando la notizia del telegiornale.    

ha indirizzato l’informazione religiosa su temi nuovi e coraggiosi: intervistò, non erano ancora famosi, madre teresa di calcutta, raoul follerau (l’apostolo dei lebbrosi), l’abbe pierre (fondatore di emmaus) e l’arcivescovo di recife helder camara (difensore dei poveri della favelas brasiliane). negli anni 70 ha sostento il primo movimento cattolico di lotta alla miseria mani tese contro la fame. 

tra le centinaia di programmi tv curati da dante ci sono anche quelli del pomeriggio, allora dedicati ai ragazzi ma che volle allargare all’interesse delle famiglie e degli adulti con l’inserimento di temi come la fotografia, la  scienza e i viaggi. ha anticipato un genere oggi di moda con la pechino parigi sull’originale  percorso della mitica itaca: stessa automobile rimessa in funzione così com’era e che ha dimostrato ancora una volta la validità dell’ingegno italiano.

programmista a tutto tondo, fasciolo è stato curatore anche dello spettacolo: ciao raffaella, loretta goggi in quiz, pranzo in tv con rispoli … per poi tornare ai culturali con combat film, linea verde, linea blu, grandi processi, grandi battaglie.

sua moglie laura ha difficoltà nel gestire, nella loro casa romana di via cassia,  il vasto archivio di materiali accumulati in attività anche fuori della rai. negli ultimi anni ha diretto la storica galleria d’arte “la pigna” nel centro di roma e la rivista arte e fede dell’unione cattolica artisti italiani di cui era presidente, e alcune trasmissioni su reti tv locali.

dante è  allegro e ottimista, un carattere che gli fa guadagnare molte amicizie, ed è grato delle opportunità che rai gli ha dato di fare un lavoro bellissimo.  guarda al futuro e pensa ad una televisione che riesca nuovamente  a portare (come faceva una volta) il mondo nelle case degli italiani, immagini vere, non la marea di chiacchiere che oggi ci tocca subire.   

ciak!

ma non serve!…moviola!?  cos’è …il rullo è a sincro!?  boh! non c’è…

e poi dicono che la rai è cambiata.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

el272 il viadotto 20191212

il viadotto – the bridge
nativita` xxix – christmas 29th 

di antonio bruni

il viadotto the bridge
silente volava l`arcangelo two soft wings
le ali in morbide ombre an archangel flew in silence
il mondo scrutava al tramonto perusing the sunset world
non era una limpida vista the sight was not clear
non nebbie né nuvole basse neither mist nor low clouds
tristezza in grigiore diffusa sadness dissolving into gray
si alzava dal fango e dai crolli soared out of mud and debris
macerie dov`erano gli orti ruins where gardens had been
e rapida venne la notte it soon was nightfall
il soffio di piume scendeva feathers breathed down
un alito caldo in conforto in warm comfort
ai pochi rimasti nel pianto to the tearful few
riparo cercava una coppia a couple searching for shelter
trovò un viadotto spezzato found a broken bridge
travaglio e apparve un vagito labour and then a whimper
dal grido profumo di vita from the cry a fragrance of life
mistero dell`uomo incarnato a mystery incarnate into man
bagliore tra ferri e cemento a ray among scraps and concrete
la voce si estese in cometa the rumours grew into a comet
l`arcangelo inviò una legione the archangel moved a legion
a dare l`annuncio ai dispersi: they gave the announcement
venite è nato un bambino! “come round, a baby has been born”
accorsero in tanti e fu gioia people ran in in great joy
brindarono in coppe di pioggia. and drank rain toasts.

 

elettrolettera 272 – anno xv – natale 2019 
acquerello di liuba novozhilova 
translation by rodolfo longo
interpretazione di antonio marziantonio https://youtu.be/0kqpibs2gu8
scarica la poesia e la raccolta illustrata di natale dal 1991
download the christmas collection from 1991 
http://www.antoniobruni.it/items.aspx?cat=raccolta
le poesie della nativita` sono ventinove:
il barcone (2018) l`asilo (2017) la questione (2016) il colonnato( 2015) la cupola e la tenda (2014)… e altre dal 1991
con l` aggiunta della serie tempo di natale: maria – giuseppe – l` asino – il bue- non era un`insegna ma stella.
le interpretazioni di gabriella casali, cosimo cinieri, loredana martinez, antonio marziantonio, sergio nicolai, lucia poli,
mariano rigillo, anna teresa rossini, edoardo siravo, silvia siravo, pamela villoresi,
sono sul canale youtube antonio bruni : 
liste della nativita` ( sono tre: domus talenti, camera deputati e singole) https://www.youtube.com/user/brantoniob/playlists
per richiedere di inviare gratuitamente la elettrolettera ad altre persone: http://[email protected]

  

 

 

 

 

 

el276 concerto di pentole 20200315

el 276 concerto di pentole 20200315

 

arbor benefica laudat

elettrolettera
n.276 – anno xvi – 15 marzo 2020

una poesia e inviti culturali

www.antoniobruni.it

 

elaborata dawedot.net


foto massimiliano antonini

 

 

“concerto di pentole dalla finestra di un cortile condominiale”
è un monologo teatrale di antonio bruni interpretato nel
2018
nella galleria 28 di pietra a roma dalle attrici loredana martinez, roberta marcucci, carmela ricci, marta scelli e il mese scorso da ornella cerro (foto a sx) nel teatro dei ginnasi.
video:https://youtu.be/7duarzujaia
testohttp://www.antoniobruni.it/view.aspx?id=697

 

 

 

suoniamo insieme intonati e stonati

da bari ad aosta da udine a melfi

è tutto un concerto in finestre e balconi

teatro di scena con mestoli e pentole

cantiamo con forza inni e canzoni

la casa s’infiamma d’intensa presenza

è l’ora di uscire al freddo in terrazza

brindiamo bandiere distanti e in contatto

di suoni e di reti il virus ci ha uniti

decada isolato l’oscuro nemico.

 

 

 

la poesia a fianco è stata scritta ieri per i concerti dal balcone.

la protagonista di “concerto di pentole” è una donna sola con ambizioni di artista. decide di esibirsi dalla sua finestra nel cortile condominiale in un concerto improvvisato di canti accompagnati dai rintocchi di padelle, mestoli e coperchi.

 

concerto di pentole -loredana martinez galleria 28 di pietra roma 27 aprile 2018 videohttps://youtu.be/ua3uzje-yco

quanta gioia si è manifestata in questi giorni nelle esibizioni spontanee dalle finestre?

concerto di pentole
carmela ricci galleria 28 di pietra roma 4 maggio 2018
videohttps://youtu.be/ubrbtvftmu0

sognando i serpesci, di antonio bruni, scritto nel 2004, narra di persone affette da solitaria mania. in tanti abbiamo un serpesce che si agita dentro di noi e che si affaccia nella vita con strani comportamenti.
per leggere i serpescihttp://www.antoniobruni.it/view.aspx?id=700

concerto di pentole –marta scelli 2018 videohttps://youtu.be/h8kw7yybbls

i serpesci sono figure di legno di antonio bruni. strani animali, né serpi né pesci, sono la raffigurazione fisica delle manie che vivono e si affacciano dentro di noi.
per vedere i serpesci di legnohttp://www.antoniobruni.it/view.aspx?id=687

concerto di pentole
roberta marcucci 2018videohttps://youtu.be/jotpb6mlaqs

un altro monologo di “sognando i serpesci” racconta di un giovane che ama suonare le tegole del suo tetto come fosse un tamburo.
letizia e il tamburinointerpretato da:

marta scelli 2018 videohttps://youtu.be/ykyfwcub4um
ornella cerro teatro dei ginnasi 2020 videohttps://youtu.be/vyt9_j__toi

 

il concerto di piazza vittorio (natale 2003 )parla di un concerto spontaneo con strumenti occasionali. e` interpretato da
lucia poli, mariano rigillo, anna teresa rossini, silvia siravo, pamela villoresitempio di dioniso roma 2007https://youtu.be/wl9cig4dvqa
loredana martinez
festival pensieroxroma 2017 (manca il video)
lucia poli (foto a dx) -il concerto di piazza vittorio, camera dei deputati 2015, videohttps://youtu.be/m2tastb0zea

piermarco venditti ha interpretato tre personaggi di sognando i serpesci:
camicie bianche
2020 teatro dei ginnasihttps://youtu.be/jdfk5qsif0e
2018 di pietrahttps://youtu.be/wikkv6knnqo
contare
2020 teatro dei ginnasihttps://youtu.be/vfzwvizatji
2018 galleria di pietrahttps://youtu.be/01-lkavcmfi
il mestiere di stringere le mani
2020 teatro ginnasihttps://youtu.be/kgdwjaidfw

federico pacifici ha interpretato di sognando i serpesci:
camicie bianche2018 galleria 28 di pietra videohttps://youtu.be/stphk4qxjtm

contare2018 galleria 28 di pietra videohttps://youtu.be/tec2_sog7ps

 

il coro dello stabile dei giovani (valentina del monte, laura scala, camilla tibaldi, benedetta vergari)

ha interpretato, di sognando i serpesci,
zia viola teatro dei ginnasi roma 16 febbraio 2020,
videohttps://youtu.be/jzhfjsnngec.

altri personaggi di sognando i serpesci sono stati interpretati da loredana martinez, roberta marcucci, carmela ricci, marta scelli,emma marconcini , elvira giannini, nella galleria di pietra 2018. video: youtube canale antonio bruni lista serpesci oppurehttp://www.antoniobruni.it/view.aspx?id=700

 

 

 

 

 

 

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elettrolettera

una poesia e inviti culturali

pasqua che verrà

pasqua che verrà

pasqua che verrà

 

non è più un presagio:

in chiuse membra

si è oscurato il cielo

e l’alito nero

mozza il respiro.

 

sarà il mattino

a spalancare porte

nel grido dell’annuncio

colore dell’aurora.

 

poesia pubblicata in elettrolettera 277 del 5 aprile 2020 con l’acquerello annuncio di lucrezia stella bruni e inviti a collegamenti e iniziative culturali attraverso la rete.

elettrolettera è leggibile su http://www.antoniobruni.it ; per riceverla gratis scrivere a [email protected]

anni 60 all`augusto -being sixty at the augusto high-school

anni 60 all`augusto -being sixty at the augusto high-school

anni sessanta all’augusto  being sixty at the augusto high-school
via appia correva sul tram the appian way travelled aboard a trolley- car
severo quel bianco liceo our frowning white lyceum
non dava risparmio allo studio gave no rest to classes
in giacca cravatta e grembiuli jacket ties and uniforms
ingenui maturi ed ardenti naïve yet mature and eager
tradurre un rovello di mente we would translate brain tricks
dai classici testi una sfida ancient texts issued a challenge
i libri nel sacco e la voglia books satchels and fever
cambiare un mondo invecchiato would change an obsolete world
enzima di giovani idee young ideas in their prime
giornale da scrivere insieme a journal to write together
riunioni e le gite in corriera meetings and coach-trips
ballare in salotto e canzoni dancing home parties
nascevano amori accennati one-day wooing and flirting
risate in piccole foto laughter songs and small pictures
restiamo ragazzi nel fondo in our souls we stay teens
continua la lunga amicizia everlasting friendship goes on
risale ai tempi di augusto dates back to augustus’ epoch

il mio novembre

 il mio novembre    -dedicata a renato varese

il mio novembre

 

 

di me nato in novembre

ricordo pioveva lassù

al nono piano via licia

romano quartiere

tra mura e cantieri

ora tornato giro le strade

tossendo al rumore

gli occhi di brune colline

tra densi palazzi

immagino vigne

nei bar odora il caffè

non ombre di vino lontane

perché cittadino ho lasciato

l’affetto in cima alla marca?

sette anni nel bello

stupori diletto e lavoro

ricordi renato

quando affacciai le prime parole

scrivesti a colori

che veneto davano al cuore e

veneto sono

di larghe campagne

crocchiare di sterpi a violini

sorrisi velati di nebbia

in questo novembre che fugge

perché l’abbandono.

 

millenovecento ottantasette

mostra di enrico bravo presentata da antonio bruni

scarica il catalogo pdf a sx

guarda il video della mostra su youtube: https://youtu.be/eovlgcurgro

sabato 18 settembre 2021 alle ore 17,30  nel salone nobile della storica villa morosini cappello a cartigliano, si inaugura la personale di scultura  ceramica e pittura del maestro enrico bravo “armonie senza direzione”. antonio bruni presenta la mostra insieme al sindaco di cartigliano on. germano racchella. l`esposizione accosta lavori recenti ad altri  storici e generi diversi: sculture ceramiche a tutto tondo, tavole di smalto, acrilici e olio. la mostra proseguirà fino a sabato 2 ottobre, orari: sabato 25 e 2 ottobre ore 17,30-22; domenica 19 e 26 ore 9-12,30 e 17,30-20, martedì 21 e 28 e giovedì 23 e 30 ore 17,30-22. è necessario il green pass per l’accesso alla mostra. ingresso gratuito.

le forme dell`anima

enrico bravo lavora a tempo pieno nel suo laboratorio di cartigliano e continua, a ottantasei anni, con entusiasmo ed energia,

a rappresentare le forme di cui la sua anima è ricca. non ha la disillusione dell’anziano, non soffre la pigrizia della senescenza.

l’eros, essenza della vita, è la scintilla che accende la sua genialità per rappresentare, in forme arditamente simboliche, la creatura femminile. la morbida profondità, il curvilineo profumo, i volti dell’interiorità emergono da tutte le tipologie: ceramiche a tutto tondo, tavole a parete, figure lineari, pitture.

la donna è protagonista ma non è vista nella sola carnalità, che, pure trasfigurata, è sempre potentemente presente.

bravo la espone nella complessità della sua dimensione, nelle meditazioni solitarie, nella forza , nella sofferenza della condizione, nella gioia prorompente della vitalità.l’anima emerge dalle volute avvolgenti delle forme.

enrico si interroga  sulla spiritualità. il mistero della presenza divina, rivelato attraverso la parola, la passione e la resurrezione, è indagato soprattutto nelle tavole di smalto, che narrano dolcezze, asperità, contrasti, speranze, figure, astrazioni e rilievi. leggere queste tavole di smalto è un impegno intenso.

l’esposizione di cartigliano non è un’antologica, non è la conclusione di un percorso, ma accosta lavori recenti con altri precedenti e generi diversi. la mostra guarda al futuro, serve a immaginare ciò che enrico bravo vuole ancora donarci.

altre notizie   enrico_bravo_scultore  – il_crocifisso di enrico bravo –

liberiamoci dall`itanglese

liberiamoci dall’itanglese

nuova armonia rivista di rai senior  n.2/2015 

nell’estate del 1991 girava una divertente canzone dei trettre: beach on the beach, quando fa i reflex  sopra il mar senza fare love non si può star, (…) quante signorine very nice fanno uscire pazzi tutti i boys(…) you know che quando torni back alla città tutto finirà(…) siamo ancora in summer time (…)se poi ci scappa un kiss o se poi per caso mi dici yes tanto è tutto scritto nelle stars (…) you dance insieme a me…

il testo era esemplificativo del nostro maldestro tentativo di parlare inglese storpiando l’ italiano. venticinque anni fa la canzone si riferiva al linguaggio degli spettacoli popolari e della pubblicità. oggi il fenomeno è straripante, tanto che si sta formando una nuova lingua: l’itanglese.  
il deterioramento è patrocinato purtroppo dalle istituzioni pubbliche, dall’informazione e perfino dalle università. la camera dei deputati, luogo della sovranità nazionale, dove si dovrebbe parlare la lingua corretta, usa ufficialmente, da almeno due legislature, il termine question time invece di interrogazioni parlamentari. non è il solo caso: persino le leggi sono infarcite di anglismi, complicando la loro già difficile comprensibilità.  il governo intitola senza motivo: jobs act (riforma del lavoro) spending review (revisione della spesa) …

chi abusa di parole straniere vuol apparire informato, colto e alla moda; chi  ascolta ha invece un’impressione di approssimazione, sciatteria, incomprensibilità.  si tratta solo di pigrizia?  l’italianista claudio giovanardi, che ha approfondito la commistione linguistica, sostiene: è come se si sentisse una sorta di dovere di ospitalità verso i forestierismi, così come accade se in casa nostra entra un estraneo di riguardo: lo si accoglie con tutti gli onori, mentre con i parenti si è talvolta sbrigativi e distratti. a volte basterebbe davvero poco per facilitare il successo di una parola italiana. un caso esemplare è quello di car sharing, che noi proponevamo di adattare in auto condivisa.

anna maria testa, docente e pubblicitaria, ha diffuso nella rete una petizione intitolata dilloinitaliano, con migliaia di sottoscrittori e si è rivolta all‘accademia della crusca per tentare una resistenza. il problema investe l’immagine dell’italia e la sua autorevolezza. la nostra è la quarta lingua studiata al mondo: perché soffrire complessi d’inferiorità rispetto agli anglofoni? 
ci saranno ritorni negativi in diversi campi. sostiene maria luisa villa: la lingua italiana potrebbe ritrovarsi mutilata di tutti i nuovi termini della scienza, e quindi, nel giro di pochi anni, potrebbe diventare inadatta a trasmettere sapere scientifico.
e’ vero che alcune parole sono entrate nella lingua (sport, film, taxi… anche se esistevano analoghi termini italiani: diporto, pellicola, autonolo) ma ci sono voluti anni per assimilarle in un ambito misurato.  i quotidiani oggi compongono titoli e articoli nella nuova lingua meticcia: il wellness come marketing strategico del made in italy  (il sole24ore, 22 marzo 2015); su cinque termini quattro sono inglesi e uno italiano. 

televisione, radio e pubblicità sono i sovrani della lingua parlata, mentre quotidiani e rotocalchi lo sono di quella scritta. sono i giornalisti, i presentatori e i pubblicitari che impongono i termini del linguaggio e hanno la responsabilità maggiore dello smottamento.

l’ itanglese è idioma vincente nella rai (sei in o sei out?) nelle trasmissioni, nell’informazione, nel linguaggio amministrativo, burocratico e produttivo, finanche nei nomi delle direzioni. per essere anglofoni al massimo si arriva a pronunciare sammit la parola latina summit. 

afferma claudio giovanardi: il potere modellizzante del servizio pubblico in fatto di lingua è da sempre enorme. come non stigmatizzare diciture come rai international, rai educational, rai news, rai movie, rai fiction e altre ancora? non è difficile vedere in queste mode esterofile lo stesso principio di subordinazione culturale che aveva portato i nostri burocrati a coniare un ministero del welfare alcuni anni or sono, poi per fortuna scomparso dall’orizzonte. dalla rai filtra finalmente qualche buona notizia. in due casi, almeno, la denominazione inglese è stata rimpiazzata da una italiana: da rai international si è passati a un trasparentissimo rai italia e da rai educational a un convincente rai cultura. non è avventato sperare in una conversione prossima di rainews in rai notizie (o, come noi proponevamo, rai informa).

gli studiosi della lingua sono neutrali, prendono atto e inseriscono i nuovi termini nei vocabolari, ma chi comunica e crea la lingua deve fare attenzione a come parla e scrive. la responsabilità è individuale e collettiva. il servizio pubblico, rappresentante della cultura e dell’immagine nazionale nel mondo, avrebbe o no il dovere di usare correttamente l’italiano? quale migliore giustificazione e distinzione del ruolo sovvenzionato dal canone? come convincere i colleghi tutti della rai (informazione, programmi e amministrazione) della necessità di uno sforzo nell’uso quotidiano della lingua? esemplare è la rubrica di francesco sabatini (autore con coletti del dizionario disc) in uno mattina della domenica. non servono gli editti e i regolamenti; sarebbe utile all’interno dell’azienda un movimento di opinione che promuovesse questa tendenza. il buon esempio deve partire dall’alto, dai documenti ufficiali.   

 

amore italiano

e’ calda la lingua

che parla d’amore

avvolge nel canto

sussurra al richiamo

ne amano il tono

 gli amici stranieri

si può non tradurre

la dolce parola

ragiona coi sensi

esprime il sorriso

è musica in voce

rimane preziosa

 in mente e ricordi

si scrive e declama

fedele nei suoni

[email protected]

il chiaro e il cupo 20150504 fair and foul

il chiaro e il cupo

è il chiaro che accorre

se trema la terra
è il cupo in cappuccio
che imbratta e distrugge

il chiaro è inerme

il cupo ha il bastone

è il chiaro che dona
il cupo saccheggia

è anonimo il chiaro
il cupo si gloria
il canto del chiaro
le urla del cupo 

quattro maggio 2015

 

fair and foul

 

fair rescues

when the earth quakes

hooded foul

mars and destroys

fair is armless

foul grips a cudgel

fair donates

foul plunders

fair uses discretion

foul struts about

chanting fair

howling foul

translation by rodolfo longo 

 

20150504 chiaro e cupo

mi riconosco nelle monellerie del cupo! caterina banella

io e te siamo chiari….senza alcun dubbio!

 

lasciamo lo scuro a quei cretini di black blocks….
mi auguro che finiscano tutti in prigioni scurissime… ellena

 

caro antonio,

i tuoi versi mi vengono a trovare come ospiti amici….
cristina foglia

 

lirica stupenda……è “chiara”!!!  carla barozzi

 

complimenti per tutto quello che esprimi negli ambiti letterari

molto interessante. francesco luzza

 

grazie, caro bruni, della poesia il chiaro e il cupo, che dialettizza
 liricamente un dato morale lapideo e stabile nella vita dell`uomo,
oggi più che mai imperante. vitaliano tiberia

 

complimenti, questa tua bella poesia, mi giunge con il suono della lingua italiana,
 ancor piú densa e vera. sono a rio de janeiro. antonella rita

com ` è vero, antonio. un abbraccio. pamela

grazie, antonio, è stato un piacere e un`emozione leggere i tuoi versi.
 alessandra toro  ottaviano