Posts by Daniele

dalila – dal ciclo da eva_a_maria le donne della bibbia

dalila

 

al tocco è velluto

la mano che spezza

la schiena nemica

sento bambino

l’uomo disteso

sbordante il cuscino

che lieta ti offro

nel grembo rifugio

al vigile sonno.

dov’è il nervo

d’acciaio il fiato

rombante in tempesta

nascosto nei solchi del petto

dimmi il segreto

che urla paura

saprò dondolarti nel cuore.

 

dalila – dal ciclo  da eva_a_maria le donne della bibbia

http://www.antoniobruni.it/view.aspx?id=219

scarica pdf a sx con testo biblico e commento di nonis

2019 il viadotto – the bridge

 

il viadotto – 2019 – the bridge

scarica il pdf  a sx con la poesia e l`acquerello di liuba novozhilova

interpretazione di antonio_marziantonio https://youtu.be/0kqpibs2gu8

scarica la collezione illustrata della  natività del 1991

 

 

il viadotto the bridge
silente volava l’arcangelo two soft wings
le ali in morbide ombre an archangel flew in silence
il mondo scrutava al tramonto perusing the sunset world
non era una limpida vista the sight was not clear
non nebbie né nuvole basse neither mist nor low clouds
tristezza in grigiore diffusa sadness dissolving into gray
si alzava dal fango e dai crolli soared out of mud and debris
macerie dov’erano gli orti ruins where gardens had been
e rapida venne la notte it soon was nightfall
il soffio di piume scendeva feathers breathed down
un alito caldo in conforto in warm comfort
ai pochi rimasti nel pianto to the tearful few
riparo cercava una coppia a couple searching for shelter
trovò un viadotto spezzato found a broken bridge
travaglio e apparve un vagito labour and then a whimper
dal grido profumo di vita from the cry a fragrance of life
mistero dell’uomo incarnato a mystery incarnate into man
bagliore tra ferri e cemento a ray among scraps and concrete
la voce si estese in cometa the rumours grew into a comet
l’arcangelo inviò una legione the archangel moved a legion
a dare l’annuncio ai dispersi: they gave the announcement
venite è nato un bambino! “come round, a baby has been born”
accorsero in tanti e fu gioia people ran in in great joy
brindarono in coppe di pioggia. and drank rain toasts.

                                                                     translation by rodolfo longo

il venditore di sogni

il venditore di sogni

 

non ornano casa

non scaldano terga

non perdono peli

ma larghi colori


in voli d’incenso
offrono al sonno
i miei tappeti
più di uno per notte
li comprano tutti
nervosi e tranquilli
amanti e nemici
artisti e ignoranti
li pagano in fiati
li godono e soffrono
li perdono in mente

il colore dei silenzi – silence and colours

il colore dei silenzi – silence and colours

giuseppe panico interpreta il colore dei silenzi

https://youtu.be/mjkzoqcm1z0

 

il colore dei silenzi silence and colours
il freddo assume colori the cold puts on colour
delinea e sfuma contorni sketches shades off outlines
disteso in umani silenzi lays on many a human silence
accoglie le timide luci lets in shy lights
nel buio che domina il giorno in a darkness that dominates the day
e cela i sentieri di vita and hides the paths of life
translation by rodolfo longo

 

 

 

 

 

 

 

renato varese, maestro pittore di conegliano

renato varese, maestro pittore di conegliano

ha compiuto novantaquattro anni, l`otto maggio duemila venti, il maestro renato varese, fecondo in arte come la sua terra, conegliano, perla della marca trevigiana, di cui è esponente culturale. pittore, grafico, incisore, ceramista e scultore, continua a realizzare centinaia di opere, diffuse nel mondo.

ammiro la nitidezza del segno, la capacità di inquadrare e armonizzare gli spazi, i suoi grigi, profondi e intensi, accostati, non in contrasto ma in complemento, alle scale dei rossi.

amo le sue case veneziane, isolate nella laguna, nello splendore dell’oro e dei toni sontuosi, nel silenzio della latenza umana. sono affascinato dall`immobilità  delle acque morte, che specchiano rustici fabbricati in orizzonti nebbiosi.

le figure sono ieratiche, drammatiche, inquiete. vescovi, guerrieri medievali, contadini, donne senza trucco, maghi e arlecchini, insieme ad animali scarnificati, vessilli laceri, rami recisi, frutti penduli, formano processioni che gridano una condizione di malessere interiore.

le immagini reclamano domande esistenziali, interrogano il mondo e il soprannaturale.   l’arte non consola ma provoca il pensiero.

fb renato varese – http://www.renatovarese.it

 

 

renato novanta

 

traboccano al sole osterie

insegne ammiccanti al prosecco

tra miti colline di maggio

festeggiano in coro il pittore

che ha reso al moderno l’antico

ha espresso il suo mondo dei sogni
figure con poveri panni

domande profonde e argute

interni sanguigni di bestie

angurie civette e ombrelli

prelati saccenti di mitrie

si adunano questi elementi

discutono arditi il mistero

da lungo inseguito e tentato

la mano compone la scena

maestra inquadra gli spazi

la mente non smette ricerca

disegna e indaga il suo io.

 

otto maggio duemila sedici

 

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festa per gli ottanta di renato

 

accorrono in mostra i tuoi sogni

enigmi fantasmi illusioni

figure scandite in umori

domande in carne inquietanti

pensieri riflessi nell’io

scenario che eseguono in coro

 si intona nel bianco di spazi

esulta nell’oro di sfondi

festeggia la vetta di artista.

 

otto maggio duemila sei

 

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altre poesie ispirate e dedicate alle opere di renato varese:

acqua morta 2016

i grigi di renato 2004

un’insegna in autunno 1996

l’usignolo non canta più 1989

il mio novembre 1987

laguna 1986

 

via crucis – the cross

        via crucis – the cross  con le formelle di  luigi rincicotti  translation by rodolfo longo

 testo, immagini e traduzione, scarica il pdf a sx

La cupola e la tenda -a dome a tent

Storie della Natività XXIV Natale 2014

Liuba Novozhilova I magi
Liuba Novozhilova I re magi

La cupola e la tenda

sfarzosa abbagliante grandiosa
si erge città di palazzi
protervi complessi intriganti
3
giardini adornano gli attici
insegne e araldici stemmi
per ogni facciata un racconto
6
dai piani più alti si scruta
il medio centrale di uffici
distanti quartieri più spogli
9
è come se fosse protetta
da cupola in gas impalpabile
calotta di nitido vetro
12
cartello silente la domina
figuri diversi invischiati
cravatte canotte sottane
15
con tonache caschi e alamari
profumi belletti sudori
di sordidi luoghi di svago
18
li unisce in congrega segreta
tangente denaro liquame
non puzza si accumula in pozzi
21
corrotto corrompe e dilaga
affari immediati su urgenze
cantieri avviati e sospesi
24
arriva una misera coppia
ha appena eluso il confine
passando in spinoso sentiero
27
un asino e un ventre rigonfio
il trio è lacero e goffo
in cerca di un letto e accoglienza
30
lontano e ignoto ospedale
c`è un campo di profughi aperto
lo stato annuncia assistenza
33
ma dentro infernale abbandono
baracche trafango e rifiuti
è libera solo una tenda
36
è morto il vecchio occupante
li accoglie il suo cane in attesa
giaciglio e la donna si stende
39
è notte lei già trascolora
la illumina fissa una stella
il bimbo che è natorisplende
42
accorrono i miseri intorno
intonano in lingue mischiate
speriamo in colui che è incarnato!
45
e l`urbe affannata sonnecchia
la fogna dei soldi la ubriaca
ignora l`evento che è storia.
48

 

A dome a tent

sumptuous dazzling grand
does the city of palaces hover
baffling intriguing villainous
3
gardens adorning attics
signs and coats-of-arms
one façade one deal
6
tall storeys command
the offices down under
the bare distant districts
9
a city seemingly protected
by an impalpable gas dome
a neat glass bowl
12
a tacit consent rules
intermixed different cads
neck-ties vests and petticoats
15
frocks helmetsand frogs
perfumes makeupand sweat
in dirty leisure places
18
enticed into a secret gang
by bribing money and sewer
heaped up in corruptedwells
21
odourless overflow corrupting
business urges and presses
yards with no work in progress
24
a poor couple shows up
down a thorny path
has just cheated the border
27
a donkey and a swollen womb
the three ragged and clumsy
looking for accommodation
30
a far-off unknown hospital
a refugee camp is open
the state promises help
33
a place abandoned and hellish
just muddy huts and rubbish
one tent is available
36
the old occupant is dead
his dog attending welcomes them
a straw bed the woman lies down
39
it is night-time she grows pale
a star lights up her face
the new-born baby is shining
42
miserable people draw round
foreign languagessing in hope
” he who became incarnated!”
45
intoxicated by rotten money
the city fidgets and dozes
ignores such historical event.
48
translation by rodolfo_longo

sampietrini commenti

commenti dei lettori

sampietrini

risuonano musica antica

carezza di ruote rimbalza

su rude mosaico di pietre

che dona alle piazze il colore

di vita romana e mondiale

resistono i cubi di roccia

a danni di pioggia e di buche

assorbono polvere e insulti

difendono scorci di storia

primo gennaio duemilaquindici

 

commenti dei lettori

 

grazie,hai fatto un regalo a roma e tutti coloro che la amano.
carla barozzi

 

sui sampietrini chi viaggia in motorino come me ha ovviamente molto da ridire, ma forse hai ragione tu…).  luigi marinelli

 

sui sampietrini sono dell`opinione che in linea di massima è più che giusto “conservare”, tuttavia ci possono essere dei punti particolari (limitati al massimo) nei quali le “attuali” esigenze di insonorizzazione e/o sicurezza del traffico, non è così scandaloso prendere in considerazione una sostituzione adeguata dei sampietri.le scuole di pensiero è bene siano diverse e poi si prenda democraticamente in considerazione la più condivisa, senza idee preconcette ma senza “modernismi” ad oltranza nella fattispecie.gianni  fasani

la musica della tua poesia mi farà compagnia per tutto il giorno.sergio nicolai

 

la poesia sui sampietrini è molto carina e molto divertente. e` piaciuta anche alla mia amica daniela e ti facciamo i complimenti.grazie per le informazioni relative alle fantastiche idee partorite dai nostri assessorati comunali.miranda martino

 

io ho gridato costernata allo scandalo, i sanpietrini ( si può scrivere anche così, con la n)  sono il simbolo della città, e li vogliono sostituire con l`asfalto? mi viene da piangere! facciamo una petizione da sottoscrivere on line?
tullia ranieri

      

 
 
 
 
 un assessore capitolino intende vendere i sampietrini, che pavimentano le antiche piazze romane, e di sostituirli con fondi di asfalto, meno rumorosi ma indubbiamente più fragili e banali. le amministrazioni comunali romane sono state storicamente barbare, capaci di rovinare ciò che c’era di buono pur di produrre costosi, anche se inutili e ridicoli, lavori pubblici, come negli anni sessanta, quando furono aboliti tram e filobus e le loro corsie preferenziali per fare spazio all’invasione delle automobili.    

 

 

 

 

 
   
   

 

chi sono – una breve autobiografia

bioversigrafia
io scrivo e descrivo
in versi e dizione
ascolto i pensieri 
ti scruto i misteri 
se doni uno sguardo 
la strofa ti rendo 
è come ossessione 
di metrico dire 
ardire di dare 
con sole parole 
i sensi con suoni 
compongo in segreto 
inseguo la gloria 
e intanto che attendo 
s`imbianca la barba
ma brilla la testa 
guadagno non pane 
ma moti di riso 
non faccio fattura 
né d`iva né in danno 
in vita civile 
ho un solo mestiere 
comunico al mondo 
evviva la tele! 
non seguo correnti 
di lettere e stampe 
ma un solo indirizzo 
in rete mondiale:
www.antoniobruni.it

questi versi sono uno scherzo.    sono nato a roma il 15 novembre 1946, terzo e ultimo figlio; mio padre era un sottufficiale dell`esercito, mia madre era fotografa e poi maglierista; appena sposati si trasferirono a roma dalla calabria. i genitori ci stimolarono severamente agli studi. abitavamo al nono piano di un condominio di via licia, la casa della nascita, accanto alla zona archeologica di caracalla.

cominciai a scrivere poesie da adolescente poi smisi per scrivere articoli. cominciai col dirigere per tre anni il giornale studentesco del mio liceo classico, l`augustus. anni meravigliosi per me, i `60. d`estate giravo l`europa in autostop, ero ricco di amici e collaboravo con settimanali (la discussione, il nostro tempo) e con agenzie di stampa (ips e spes).

a vent`anni, prima di laurearmi in lettere classiche alla sapienza, l`inizio della collaborazione con la rai, nel settimanale televisivo cordialmente. da allora ho lavorato ininterrottamente (tranne il servizio militare) nei programmi e nelle relazioni internazionali di quest`azienda, che mi ha dato possibilità di esprimermi, mi ha fatto conoscere il mondo e personalità della cultura, dell`arte e della vita civile. (vedi la pagina dedicata alla rai)

sono sposato con laura maria teodori, che ha insegnato filosofia e storia nei licei, è stata allieva di augusto del noce e armando rigobello per il pensiero filosofico e di enrico baragli s.j. e bartolomeo sorge s.j. per l`analisi della comunicazione. ha pubblicato due saggi: dio in tv? (città nuova 1983) , il bambino elettronico  (mille e una scuola, de agostini 1989). abbiamo tre figli: alessandro maria, lucilla maria, lucrezia stella e due nipoti leonardo marius e edvard teodor.

laura legge e critica severamente tutti i miei lavori.

ho un altro interesse: realizzo mobili e sculture in legno massello (noce, ulivo, olmo, ciliegio), seguendo tutto il processo, dall`albero alla stagionatura del legno, al disegno, alla realizzazione in falegnameria; da “grande” voglio fare il falegname. (vedi mobili e sculture)