Poesia pubblica su Elettrolettera
per la scomparsa del presidente Scalfaro.
Lo avevo intervistato nel 1992 prima che fosse rieletto parlamentare e poi Presidente della Repubblica. Scalfaro poi mi scrisse nel 2003 a proposito di una poesia pubblicata su IL POPOLO.
Oscar Luigi Scalfaro
Di fede profonda e distinta
da Stato che è di ogni persona
da legge che è metro per tutti
fu fermo in pubbliche scelte
austeri e frugali i costumi
agiva in etica e regole
amò gli avversari di idee
di molti divenne maestro
difese la Costituzione
Elettrolettera 29 gennaio 2012
Nella primavera del 1992, le elezioni politiche anticipate esprimevano la crisi della Prima Repubblica. Cominciava a sbandare la Democrazia Cristiana, che aveva retto il paese per quasi cinquant’anni. Con Dante Fasciolo e Corrado Granella proposi all’allora dirigente della DC Pierferdinando Casini, un’iniziativa di comunicazione adatta al momento: registrare una breve intervista con i parlamentari più attivi e dignitosi politicamente, su cosa avrebbe potuto e dovuto fare il loro partito per rinnovare l’Italia. Ogni deputato avrebbe poi diffuso la sua intervista attraverso diversi canali.
Aderirono in molti.
Invitai anche Scalfaro che mi rispose esitante:
“ Perché si rivolge a me? Ho l’impressione che i dirigenti del partito non vogliano nemmeno ricandidarmi alle elezioni.”
Insistetti dicendogli che nei momenti difficili si ha bisogno delle persone migliori, anche se ai margini della mischia. Scalfaro accettò, mi disse, per rispetto del mio entusiasmo.
Ebbi occasione di un altro contatto con lui dopo undici anni. Dal 2001 al 2003 pubblicai ogni giorno sulla prima pagina di “Il Popolo”, diretto da Giampaolo D’Andrea, una poesia di commento all’attualità politica. Il giornale chiuse per una miope scelta dei dirigenti della Margherita, che rinunciarono ad una testata nota e di grande tradizione storica. Pubblicai in un libretto dal titolo “Il quotidiano in versi” una selezione di quelle poesie e ne inviai una copia al Senatore a vita Scalfaro che mi onorò di una lettera autografa, una tra le più belle soddisfazioni della mia vita.
“Ricevo la bella pubblicazione che riporta le sue poesie politiche che facevano di annuncio su “Il popolo” fino alla dolorosa chiusura del gennaio di quest’anno. Ricordo quante volte le ho lette. Certo la Provvidenza le ha donato una viva e profonda vena poetica:molta ammirazione! Continui; chi è corifeo, ha la voce anche per chi non l’ha. Apro e leggo molte felici istantanee…ecco “La pistola inutile” “affronta la vita da inerme, sarai più sicuro nel cuore”. Molto bello e molto attuale: vince chi più crede e più ama.
Dobbiamo ricordarcelo. Grazie di cuore. suo Oscar Luigi Scalfaro – 4 settembre 2003
Nel fallimento politico, economico e morale della classe dirigente la seconda Repubblica, l’Italia si è tenuta in piedi grazie alla guida ferma degli ultimi tre presidenti, Scalfaro, Ciampi e Napolitano, esponenti della generazione e delle tre correnti di pensiero (cattolica, laica e comunista) che fondarono lo stato democratico. Ai tre presidenti ho dedicato la poesia “Donna a figura intera” sui centocinquanta anni dell’Unità d’Italia. (vedi L’italiana). I presidenti ne hanno saputo incarnare lo spirito e nel loro magistero ne hanno indicato le speranze.
La pistola inutile
Se acquisti pistola sceriffo
ti senti in pellicola eroe
poi l’arma ti infiamma bersaglio
tu sbagli la prende tuo figlio
lo scherzo in tragedia divampa
armato ti trova rapina
bandito ha paura e ti centra
affronta la vita da inerme
sarai più sicuro nel cuore
Dalla prima pagina del quotidiano IL POPOLO
sette giugno 2002
Ho letto, come sempre, la tua poesia e la trova perfettamente in linea con quello che ho sempre pensato!
Per mia scelta, non ho mai sparato un colpo con un’arma da fuoco in vita mia! Solo il fucile ad aria compressa nei luna park, il fucile a molla subacqueo (quando si riusciva a farlo in apnea!) e l’arco e freccia come sport di tiro a segno! Grazie per la tua sintesi, lodata anche da Scalfaro. Salvatore Morello
Ho molto gradito e condiviso il tuo pensiero sulla pistola inutile. Mario Pezzella
che tragica attualità! Antonio Minasi
Consensi da Monica Flores, Claudio Giovanardi, Federico Pacifici, Veronica Terilli, Marco e Renata Blaser, Mirella Comelato