Zia Viola da Sognando i serpesci
interpretazione del coro del Teatro Stabile dei Giovani: Valentina Del Monte, Laura Scala, Camilla Tibaldi, Benedetta Vergari
16 febbraio 2020 Teatro dei Ginnasi Roma
Zia Viola
Iaia
Mi chiamo Iaia e sono considerata come la meno bella in famiglia: ho i lineamenti rozzi di mio padre. Mia madre Flora è bellissima, come è bellissima sua sorella, zia Viola. Si somigliano molto ma non lo ammettono perché sono in competizione.
Ognuna delle due (ma tra loro si parlano poco) dice che l’altra somiglia alla sorella maggiore, zia Margherita, che loro definiscono bellissima ma che a me sembra una grassa patata.
Flora
“Margherita si controllava la linea tutte le mattine davanti a uno specchio alto quanto la sua persona. Tempo fa Viola ha chiesto in prestito lo specchio e l’ha portato a casa sua. Margherita non ne ha comprato un altro, aspettando la restituzione. Rimasta senza specchio non ha potuto più controllarsi e così si è ingrassata. La colpa è di Viola!
Iaia
Mamma è di una bellezza austera e fredda. Quando viene presentata non sa cosa dire e sta zitta. L’aria è molto abbottonata e così la sua riservatezza incute rispetto. Si mostra solo vestitissima. Deve essere ammirata da tutti, ma restando su un piedistallo alto, intoccabile.
Flora
Mi piace andare a Messa nella chiesa dell’Anima, in centro tra i grandi palazzi storici. È bellissima, barocca, piena di opere d’arte. Vedo che tutti mi guardano con un’attenzione particolare. Forse penseranno: ma chi è quella signora? sembra una gran dama! Forse appartiene a una famiglia nobile!
Iaia
Zia Viola invece è più aggressiva, si mette più in mostra. Ama gli abiti aderenti e le scollature generose. Si trucca in maniera marcata e arriva a mettere la cipria anche sulla pelle scoperta del petto. Ha le tette già grandi di suo e in più usa i reggiseni a balconcino; l’effetto è quello di una bonazza maggiorata con un seno travolgente.
Viola
Dicono che io somiglio alla Lollobrigida, ma quella è una popolana sempliciotta! Io invece sono di una bellezza aristocratica e raffinata.
Iaia
Ha un’aria appariscente e provocante, sembra disponibile, in cerca di uomini, invece è zitella e vergine, ha paura del contatto fisico. Non so se abbia mai baciato in bocca un uomo. Ma di questo non ci si accorge subito.
Viola
Molti uomini mi guardano in una maniera invadente, volgare. Possibile che non si rendano conto che io sono una donna pura e superiore?
Iaia
Quando mamma sceglie un abito comincia lungo itinerario e tempesta di richieste mio padre, che poveretto non sa dove trovare i soldi per soddisfarle tutte.
Flora
Gianni ho bisogno di un soprabito adeguato al vestito nuovo.
Gianni mi mancano le scarpe.
Gianni posso uscire senza il cappello giusto?
Gianni Nessuna delle borse che ho sta bene con il vestito.
Gianni non riesco a trovare un paio di guanti intonati.
Iaia
Zia Viola è come mia madre: mai andrebbero a comprare un indumento in un grande magazzino, nemmeno un paio di mutande. Zia Viola usa solo quelle di pizzo che rammenda di continuo usando fili speciali; i merletti diventano strani, ma tanto non li vede nessuno.
Viola allo specchio
Bene bene. La tinta è venuta bene, di un bel rosso ramato; non si vedono le radici, sembrano naturali e anche le sopracciglia. Nessuno può accorgersi che i capelli sono tinti. Nessuno mi ha mai vista nuda, all’infuori di mia madre, nemmeno le mie sorelle.
Gli uomini mi guardano come se avessero i raggi x, sembra che mi spoglino, sfacciati, offensivi. Come si permettono? Non mi mostrerei mai a nessuno che non sia mio marito, quando deciderò di sposarmi.
Però potrebbe sempre accadere una causa di forza maggiore, un malessere improvviso, un trauma. Se dovessi avere un incidente e finire improvvisamente in ospedale, i medici vedrebbero che i peli del pube hanno un altro colore. Devo fare anche quelli della stessa tinta, forse un po’ più delicata. Devo essere sempre pronta e a posto.
Iaia
Per le sue spese zia Viola, che guadagna poco, si appoggia a zia Margherita, che è moglie di un medico facoltoso e che fa di tutto per trovarle un marito. La porta ai congressi di medicina e la introduce ai colleghi.
Zia Viola è colta e si sa presentare, ma i possibili mariti, non so perché, scappano tutti.
Io sono la prima delle sue nipoti e mi usa come dama di compagnia.
Tempo fa diceva di star male e aveva chiamato a visitarla a casa il dottor Maroldi che è scapolo (le sarebbe piaciuto averlo come marito). Si era sistemata in un letto con sete e damaschi, indossando una vestaglia hollywoodiana.
Viola
Iaia, quando arriva il dottore, fallo entrare dalla porta sul giardino in modo che mi veda con il tramonto che, dall’altra finestra, mi illumina di taglio i capelli.
Iaia
Quando arriva il medico gli dico “si accomodi!” indicando il giardino; invece quello taglia per il corridoio e si imbuca diritto nella stanza prendendo di sorpresa zia Viola, che era girata dall’altra parte.
Mi becco un’occhiataccia.
Durante la visita, sotto gli occhi severi di nonna Leda, Viola attacca a conversare brillantemente:
Viola
Dottore, la settimana scorso ho sentito il concerto in Duomo. Che meraviglia! Hanno eseguito Mozart e Bach i miei preferiti. Però c’era una soprano che aveva una voce scarsa ed ha preso anche una stecca...
Iaia
Mentre parla una spallina scivola giù. Nonna la rimette prontamente a posto. Dopo cinque minuti, scende l’altra spallina e nonna interviene di nuovo.
Dopo qualche giorno, zia Viola è furiosa:
Viola
Mi ha telefonato il dottor Maroldi per darmi una notizia, data la confidenza e la stima che ha per me. Pensa che sfacciato: mi ha detto che si sposa tra poco con una che conosco, una che è bassa e brutta! Sembra una massaia al mercato. Appartiene a una famiglia rozza. Ma come fa a preferire lei a me? Me lo viene anche ad annunciare tutto contento?
Iaia
Zia Viola è sempre elegantissima e con i colori intonati, gareggia con mia madre nella cura ossessiva dell’immagine ed è alla ricerca continua di abiti straordinari. L’altro giorno aveva un vestito scuro, corto e scollatissimo, ornato di guarnizioni d’oro.
“dove l’hai comprato zia con queste guarnizioni?”
Viola
il vestito l’ho fatto io. Le decorazioni sono coriandoli che ho pressato e dipinto”.
Iaia
Da allora, quando qualcuna fa la modesta pur con vestiti costosi, noi diciamo “coriandoli!”
Iaia
Ho visto la foto di una gita quando erano giovani; gli altri camminavano vestiti casualmente. Viola, truccata, con la gonna e i tacchi, andava a dorso di un asino, rivolgendo alla camera uno sguardo conturbante da grande diva.
A tredici anni ho accompagnato la zia in vacanza in un paesino della Ciociaria. Tutte le mattine mi caccia via dalla stanza dalle nove a mezzogiorno; deve lavarsi, truccarsi, depilarsi, cercare di fare la cacca. Soffre di stitichezza perché cammina poco e solo sui tacchi a spillo; mi manda a comprare pacchi di lassativi e il farmacista mi dice: “Che devi sturare un elefante?” lo riferisco a zia che si indigna.
Viola
Che villano! Io queste cose nemmeno le nomino!
Iaia
Io giro per il paese pensando a cosa stia facendo tutta la mattina.
Impiega almeno mezz’ora per staccarsi con la pinzetta tutti i minimi peli dal viso e dalle sopracciglia. Lavora come un miniaturista con la matita per gli occhi. Il rimmel va dato con tocco artistico. Due strati di fondo prima della cipria.
Bisogna guardare bene com’è oggi il colorito del viso e confrontarlo con la luce esterna prima di scegliere il tono del rossetto.
Anche le altre donne impiegano tre ore al giorno nella toeletta?
Dovrò fare anch’io così?
Mi parla spesso di sesso, ma in maniera strana, cupa, non mi spiega niente:
Viola
Le fidanzate dei tuoi cugini sono delle porche. Pur di accaparrarsi i mariti arrivano fino al letto ma non ci entrano dentro!
Iaia
Che vuol dire? Non capisco.
Viola
Perché gli uomini sposano donne brutte e nessuno chiede in moglie me che sono bellissima?
Iaia
Non conosce i rapporti sessuali e pensa che la felicità e il piacere siano dati dalla bellezza. Come mia madre disprezza i brutti.
Flora
Fa schifo! E’ di una bruttezza indecente!
Salvognuno! Ma come fa questa a fare la presentatrice? Ma perché non la fanno sparire!
Iaia
A sentirle sembra che i brutti non possano avere gli stessi diritti sentimentali dei belli.
La settimana scorsa ero con i miei amici e zia Viola è arrivata con un barattolo antico di latta, che suonava; io ho capito la scena e sono impallidita.
Viola
Iaia voglio mostrare ai tuoi amici una cosa che è tua, tua, tua.
Iaia
Apre il barattolo ed escono alcuni sassi appuntiti.
Viola
Vedete questi? Te li aveva tirati negli occhi tuo fratello quando eravate piccoli. Io li ho estratti uno ad uno con le pinzette e li ho conservati.
Iaia
Uno degli amici chiede “perché non siete andati al pronto soccorso?”
Viola
No, no! noi in famiglia facciamo tutto in casa.
Iaia
Un altro esclama “Iaia è vero che hai gli occhi grandi, ma non pensavo così enormi da accogliere tutti quei sassi!”
Iaia
Non voglio assomigliare a zia Viola anche se mia madre mi dice:
Flora
Tu hai il viso pentagonale come Viola, mentre io e tua sorella abbiamo un ovale perfetto.
Iaia
Gli altri mi dicono che io sono bella ma di sicuro non sono bellissima come mamma e zia.
Flora
noi tre sorelle siamo perfette!
Iaia
Ero scalza a casa di zia Viola e ho messo il piede su uno straccio bagnato spargendo acqua sul pavimento.
Viola
Iaia non ti sei accorta che hai messo il piede sullo straccio bagnato? Eppure, sei scalza dovevi accorgerti!
Hai proprio il piede plebeo come tuo padre!
Iaia
Si, è vero! ho il piede grosso e paccuto; sono proprio una plebea,
difatti mi lascio abbracciare dai ragazzi
e come mi piace!