Posts by Daniele

La cupola e la tenda -a dome a tent

Storie della Natività XXIV Natale 2014

Liuba Novozhilova I magi
Liuba Novozhilova I re magi

La cupola e la tenda

sfarzosa abbagliante grandiosa
si erge città di palazzi
protervi complessi intriganti
3
giardini adornano gli attici
insegne e araldici stemmi
per ogni facciata un racconto
6
dai piani più alti si scruta
il medio centrale di uffici
distanti quartieri più spogli
9
è come se fosse protetta
da cupola in gas impalpabile
calotta di nitido vetro
12
cartello silente la domina
figuri diversi invischiati
cravatte canotte sottane
15
con tonache caschi e alamari
profumi belletti sudori
di sordidi luoghi di svago
18
li unisce in congrega segreta
tangente denaro liquame
non puzza si accumula in pozzi
21
corrotto corrompe e dilaga
affari immediati su urgenze
cantieri avviati e sospesi
24
arriva una misera coppia
ha appena eluso il confine
passando in spinoso sentiero
27
un asino e un ventre rigonfio
il trio è lacero e goffo
in cerca di un letto e accoglienza
30
lontano e ignoto ospedale
c`è un campo di profughi aperto
lo stato annuncia assistenza
33
ma dentro infernale abbandono
baracche trafango e rifiuti
è libera solo una tenda
36
è morto il vecchio occupante
li accoglie il suo cane in attesa
giaciglio e la donna si stende
39
è notte lei già trascolora
la illumina fissa una stella
il bimbo che è natorisplende
42
accorrono i miseri intorno
intonano in lingue mischiate
speriamo in colui che è incarnato!
45
e l`urbe affannata sonnecchia
la fogna dei soldi la ubriaca
ignora l`evento che è storia.
48

 

A dome a tent

sumptuous dazzling grand
does the city of palaces hover
baffling intriguing villainous
3
gardens adorning attics
signs and coats-of-arms
one façade one deal
6
tall storeys command
the offices down under
the bare distant districts
9
a city seemingly protected
by an impalpable gas dome
a neat glass bowl
12
a tacit consent rules
intermixed different cads
neck-ties vests and petticoats
15
frocks helmetsand frogs
perfumes makeupand sweat
in dirty leisure places
18
enticed into a secret gang
by bribing money and sewer
heaped up in corruptedwells
21
odourless overflow corrupting
business urges and presses
yards with no work in progress
24
a poor couple shows up
down a thorny path
has just cheated the border
27
a donkey and a swollen womb
the three ragged and clumsy
looking for accommodation
30
a far-off unknown hospital
a refugee camp is open
the state promises help
33
a place abandoned and hellish
just muddy huts and rubbish
one tent is available
36
the old occupant is dead
his dog attending welcomes them
a straw bed the woman lies down
39
it is night-time she grows pale
a star lights up her face
the new-born baby is shining
42
miserable people draw round
foreign languagessing in hope
” he who became incarnated!”
45
intoxicated by rotten money
the city fidgets and dozes
ignores such historical event.
48
translation by rodolfo_longo

Cometa ha violato la guerra The comet violated the war

Storia della Natività 2013

 Cometa ha violato la guerra  The comet violated war
Sinistra cadenza di passi
milizie in parata arroganti
riducono vita in quartiere
3
fazioni schierate livree
che marcano zone in città
spartiscono spazio e controllo
6
famiglie potere contrasto
le torri ne sono un emblema
sfacciate svettano sfidano
9
governo è fantoccio oscillante
col sangue si impone obbedienza
lo scontro risolve i conflitti
12
la forza predomina e opprime
determina norme e vantaggi
certezza in diritto abolita
15
la gente acconsente e si inquadra
oppure subisce sfruttata
chi tenta sottrarsi è punito
18
in casa nessuno è sicuro
aumentano poveri e fame
il bene comune è dissolto
21
di sera arriva una coppia
un asino e solo una sacca
la giovane è pallida e gravida
24
stanchezza bisogna sostare
ma è chiusa la porta a chi bussa
li accoglie nel buio una stalla
27
è giunto il momento e la donna
si lascia scaldare dai fiati
di bestie commosse e silenti
30
appena un vagito risuona
risplende una stella sul tetto
discendono alati cantori
33
si quieta una rissa brutale
scherani depongono armi
chi ha ordinato la tregua?
36
l`invito degli angeli è accolto
il bimbo è segnale divino
il cielo illumina il borgo
39
accorrono inermi e paurosi
le strade non danno timore
cometa ha violato la guerra.
Sinister steps stamping
troops parading arrogantly
city life smothered
3
arrayed parties liveries
do brand city zones
share out check-points
6
power clans opponents
high towers being their badges
high façades being their challenge
9
government a swinging puppet
blood enforces obedience
fighting settles conflicts
12
violence rules oppresses
shaping patterns advantages
no certainty of right ever
15
people abide and yield
or kneel down and suffer
he who defiles is punished
18
no-one`s home is safe
the poor the hungry more and more
common good gone
21
at night a couple materializes
a donkey and a meagre bundle
the young woman pale and pregnant
24
exhausted they want rest
doors shut no use knocking
one dark stable welcomes the two
27
it is now high time for
the woman to be warmed up
by moved quiet breathing
30
no sooner is a whimper heard
than a star on the roof lights up
winged singers descend
33
a brutal row cools down
ruffians lay arms down
who called the truce?
36
the angels` invitation is welcome
the baby is a divine token
heaven lightens the hamlet
39
unarmed frightened people gather
the streets arouse no fear
the comet violated war.
42
translation by Rodolfo Longo

libro di marco affaitati: poesie di legno

l’autore della monografia poesie di legno è marco affaitati, un giovane pittore, artista multimediale e grafico editoriale. il lavoro, redatto nel 2011, è dedicato ai mobili e sculture di legno da me realizzati nel corso degli anni.

marco li ha osservati a lungo e li ha ritratti con il suo terzo occhio, la macchina fotografica, per entrare nell’anima di queste cose. particolari e totali di elementi diversi sono accostati con una ricerca di assonanze e confronti.  le venature dialogano e si confrontano. il colore del legno diventa calore.  marco è riuscito a dare un’altra vita a questi manufatti, li ha fatti diventare poesie di legno.

scarica il pdf  della monografia, a sx.

una vita con i mobili

l’amore per il legno cominciò per caso: a metà degli anni sessanta un fulmine spezzò un albero di noce in una proprietà dei miei genitori in calabria. mia madre pensava di farne legna da ardere ma un mio cugino architetto mi suggerì di utilizzare l’essenza pregiata per farne una libreria.

nel ’68, a ventuno anni, pensai una cosa agile, componibile e divisibile in modo da poter utilizzare al meglio le tavole che erano state segate male: corte e poco spesse per abbreviare i tempi della stagionatura. l’idea fu di fare scatole aperte su uno o due lati, in formati diversi ma in misure montabili per una costruzione a piramide senza viti. l’equilibrio statico era dato dalla composizione e dal peso dei libri.  un vecchio artigiano le lavorò incastrandole a coda di rondine a mano, un’esecuzione oggi proibitiva. la libreria funzionò, nonostante le perplessità della famiglia sull’assenza di agganci alla parete. 

ci fu poi una sorpresa sgradita. la pianta era caduta in primavera, già in vegetazione e in lunazione. il legno di conseguenza si tarlò con il capricorno, un verme spesso anche un centimetro. di notte e di giorno la libreria gracchiava. imparai a eliminare l’infestazione con un lungo e complesso procedimento.

mi entusiasmai per la lavorazione del legno. mio padre condivise l’entusiasmo (fu l’unico nella famiglia) fece recidere altri alberi e li mise a stagionare.

cominciò l’avventura di inventare mobili per la mia casa. studiai i più grandi progettisti, da rietveld a mies van der rohe, a gaudì a le corbusier, la bauhaus e la meravigliosa stagione del liberty europeo.

nel ’78 la seconda libreria, poi un grande tavolo con lo scultore toni benetton che fece la base, una gamba unica di rami d’ulivo battuti nel ferro, vera opera d’arte. seguirono un armadio in quattordici elementi, un mobile scala e via. il concetto di base era di realizzare mobili componibili, adattabili a cambiare dimensioni per case e per pareti diverse.

la razionalità della forma doveva accoppiarsi alla bellezza delle venature, all’andatura e al colore vero della materia.

il lusso del massello

il legno va rispettato; bisogna osservare le sue caratteristiche che variano da essenza a essenza: durezza, compattezza, flessibilità, durata, resilienza. il noce e l’olmo sono duttili e si prestano a quasi tutte le lavorazioni mentre l’ulivo e il ciliegio ne rifiutano alcune. il noce e il ciliegio sono più soggetti ai tarli, l’olmo e l’ulivo molto meno.

il noce è più costoso e raro. una malattia ha sterminato, negli anni ottanta, tutti gli olmi della calabria. l’albero di ulivo fornisce poco legname utile alla lavorazione perché i fusti sono contorti e le piante oltre i cinquant’anni si corrodono nelle fibre interne, anche se la loro vita può essere millenaria.

oggi sono rari gli artigiani con esperienza del massello, gli ebanisti; gran parte dei falegnami pratica con sicurezza e rapidità pannelli industriali.

i mobili in commercio, luccicanti in foto, hanno scarsa resistenza e vita breve, ma prezzi accessibili. i masselli di ebanisteria costano molto: chi è disposto a spendere per qualcosa che durerà diverse generazioni?

bisogna guardare da vicino un mobile in massello, toccarlo, conviverci per apprezzarne appieno la bellezza e la funzionalità. e’ un lusso, ma un lusso che ripaga. per questo ho dedicato anni, applicazione, energie e risparmi per fare mobili sculture in essenze pregiate.

le mie poesie di legno.

 

 

Le letture di Mi Svelo…

Mi svelo ma in animo nuda  le letture concerto 

La sfida più impegnativa è stata pubblicare in scena Mi svelo ma in animo nuda, il poema con le novanta storie del corpo di donna. L’idea fu del regista di prosa radiofonica, vincitore del Premio Italia, Idalberto Fei. Organizzò nel 2002 quattro serate al Tempio di Dioniso a Roma.  Venticinque attrici diedero voce ad altrettante donne anonime protagoniste dei racconti. L’anno successivo ci fu una maratona di sei ore al Teatro de’ Servi. Le interpreti ad alternarsi sul palco furono trentadue. Sono seguite negli anni altre letture, un totale di diciotto, tra cui quella a otto voci del 2011 alla Domus Talenti e le quattro rappresentazioni del Teatro Belli del 2017, con dieci attrici e la regia di Antonio Salines. Le interpreti di Mi Svelo sono arrivate al numero di cinquantadue, una grande collezione con nomi illustri dello spettacolo italiano:
Diana Anselmo, Aide Aste, Angiola Baggi, Barbara Bouchet, Stefania Barca, Daniela Barra, Francesca Benedetti, Francesca Bianco, Erica Blanc, Maria Grazia Bon, Cristina Bozzi, Martine Brochard,  Annabella Calabrese, Anna Casalino, Sandra Collodel, Diana De Toni, Vittoria Febbi, Susanna Forgione, Rossella Gardini, Francesca Gatto, Ileana Ghione, Laura Lattuada, Giuliana Lojodice, Antonella Lualdi, Susanna Marcomeni, Roberta Marcucci, Fioretta Mari, Loredana Martinez, Miranda Martino, Valentina Martino Ghiglia, Mita Medici, Anna Melato, Magda Mercatali, Ludovica Modugno, Mascia Musi, Francesca Muzio,  Maria Rosaria Omaggio,  Leda Palma, Elena Pandolfi, Annalisa Picconi, Angiolina Quinterno, Carmela Ricci, Anna Teresa Rossini,  Monica Samassa, Marta Scelli, Silvia Siravo, Caterina Sylos Labini, Gisella Sofio, Caterina Vertova, Pamela Villoresi, Carolina Zaccarini, Patrizia Zappa Mulas.

tempio di dioniso roma primo concerto  8 novembre 2002
regia idalberto fei –
musiche alessandro molinari -cristina bozzi -roberto ruocco
francesca benedetti Esplosa
loredana martinez La magnolia
francesca muzio La cernia
maria rosaria omaggio  I rami
anna teresa rossini La ninfea
caterina vertova Giocare
tempio di dioniso roma secondo concerto  22 novembre 2002
regia idalberto fei
musiche alessandro molinari -cristina bozzi -roberto ruocco
erica blanc Il talamo
francesca gatto La gemma
annalisa picconi Il timore
monica samassa Le calze
caterina sylos labini La figura
gisella sofio Il catino

tempio di dioniso roma terzo concerto  6 dicembre 2002
regia idalberto fei
musiche alessandro molinari -cristina bozzi -roberto ruocco
susanna forgione Frenare
rossella gardini La valvola
mita medici Parigi
elena pandolfi Il cammello
carolina zaccarini Il grembo
tempio di dioniso roma quarto concerto  20 dicembre 2002
regia idalberto fei
musiche alessandro molinari -cristina bozzi -roberto ruocco
diana anselmo Il ventre
aide aste L’intruso
stefania barca L’impossibile
daniela barra Ancella
fioretta mari Vietnam
anna melato Il complice
mascia musi Alhambra
angiolina quinterno Disposta

Minori Arena del Mare 18 agosto 2003
Maria Rosaria Omaggio in concerto: 
Il catino- I rami -La cernia
La magnolia- La schiena- Parigi
Musiche e canzoni di Cristina Bozzi e Roberto Ruocco
Teatro de`servi Roma Maratona del 21 dicembre 2003 
regia idalberto fei
musiche cristina bozzi – roberto ruocco
parte prima ore 18
1) francesca muzio “rinasco ma in forma di cernia” 3
2) maria grazia bon “respinsi quel bacio con sforzo 41
3) annalisa picconi “da dove mi nasca il timore” 21
4) anna melato “il tango argentino mi attira” 67
5) aide aste “l`intruso ha interrotto il mio sogno” 10
6) daniela barra “ancella dal tocco di rosa” 57
7) patrizia zappa mulas “irrido i temuti confini” 54
8) antonella lualdi “vorrei non vorrei che svanisse” 45

Teatro de`servi Roma Maratona del 21 dicembre 2003 
parte seconda ore 19,15
1) monica samassa “le calze aderenti mi stiro” 1
2) francesca gatto “rivelo la gemma che è in me” 89
3) leda palma “fissandomi di essere l`acqua” 60
4) caterina sylos labini “comincio a tracciargli figura” 47
5)vittoria febbi “perché non mi spoglio con lui?” 46
6) carmela ricci “la mente deviata ho sedotto” 64
7) erica blanc “col flutto siam talamo in tre” 76

Teatro de`servi Roma Maratona del 21 dicembre 2003 
parte terza ore 20,30
0) susanna forgione ” il maschio lo devi frenare” 33
1) fioretta mari “da vergine a vedova un laccio” 51
2)angiola baggi “ti accorgi dei tuoi cinquant`anni?” 81
3)rossella gardini “la valvola aprire che sfoghi” 35
4)mita medici “in casa giardino esclusiva” 86
5)carolina zaccarini “mi appoggiano il bimbo sul grembo”90
6)ludovica modugno “e sono animale alla pari” 73
7)martine brochard “desidero io ho desiderio?” 52
8)ileana ghione “mi appare un`alcova un catino” 11

Teatro de`servi Roma Maratona del 21 dicembre 2003 
parte quarta ore 22
1)loredana martinez “magnolia con cuore animale” 5
2)anna teresa rossini “ninfea nello stagno albeggiante” 71
3)diana anselmo “il ventre si espande e trasforma”88
4)susanna marcomeni “con lunga minuzia mi guarda” 9
5)laura lattuada “volevo una corsa in foresta” 12
6)elena pandolfi “e mi era compagno un cammello” 2
7)pamela villoresi “son aquila in ali tue immense” 85
8)miranda martino. “nel gioco lo scaccio e lo mordo” 62
Domus Talenti Roma 9 marzo 2011
regia idalberto fei
Mi svelo ma in animo nuda
Concerto per le donne africane
laura boldrini Il ventre nel barcone
barbara bouchet Il complice
giuliana lojodice Il catino
loredana martinez La magnolia
maria rosaria omaggio I rami
anna teresa rossini La ninfea
marta scelli La psicologa
silvia siravo Venezia
pamela villoresi Aquila

Teatro Belli Roma  quattro serate dal 20 al 23 aprile 2017
regia antonio salines
Rassegna autori in compagnia
francesca benedetti Risveglio
francesca bianco: Anima -Esplosa-Avvertenza
annabella calabrese La schiena -Il doppio
anna casalino Smarrita- L’altra
sandra collodel Il cammello
diana de toni Il cigno- Il catino
roberta marcucci Un’ora- Il catino
miranda martino Lo zio
valentina martino ghiglia Il cigno – il cammello
magda mercatali Il cammello
Caffè Freud Roma 16 aprile 2010
Marta Scelli in concerto
Il catino
Il cammello
Psicologa
Figura
Lo zio
Alhambra

Casa delle donne- Roma 8 marzo 2002
erica blanc Mi svelo, Il talamo
Ti dirò Roma Trastevere 20 novembre 2005
Sexy toys Concerto di Carmela Ricci
La mente deviata ho sedotto
Montemurlo -Sala Banti 11 marzo 2006
Festival Le parole per dirlo
antonio bruni mi svelo ma in animo nuda
Goldtv Romasat  ottobre -novembre 2008
Programma Persone di Dante Fasciolo
monica samassa  18 e 25 ottobre 2018
lo specchio  – Le ali innocenti
annalisa picconi  8 e 24 novembre
Mistero carnale -rasento il giardino

giancarlo governi, lo storico dello spettacolo

giancarlo governi

lo storico dello spettacolo

quando entrò in rai nel 1967, il direttore dello spettacolo tv angelo romanò gli diede l’incarico di inventare programmi speciali, nuove formule con la condizione che fossero idonee ad andare in onda, non trasmissioni sperimentali incomprensibili e destinate ai cassetti. giancarlo governi cominciò con i fumetti, “gulp”, tema ardito per l’epoca e con la serie di telefilm “allo specchio”, sulla vita quotidiana, con registi esordienti di grande futuro: alberto negrin, luigi perelli, paolo poeti, giacomo battiato. 

governi ha avuto l’idea costante di valorizzare lo spettacolo italiano, inteso in tutti i campi: dallo sport, al cinema, alla lirica, all’avanspettacolo, il varietà comico che si esercitava nei teatrini prima della proiezione di un film, palestra da cui emersero i maggiori attori italiani da totò a lino banfi. le grandi valenze della scena italiana andavano valorizzate nel loro spessore professionale e culturale, anche se questo termine sembrava allora improprio, se riferito alla commedia e allo svago. bisognava farlo attraverso la massima azienda culturale del paese, la rai, il servizio pubblico.

governi ebbe l’incarico dal direttore della seconda rete, massimo fichera, di affiancare alberto sordi nella ideazione e realizzazione di un programma sulla sua straordinaria carriera. riguardarono insieme tanti suoi film ma non vollero farne una rassegna di proiezioni televisive; scelsero di raccontare la vita italiana, dal dopoguerra al miracolo economico, attraverso le interpretazioni di albertone.  il personaggio dell’italiano medio, che entrava e usciva dalla storia, divenne un programma di otto ore, “storia di un italiano”; il titolo lo suggerì lo sceneggiatore amidei.  alla prima serie ne seguirono una seconda e una terza per un totale di 22 puntate.

governi considera alberto sordi come il suo maestro; gli insegnò un elemento fondamentale dello spettacolo: la grande comicità deve essere infantile.

su questa traccia nacque un’altra grande serie: “pianeta totò”, trenta puntate per raidue, dal 1980.  il principe degli attori fu esaminato in tutta la sua maestria, dalla gestualità al non senso, al bisticcio linguistico fino alla drammaticità, compresa quella delle interpretazioni pasoliniane.

nell’83 l’attenzione passò a narrare la canzone italiana attraverso sanremo, con il programma “le mille bolle blu” per poi affrontare l’umorismo di coppia: stanlio e ollio, ciccio e franco, vianello e mondaini.

governi, nella sua lunga carriera oscillante tra raiuno e raidue, ha fatto convivere due ruoli, quello dell’autore che approfondiva opere e personaggi e quello del dirigente programmista che produceva sceneggiati, serie e film televisivi (da petrosino, puccini e la baronessa di carini degli anni sessanta a la piovra degli anni ottanta e novanta).  nel 1999 decise un passo importante: concordò con l’azienda la novazione del suo contratto, da dipendente a collaboratore, per dedicarsi interamente all’attività di autore.

cosa non ha fatto giancarlo governi in cinquanta anni di carriera:quattrocentocinquanta ore di programmi e trenta libri.  ha descritto (e questo è il suo orgoglio di autore), oltre le opere dei grandi protagonisti dello spettacolo e dello sport, il significato della loro presenza nella vita culturale e civile d’italia.

l’ elenco dei protagonisti è lungo, oltre a quelli già citati: domenico modugno, gino bartali, fausto coppi, renato rascel, primo carnera, anna magnanimaria callasvittorio de sicasilvana manganogiulietta masinamarcello mastroiannivittorio gassmannfabrizio de andrégiorgio gaberlucio battistinino manfredi, luciano pavarotti, lucio dalla, pierangelo bertoli, mike bongiorno, silvana mangano. i personaggi in tutto sono più di sessanta.

“mi sento particolarmente legato sul piano emotivo- afferma governi- alla tragica vicenda della squadra del torino, perita nella sciagura di superga. il titolo del programma, del 1995, è soltanto il cielo li dominò, da una canzone di achille togliani.“

quali sono le intenzioni per il futuro?    

 

“ho voglia di continuare a raccontare l’italia che si sta purtroppo smemorizzando. un paese che non ha memoria non ha nemmeno futuro.  i palinsesti televisivi e il passaggio da un canale all’altro rendono più dispersiva la società che ha bisogno di riconoscersi in elementi culturali comuni e questo è compito della televisione generalista. si pensi a quanto unifichino il festival di sanremo e il commissario montalbano, ma bisogna fare di più, con opera (non è riduttivo) anche di didascalizzazione della nostra cultura. vorrei occuparmi di grandi personaggi che hanno storie e significati come roberto benigni, luigi proietti, carlo verdone. ce ne sono poi altri che meritano di essere narrati.”

il curriculum di giancarlo governi, ma non integrale perché sarebbe lungo da pubblicare, è nella pagina a lui dedicata da wikipedia. in questi giorni, in occasione dei cinquanta anni dalla morte di totò, governi ha pubblicato il suo trentesimo libro “totò, vita opere e miracoli”, frutto di quasi 40 anni di studi su questo immenso personaggio dello spettacolo e della cultura italiani e ha ricevuto l’ambitissimo premio “anna magnani” alla carriera.

se piangi se ridi

 

l’attore fa parte di noi

rivela qualcosa segreta

celata dal nostro pudore

se tocca un’intima corda

è subito amato e riflette

i nostri timori e ambizioni

nel dramma di ardue vicende

di più se riesce a strappare

risata che libera l’animo

un’arte invidiabile e rara

che rende i giorni più chiari

[email protected]